L’EVENTO
Gusti di Frontiera 2025 da record: oltre 700mila le presenze. Ziberna: «Buona collaborazione transfrontaliera»
In occasione del ventennale e dell’anno di Gorizia e Nova Gorica Capitali Europee della Cultura, l’edizione 2025 di Gusti di Frontiera ha registrato un’elevata partecipazione e confermandosi come appuntamento rilevante per la promozione dell’enogastronomia e della cooperazione transfrontaliera.
L’edizione 2025 di Gusti di Frontiera, coincidente con il ventennale della manifestazione e con l’anno di Gorizia e Nova Gorica Capitali Europee della Cultura, ha registrato numeri importanti, superando le edizioni precedenti sia in termini di affluenza che di visibilità. In attesa dei dati ufficiali, si stima una partecipazione complessiva che potrebbe superare le 700mila presenze complessive, con un incremento tra il 15% e il 20% rispetto allo scorso anno.
Il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha sottolineato come l’evento si confermi tra le manifestazioni enogastronomiche più partecipate del Nordest italiano, rilevando inoltre la buona riuscita della collaborazione transfrontaliera con Nova Gorica: «Un abbinamento che, a mio avviso, andrà consolidato in futuro». Già dalla giornata inaugurale di giovedì 25 , la partecipazione è stata elevata, con un progressivo aumento nel corso del fine settimana, favorito anche dalle condizioni meteorologiche favorevoli. Sabato e domenica si sono registrati i picchi di affluenza, con una forte presenza di pubblico nelle vie e piazze cittadine.
Il primo bilancio dell’evento è stato definito positivo anche dal punto di vista della gestione logistica e della sicurezza. Non si segnalano incidenti rilevanti, e il Sindaco ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto da forze dell’ordine, Protezione Civile, personale sanitario e security privata. Un contributo importante è arrivato anche dai trasporti: Trenitalia, in collaborazione con Regione FVG, ha messo a disposizione numerose corse speciali, con una stima di circa 60mila persone giunte a Gorizia in treno.
Soddisfazione anche da parte dell’assessore ai Grandi Eventi, Luca Cagliari, che ha evidenziato il buon riscontro ottenuto dal Salotto del Gusto, spazio dedicato a incontri, degustazioni e musica. L’iniziativa ha messo in luce prodotti locali e realtà enogastronomiche del territorio, coinvolgendo nuove generazioni di produttori del Collio e della Brda, presìdi Slow Food e l’ONAV. Sempre secondo Cagliari, «l’obiettivo era promuovere la cultura del cibo come parte integrante dell’identità locale e transfrontaliera».
É stata buona anche l’affluenza ai mezzi di trasporto predisposti per facilitare l’accesso al centro città: bus navetta gratuiti dai parcheggi di scambio e collegamenti specifici con il Borgo Borderless in Piazza Transalpina, che ha offerto una vetrina dedicata alle future Capitali europee della Cultura.
Importante anche la rete di collaborazione con enti culturali locali, che ha permesso l’apertura straordinaria e gratuita di musei e istituzioni culturali, grazie al lavoro congiunto tra Comune, Erpac, Fondazione Carigo, Fondazione Coronini e altre realtà. Otto infopoint dislocati sul territorio hanno supportato i visitatori con materiali informativi e assistenza logistica.
Come da tradizione, il cuore dell’evento è stato il percorso enogastronomico, articolato in numerosi “borghi” tematici. Le specialità proposte hanno spaziato dalla cucina belga e olandese ai piatti tipici balcanici e latinoamericani, fino alla gastronomia asiatica. Presenti anche stand con proposte senza glutine e opzioni vegetariane e vegane, come quelle offerte dalla cucina venezuelana e indiana.
Non sono mancati i grandi classici della tradizione italiana come le carni toscane, i cannoli siciliani, le arancine, gli arrosticini, le varie pietanze di mare e i fritti, oltre ai prodotti del Nord Europa, come le wienerschnitzel e le salsicce austriache. In piazza Vittoria, il binomio birra e street food ha richiamato grande pubblico. Il Borgo Borderless ha infine ospitato rappresentanze di città europee legate al programma delle Capitali della Cultura, proponendo birre artigianali, vini locali e piatti che combinano le influenze delle tradizioni mediterranee, alpine e carsiche. Di rilievo anche la partecipazione di giovani chef sloveni, che hanno presentato creazioni originali legate alla nuova cucina d’autore della Goriška.
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