IL CONVEGNO
Il futuro dei porti di Trieste e Monfalcone: investimenti, logistica e competitività

Infrastrutture, intermodalità e sostenibilità sono stati i temi al centro del convegno ospitato alla Camera di Commercio di Trieste sulla crescita strategica degli scali regionali.
Attività e iniziative di sviluppo degli scali portuali di Trieste e Monfalcone, investimenti infrastrutturali, progettualità finanziate con Pnrr, intermodalità, un Punto Franco moderno e rispondente a quello che è lo scenario internazionale delineatosi sia dal punto di vista economico che sociale, nuovi assetti e competitività. Di queste tematiche e di molto altro si è parlato nel pomeriggio di oggi, lunedì 24 febbraio, al convegno “Priorità nei porti di Trieste e Monfalcone: prospettive, scenari di mercato e riflessi sul territorio” organizzato dalla Confcommercio di Trieste in collaborazione con Terziaria Venezia Giulia e Confindustria Alto Adriatico e patrocinato dalla Camera di Commercio della Venezia Giulia che ha ospitato l’incontro.
I lavori sono stati aperti dal presidente di Confcommercio Trieste, Antonio Paoletti che ha concentrato il suo intervento sul contesto internazionale esistente e sulle trasformazioni globali che si stanno vivendo. Della capacità di Trieste e Monfalcone nell’attirare investimenti italiani ed esteri, ha riferito l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio, Cristina Amirante la quale si è concentrata sul rinforzo della piattaforma logistica regionale e sulla cabina di regia della logistica regionale chiamata a dare sostegno alla realtà industriale per dare risposte a criticità e problemi. Non sono mancati i riferimenti dell’assessore ad efficienza e sostenibilità della piattaforma logistica regionale e all’importanza delle connessioni tra porti ed interporti.
Sull’influenza dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente sull’hub giuliano e su quello monfalconese, è intervenuto Luciano Del Prete, Direttore Marittimo del Fvg e Comandante della Capitaneria di Porto. Attenzione anche sul “gigantismo navale” e sul suo influsso sulle infrastrutture che andranno adeguate al più presto. Citato anche il rinnovo del “Trieste e Monfalcone Blue Agreement”, l’accordo volontario applicato a tutte e navi delle compagnie aderenti che scalano in entrambi i porti e che sono chiamate ad utilizzare un combustibile a basso tenore di zolfo per ridurre le emissioni delle navi impattanti sulle città. I progetti finanziati da Pnrr sono stati oggetto dell’intervento di Vittorio Torbianelli, Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale. Progetto più cospicuo è la Stazione di Servola che fa parte di un accordo di programma effettuato nel 2020. Un unicum integrato, questo, con Molo VIII i cui fondi per il rinnovo sono stati garantiti dal viceministro Rixi che visitato la realtà triestina nei giorni scorsi.
Anche concordia e continuità hanno caratterizzato il dibattito che si è spostato pure su digitalizzazione, flusso delle merci, migliorie alla viabilità e all’accessibilità attuali.
Sul progresso nella strategicità del Porto di Monfalcone, si è auspicato di proseguire sul solco di quanto portato avanti dal già presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino il quale ha ricordato l’importanza degli investimenti pubblici e privati che andranno ulteriormente sviluppati per garantire la crescita dei due porti regionali. Un ulteriore elemento da salvaguardare sarà pure quello della continuità di azioni di gestione volte al miglioramento e alla crescita per poter contare su un apparato logistico ed industriale complessivo capace di fare da connettore con il contesto economico continentale. Politiche protezionistiche e imposizioni di nuovi dazi sulle importazioni europee che ridisegnano gli equilibri della logistica mondiale, sono stati i temi affrontati da Antonio Gurrieri, segretario generale dell’Authority. Attenzionati anche gli elementi di instabilità derivanti dal cambio di governance di alcuni Paesi chiave sullo scenario internazionale della logistica.
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