Hacker clona il profilo social del sindaco di Gorizia, chiedeva soldi e numeri

Hacker clona il profilo social del sindaco di Gorizia, chiedeva soldi e numeri

la truffa

Hacker clona il profilo social del sindaco di Gorizia, chiedeva soldi e numeri

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 25 Lug 2021
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Fingeva di essere Ziberna per truffare i suoi contatti su Twitter. Profilo chiuso, si indaga sul responsabile.

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Un profilo praticamente identico, con stessa fotografia e bio dell'originale. Solo una cosa era diversa, seppur appositamente minuscola: una “e” in più nel cognome. Ieri, qualcuno ha duplicato il profilo su Twitter del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, creando un account chiamato @rodolfozibeerna e inviando messaggi ai contatti del primo cittadino. Nella trappola era caduta anche l’assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli, pensando a un problema che avesse costretto a ricreare da zero il profilo.

Invece era solo il tentativo di un hacker per aggirare qualcuno e chiedergli dei soldi. “Mi hanno clonato l’account - spiega il diretto interessato - con la stessa foto e biografia. Ha iniziato a chiedere alle persone se volessero far parte di un gruppo e qualcuno, in buona fede, ha detto di sì”. Oltre a ciò, le richieste riguardavano anche altri dati, tra cui il numero di cellulare, seguendo il classico copione delle truffe online. “Alcuni amici, tra cui il segretario del sindacato autonomo di polizia di Trieste (Lorenzo Tamaro, ndr), mi hanno segnalato la cosa e gli ho spiegato che non ero io”.

Da lì, quindi, è partita la segnalazione alla polizia postale e già stamattina la pagina è stata bloccata. Ora si indaga sul responsabile. Chi è caduto nel tranello, fornendo i propri dati personali tra cui il numero di telefono, si è visto clonare il profilo su WhatsApp per chiedere soldi a sua volta ad altri. La scusa è quella che da tempo circola nelle truffe di questo tipo: chi si finge un’altra persona sostiene di aver finito i soldi nella carta di credito, chiedendo quindi un prestito per poi restituirlo con un bonifico. “Serve grande attenzione - ammonisce Ziberna - e ora avviserò anche la Digos”.

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