la vetrina
Gusti a cavallo del confine con 50 Paesi nel 2025, Gorizia ospite al Vinitaly

Presentata la Capitale europea della cultura 2025 all'apertura del grande salone nazionale del vino, anticipando alcuni progetti del prossimo anno.
Un filo rosso di sapori, il cibo e il vino come “ponte” di cultura e socializzazione faranno da battistrada alla prima Capitale europea della Cultura transfrontaliera, GO! 2025. Nei 300 giorni dall’inaugurazione, è a Vinitaly che le città di Nova Gorica e Gorizia si sono presentate come epicentro eno-gastronomico d’Europa, anticipando gli eventi che scandiranno, nel segno del gusto e dei sapori, il conto alla rovescia per l’8 febbraio 2025, "D-day" di un anno senza confini nel cuore di un continente in guerra, nel quale è importante testimoniare l’incontro e la collaborazione fra popoli che hanno conosciuto la cortina di ferro.
Presentato ieri a Verona, il progetto "borderless" è stato raccontato dai vertici del Comune di Gorizia, della Regione Friuli Venezia Giulia. e del Gect Go. La direttrice di quest'ultimo, Romina Kocina, ha ricordato che l'ente «è stato fondato nel 2011 dai Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba con il potere di agire sia in Italia che in Slovenia per la realizzazione di investimenti territoriali integrati basati su una strategia comune delle tre città, superando le differenze normative e attivando percorsi innovativi che la stessa Commissione Europea segue passo a passo, per migliorare il futuro della cooperazione transfrontaliera tra gli stati membri».
Manifestazione simbolo verso GO! 2025 sarà la grande kermesse enogastronomica “Gusti di Frontiera” che, per il suo ventennale nel settembre 2025, si appresta a varare la prima edizione transfrontaliera della manifestazione, a cavallo fra Italia e Slovenia. Lo farà forte di un'adesione 50 nazioni provenienti da 5 continenti. E che intanto rinnova il suo appuntamento dal 26 al 29 settembre 2024 con 15 Borghi geografici e un Parco del Gusto a cura di Slow Food. In ambito culturale, sono tante le iniziative ponte annunciate come la mostra sul futurista Tullio Crali da poco inaugurata, l’omaggio a Giuseppe Ungaretti e con il focus dedicato al Tesoro del Duomo di Gorizia, che permetteranno di ritrovare le radici del Patriarcato di Aquileia.
L'assessore regionale all'Agricoltura, Stefano Zannier, ha portato il suo saluto introduttivo, rivolto ai presenti e a «tutti gli amici sloveni con cui collaboriamo costantemente: anche GO! 2025 nasce in modo naturale, presentare la Capitale europea della Cultura 2025 a Vinitaly sottolinea come il vino e la viticoltura siano parte della cultura di un’area transfrontaliera, percorso comune delle nostre genti da sempre». E l'ambasciatore della Slovenia in Italia, Matiaz Longar, affiancato dal segretario di Stato e viceministro dell'Agricoltura di Lubiana Eva Knez, ha sottolineato «l'importanza di un progetto che supera i confini di una regione storicamente divisa».
In questo modo «tla cultura slovena e quella italiana diventano ponte fra due popoli: una connessione favorita anche dalle comunanze legate al gusto, vino e gastronomia tipici di aree geograficamente contermini». Ecco dunque, dalla primavera 2024, alcuni dei progetti sostenuti dai finanziamenti Interreg, come Borderless Okus promosso dai partners transfrontalieri Gal Carso e Ora Sežana, che porterà il Festival “Malvasia In porto” a Venezia il prossimo autunno e nel 2025 a Muggia e Lubiana.
Atteso poi il progetto Eno(Satira)-Spirito di Vino che inizierà con un grande evento nella Valle del Vipacco in Slovenia e chiuderà con il Festival della Satira in programma nel febbraio 2025 a Gorizia, includendo anche 30 macro-eventi organizzati dai vignaioli. Sarà Gorizia il fulcro di una molteplicità di proposte: le hanno illustrate gli assessori a GO! 2025 Patrizia Artico, sottolineando «l'unicità di un territorio diviso da un confine e di genti che hanno attraversato il filo spinato del confine per far vincere il dialogo e la pace», con i colleghi Luca Cagliari per i Grandi Eventi e Fabrizio Oreti per la Cultura.
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