L'evento
Icm riflette sull'Intelligenza della Poesia, convegno con a Gorizia con la Società Filosofica Italiana
La presenza di relatori e lettori sia italiani che sloveni sottolinea il tema sempre attuale del confine come zona permeabile e culturalmente feconda, proprio perché abitata da sensibilità e prospettive diverse.
Sabato 25 ottobre, dalle 16, si terrà a Gorizia, nella Sala conferenze dell’Hotel Entourage, un incontro con interventi di approfondimento, letture di poesie e musiche, dal titolo “L’intelligenza della poesia”. L’evento, inserito nell’ambito delle iniziative di GO! 2025, è organizzato dalla Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con ICM – Istituto per gli incontri culturali mitteleuropei e con l’Istituto tecnico “Žiga Zois” di Gorizia, con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli. Il tema prende spunto dalla nuova pubblicazione, lo scorso anno, degli atti del convegno sulla poesia nel 1966.
Quell’iniziativa era stata fortemente voluta da un gruppo di giovani amministratori goriziani di parte italiana e jugoslava, in una città divisa dal muro invalicabile che dal 1947 separava le case dagli orti e dai giardini, le attività produttive dai magazzini, e soprattutto divideva le famiglie. Con l'aiuto di imprenditori locali e giovani intellettuali di ambo le parti, gli organizzatori si inventarono un convegno sulla Poesia, argomento apparentemente neutro capace di eludere la sorveglianza della politica, in un’epoca ancora segnata dalla Guerra Fredda.
La proposta della Società Filosofia Italiana – Sezione FVG ha un duplice intento: da un lato riportare l'attenzione a quel momento lontano, ma ancora oggi significativo, e all’idea di puntare sulla poesia per far dialogare i popoli, dall’altro offrire un’occasione per riflettere sulla realtà contemporanea, spingendo lo sguardo al futuro, a partire dalla domanda se la poesia, come la filosofia e l’arte, sia ancora capace di esprimere una così forte tensione etica e, in senso lato, politica. La presenza di relatori e lettori sia italiani che sloveni sottolinea il tema sempre attuale del confine come zona permeabile e culturalmente feconda, proprio perché abitata da sensibilità e prospettive diverse rispetto alle vicende storiche.
Dopo i saluti di Beatrice Bonato e Andrea Vacchi, presidenti rispettivamente della SFI–FVG e di ICM, interverranno Elena Guerra, docente di Italiano e latino nei Licei, studiosa con molteplici interessi, dall’etica applicata alla robotica all’opera di Carlo Michelstädter, Neva Makuc, storica presso il ZRC Sazu, Centro di ricerche dell’Accademia slovena di scienze, lettere e arti, ed Enrico Petris, docente di Storia e Filosofia, autore di numerose pubblicazioni di argomento storico e filosofico. Stefano Rizzardi, ideatore di spettacoli e reading, leggerà alcune poesie di autori italiani (Morandini, Marin, Zanzotto, Saba, Ungaretti), mentre Sebastian Formentini e Anja Pahor, studenti dell’Istituto tecnico “Žiga Zois”, daranno voce, in lingua slovena, a testi del poeta Ciril Zlobec. Accompagnerà le relazioni e le letture la fisarmonica di Alexander Ipavec, musicista italo-sloveno, apprezzato in contesti nazionali e internazionali. L'ingresso sarà gratuito e libero.
Foto d'archivio Icm.
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