LE POSIZIONI
Hub richiedenti asilo a Jalmicco, Bullian attacca il centrodestra: «È in tilt»
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Il consigliere regionale di Patto per l'autonomia attacca la scelta di collocare qui un hotspot e richiede di passare all'accoglienza diffusa.
A inizio agosto si è ipotizzato di valutare l'ex caserma Lago a Jalmicco, frazione di Palmanova, come possibile sede del nuovo centro di accoglienza per i richiedenti asilo. Mentre in Regione Fdi chiede delle verifiche di fattibilità e il Pd parte all'attacco, ci sono state già diverse alla notizia. Sono partite le prime proteste che vedono l'idea non percorribile in quanto la scelta determinerebbe un freno turistico per la città stellata dichiarata Patrimonio Unesco nel 2017. Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Enrico Bullian della lista Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.
"Abbiamo assistito – afferma Bullian – a una serie di prese di posizione confuse, contradditorie e inconcludenti da parte del centrodestra regionale, dove regna il caos in queste giornate dopo la probabile individuazione dell’hotspot per richiedenti asilo politico a Jalmicco. Andando con ordine, il presidente della Regione Fedriga, anche in seguito all’incontro di inizio anno con il ministro Piantedosi a Trieste, si è espresso in più occasioni a favore di centri di medie dimensioni, non meglio esplicitati né, soprattutto, localizzati. Da quando, però, si è materializzata la possibilità concreta che il centro sorga nella piccola frazione di Jalmicco, all’interno della fatiscente caserma, il centrodestra ha proseguito in ordine sparso".
Bullian ha anche ricordato che le reazioni sono iniziate con il deputato e coordinatore regionale di FdI Rizzetto che ha chiesto un'ulteriore riflessione sulla localizzazione. Ha poi proseguito il segretario provinciale di Udine della Lega Bosello, che ha rifiutato l’idea stessa di attivare un hotspot non solo a Jalmicco, ma in generale su tutto il territorio regionale "ignorando o dimenticando l’impegno programmatico in tal senso della maggioranza regionale, con il quale si sono presentati agli elettori non più tardi di qualche mese fa".
"Il consigliere regionale di Forza Italia Novelli, già parlamentare, conferma la scelta dell’hotspot - continua Bullian - ma preferibilmente in una ex caserma in montagna. Così, il consigliere regionale della Lista Fedriga Mazzolini, plenipotenziario per le questioni in quota, si sente chiamato in causa e legittimato ad intervenire, accusando il proprio collega di maggioranza Novelli di aver subito un colpo di calore e si spinge a proporre la sua semplice soluzione: i clandestini vanno respinti ai confini". Poi Bullian fa riferimento alla sottosegretaria e coordinatrice regionale forzista, Sandra Savino, che ha chiesto di abbassare i toni e ha ammesso la necessità di realizzare un hot spot, ma senza specificare dove collocarlo.
"Un teatrino davvero mediocre - conclude Bullian - mentre la tematica è complessa e proprio per questo va affrontata con razionalità, pragmatismo, trasparenza e ragionevolezza. Su questo il centrodestra, al governo come in regione, sta dimostrando la sua inadeguatezza. Serve un po’ di sano pragmatismo, come dimostra il presidente della Regione Veneto Zaia, che ha aperto all’accoglienza diffusa per arginare il fenomeno con miglior beneficio per i richiedenti asilo e per le comunità ospitanti, uscendo dalla contrapposizione ideologica".
Alla manifestazione a Jalmicco era presente anche Riccardo Alessi, capogruppo di opposizione a Ruda di area centrodestra, che ha puntato il dito verso il suo primo cittadino dei centrosinistra, anche lui contrario all'hotspot nel paese poco distante dal suo: "Inimmaginabile il cambio di rotta del sindaco di Ruda Lenarduzzi, che per anni ha predicato l’accoglienza sotto ogni sua forma. Evidentemente l’ordine che è partito da Palmanova è indeclinabile". Ha quindi espresso anche lui la propria contrarietà al progetto.
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