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Idea di Bellezza - Cosa ho imparato venendo ricoverato più di una volta

Riflettendo sul mio passato, vedo la profondità dei miei errori. Il mio più grande sbaglio? Aver creduto alla menzogna che Dio non esiste e che la vita ci appartenga.
La vita ha le sue valli, e io ne ho attraversate di molto profonde. Più volte di quante possa contare, mi sono ritrovato ricoverato in reparti psichiatrici per motivi che forse un giorno condividerò meglio. Cosa mi ha portato lì? Ho fatto delle scelte. Scelte che, all’epoca, mi sembravano libertà, ma che si sono rivelate catene. Ho detto e fatto cose che, col senno di poi, sono sia incredibili che motivo di rimpianto. Cosa è andato storto? Troppe volte ho scelto la strada sbagliata: ho detto sì al Diavolo e no al Signore.
Chi è il Signore? Potreste chiamarlo con molti nomi, ma l’unico vero Signore è Dio—Gesù Cristo. Non c’è altro Dio al di fuori di Lui. Egli è l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine. La mia lotta spirituale si è riflessa nella mia salute mentale. Ho inseguito fama, denaro e orgoglio, permettendo ai vizi di attecchire e soffocare la virtù. Ma non sono stato lasciato in balia della mia rovina. Sono stato salvato—più e più volte—da qualcuno che mi ha davvero amato. Chi era questo “qualcuno”? Era Colei che ama i suoi figli con tutto il cuore. Forse avete già intuito la sua identità: la Madre di Dio, la Theotokos, che intercede instancabilmente per noi.
Riflettendo sul mio passato, vedo la profondità dei miei errori. Il mio più grande sbaglio? Aver creduto alla menzogna che Dio non esiste e che la vita ci appartenga, da vivere come meglio crediamo, senza conseguenze. Quell’illusione si è infranta. Oggi so—senza ombra di dubbio—che Dio esiste. La mia certezza non nasce da teorie, ma da esperienze personali, da momenti in cui il velo è stato sollevato e ho intravisto verità impossibili da spiegare senza riconoscere il trascendentale. Ho anche imparato qualcos’altro, qualcosa di altrettanto profondo: l’amore è vita. Quando amiamo il nostro prossimo come noi stessi, partecipiamo all’essenza vivificante di Dio.
Cosa ho imparato durante il mio tempo in cura psichiatrica? Ho imparato che il male è reale. Accoglierlo—attraverso i pensieri, le azioni o l’indifferenza verso il bene—significa rischiare la distruzione. Assecondarlo significa condannarsi da soli. Ma ecco la buona notizia: c’è speranza. C’è una via di salvezza. E ha un nome—Gesù Cristo. Perché sono ancora qui, vivo, capace di condividere tutto questo con voi? La risposta è semplice e unica: Gesù Cristo. Egli è la ragione della mia esistenza, la sorgente di tutto l’essere, la luce che guida ogni passo. Non è solo il Salvatore dai pericoli esterni, ma anche dal più grande nemico di tutti—noi stessi. Affidatevi a Lui. Credete in Lui con tutto il cuore. E sappiate che è qui per salvarvi, per guidarvi e per condurvi nella bellezza della vita eterna.
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