Il videogame
La Guerra Fredda si gioca online, Gorizia al centro di un videogame che ricrea l'invasione da Est

Simulata un'ipotetica invasione jugoslava dell'Italia, il gioco online che getta una nuova luce sulla Guerra Fredda.
Da anni ormai i principali conflitti del Novecento sono diventati protagonisti dei videogiochi. In questo scenario, la Guerra Fredda ha certamente un appeal non indifferente tra gli amanti degli "sparatutto" e dei giochi di strategia, con numerosi titoli che offrono la possibilità di ripercorrere le diverse battaglie digitalmente. Tra questi, c'è anche Armored brigade nation pack: Italy - Yugoslavia, prodotto solo per computer (sulla piattaforma Steam) e filone della celebre saga di Armored brigade, nata nel 2008. Con questo gioco, è possibile rivivere la Cortina di ferro di Gorizia, vestendo i panni dell'esercito italiano o di quello jugoslavo.
Come si legge nella descrizione, "dopo la seconda guerra mondiale, l'Italia ha lottato con i ricordi negativi di sconfitte e prestazioni mediocri, lavorando a lungo sotto lo stigma del fallimento e dell'incompetenza. La guerra è stata espressamente respinta nella Costituzione, ma la creazione della Nato ha fatto sì che le forze armate italiane fossero rapidamente riorganizzate ed espanse all'interno di un quadro internazionale completamente diverso rispetto a prima. Preparandosi per una temuta invasione da est, probabilmente attraverso la Jugoslavia, l'Italia ha svolto un ruolo importante nel Mediterraneo. Tuttavia, la cultura strategica del paese, un misto di realpolitik e tendenze pacifiste, ha avuto un forte impatto sulle sue politiche militari".
Da qui, quindi, la simulazione di come la Penisola avrebbe potuto fronteggiare uun'eventuale attacco comunista, tenendo conto della vastità del territorio: "avrebbero dovuto difendere un terreno montuoso ben fortificato e per lo più aspro al confine orientale. Inoltre, la qualità delle unità variava in modo significativo in tutto l'esercito. Alcuni erano meglio addestrati o meglio equipaggiati, ad esempio gli Alpini. Tuttavia, un giocatore potrebbe ancora sentirsi sotto-armato o privo di determinati aspetti, quindi la sua forza corazzata, meccanizzata o di fanteria dovrebbe essere sempre rafforzata da forti risorse di supporto. Ciò significa anche che si dovrebbe prestare grande attenzione alla mobilità, fornendo uno stile di gioco stimolante e dinamico".
Dall'altro lato della barriera c'era la Jugoslavia. "Geograficamente situata tra un'incudine della Nato e il martello sovietico - prosegue la descrizione -, la prospettiva dell'invasione avrebbe dominato permanentemente i piani strategici jugoslavi. In particolare da quando è stato testimone dell'intervento del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia nel 1968, la dottrina militare jugoslava si è concentrata sulla combinazione del suo grande esercito da campo con l'esperienza di guerriglia dei partigiani nella seconda guerra mondiale. Nella pianificazione, ciò comporterebbe che le forze armate conducano una guerra convenzionale lungo un fronte nazionale, guadagnando tempo per le riserve e per la mobilitazione della popolazione in generale".

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