Guerra e amore nella Palestina di Suad Amiry, Aquileia ospita la scrittrice

Guerra e amore nella Palestina di Suad Amiry, Aquileia ospita la scrittrice

giovedì sera

Guerra e amore nella Palestina di Suad Amiry, Aquileia ospita la scrittrice

Di Redazione • Pubblicato il 24 Ago 2021
Copertina per Guerra e amore nella Palestina di Suad Amiry, Aquileia ospita la scrittrice

Presenterà il suo ultimo libro, mentre prosegue fino a settembre la mostra dedicata ai legami con Betlemme.

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Originaria della Palestina, sarà Suad Amiry - vincitrice del Premio Nonino Risit d’Aur 2014 - a presentare il suo ultimo libro "Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea" ad Aquileia. L'appuntamento sarà giovedì alle 21, in piazza Capitolo. Al centro del volume, edito da Mondadori, c'è una struggente storia d'amore e di denuncia del dramma della guerra tra palestinesi ed ebrei, ambientata tra il 1947 e il 1948. Nel libro si segue la storia, vera, di due ragazzini innamorati (Subhi e Shams) nella Giaffa degli anni Quaranta e poi, nel 1948, la nakba (la catastrofe, in arabo) che trasforma migliaia di palestinesi in rifugiati.

La conversazione con Suad Amiry, moderata dalla scrittrice Elena Commessatti, sarà introdotta dalla lettura scenica di alcuni brani del libro a cura di Cinzia Biondi e dalle note di Taisir Hasbun al liuto e flauto orientale (oud e nay). "Abbiamo pensato a questo evento in abbinamento alla mostra 'Da Aquileia a Betlemme' che prosegue a Palazzo Meizlik fino al 30 settembre – spiega Emanuele Zorino, sindaco e presidente della Fondazione – per sottolineare ancora una volta la vocazione di Aquileia come luogo dialogo tra culture e luogo privilegiato di incontro con il Mediterraneo e l’Oriente".

Suad Amiry è una scrittrice e un’architetta palestinese, fondatrice del Riwaq centre for architectural conservation a Ramallah, dove risiede dal 1981. Nata a Damasco, ha vissuto tra Amman, Beirut e Il Cairo, ha studiato architettura all’American University di Beirut e all’University of Michigan, specializzandosi a Edimburgo. Attualmente si muove tra Ramallah, New York e l’Umbria. Ha all'attivo numerosi studi, pubblicazioni e cataloghi sull'architettura storica palestinese e si scopre scrittrice raccogliendo in un volume i diari che tiene durante l'assedio israeliano al quartier generale di Arafat a Ramallah nel 2001 e 2002.

È nota al pubblico internazionale con l'opera "Sharon e mia suocera" (2003), con la quale ha vinto il premio Viareggio nel 2004 e a cui hanno fatto seguito “Se questa è vita”, “Niente sesso in città”, “Murad Murad” “Golda ha dormito qui” e “Damasco”. L’evento è gratuito, si ricorda l’obbligo di Green pass e di prenotazione on-line sul sito della Fondazione Aquileia per accedere all’evento.

Foto Columbia GSAPP - Architecture and Representation: the Arab City

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