L'ultimo esame di Ilena e Francesco, sogni e idee al Buonarroti di Monfalcone

L'ultimo esame di Ilena e Francesco, sogni e idee al Buonarroti di Monfalcone

L'INTERVISTA

L'ultimo esame di Ilena e Francesco, sogni e idee al Buonarroti di Monfalcone

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 28 Giu 2024
Copertina per L'ultimo esame di Ilena e Francesco, sogni e idee al Buonarroti di Monfalcone

Entrambi studenti di Scienza applicate al liceo Buonarroti. Ora pensano all'università, dicono la loro su scuola e politica guardando al futuro dell'Europa.

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«L’importante non è quello che trovi alla fine della corsa, ma quello che provi mentre corri!». È la frase del professor Martinelli – interpretato da Giorgio Faletti – rivolta allo studente Molinari (Nicolas Vaporidis) nel film “Notte prima degli esami”. È proprio da questa citazione che vogliamo partire con due studenti – Ilena Agostini e Francesco Di Lorenzo – alle prese con l’esame di maturità. Entrambi, iscritti a Scienze Applicate al liceo Buonarroti di Monfalcone, si apprestano a sostenere la prova orale nei primi giorni di luglio.

Come hanno vissuto questi cinque anni? «È stata una corsa, sono volati – afferma Ilena – dividerei l’esperienza in due parti. I primi due anni li abbiamo vissuti durante la pandemia. In classe siamo stati pochissimo perché facevamo le lezioni a distanza e non è stato bello. Nel triennio invece, abbiamo dovuto riprendere il filo e finalmente instaurare veri legami personali e umani conoscendoci da vicino».

Invece, Francesco prende spunto dalle gare di canottaggio e usa questa “massima”: «in una competizione puoi vincere ma gareggiare male, poi può succedere che perdi ma fare la miglior gara della tua vita». In generale si ritiene soddisfatto. Entrambi non hanno ancora ben realizzato cosa sta accadendo. Francesco è neopatentato. Ilena ci raggiunge in moto. Entrambi sono accomunati dalla ricerca dell’anima gemella, ma hanno tutta la vita davanti a loro. Le prove scritte sono andate bene: lei ha scelto il tema di attualità sull’Elogio all’Imperfezione di Rita Levi Montalcini; lui si è concentrato sulla traccia dedicata a Pirandello che verteva sull’analisi del testo.

La prova di matematica, quella sullo studio di funzioni per entrambi è stata «fattibile». Dopo gli scritti – come avverte Di Lorenzo - si comincia a pensare che «sei agli sgoccioli di questa esperienza e che stai per cambiare vita». Ilena pensa al corso di laurea in Ingegneria, proverà il talk a fine estate.

«C’è un corso interessante di ingegneria gestionale a Udine – dice – ma mi attira Trieste come città, lì c’è il mare e si respira uno spirito diverso». Francesco pensa a Medicina, ha già fatto due test – uno a Napoli, l’altro a Trieste – ma attende ancora risposte. Si continua poi a parlare di futuro, nello specifico del nostro Paese. «Sono tentato di andare all’estero – riflette Francesco – penso al campo medico: perché fare un lavoro che mi piace, ma poco retribuito o non soddisfacente dal punto di vista umano?».

«A me piace star qua – risponde Ilena – anche se più avanti conto di poter cambiare prospettiva perché questo fa parte del cambio di prospettiva di ognuno». In Italia però c’è qualcosa che manca? Allora si comincia a discutere di istruzione. Per Francesco, i veri obiettivi delle recenti riforme non sono comprensibili e il sistema «risente di una eccessiva semplificazione al ribasso nei metodi di insegnamento». Sul tema, per Ilena «si sta perdendo il focus sull’insegnamento». E ancora: «ci sono tanti buoni propositi per esempio su Pcto e l’educazione civica, ma risultano poco funzionali».

Passando alla politica, secondo lui è «confusa e disordinata e a causa dell’instabilità governativa dell’ultimo decennio, è stato quasi impossibile raggiungere pienamente degli obiettivi prefissati». «La seguo fino ad un certo punto – specifica Agostini – non ho un particolare interesse su questa materia. Ritengo però che manchino punti di riferimento saldi e precisi. Poi c’è la piaga della scarsa credibilità di chi amministra…». In chiusura, “scivolando” sulle recenti elezioni Europee, Ilena ravvisa una «campagna elettorale disperata» e sulla formazione del nuovo Parlamento si dice «molto perplessa sull’avanzata dell’ala conservatrice».

Al primo posto, ritiene che vadano messi i diritti sociali ed umani delle persone. «Sono preoccupato per il pericolo segnato dal riemergere di alcuni estremismi – conclude Francesco – non nutro uno specifico sentimento europeo, forse è quello che manca insieme alla scarsa cooperazione concreta tra Stati, che mi sembra tutta teoria». Ora, non resta che augurare a questi giovani di concludere il loro percorso con un ottimo esame orale.

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