i numeri
Guardia di finanza, 24 falsi sconosciuti al fisco in provincia di Gorizia

L'attività delle Fiamme gialle in provincia, evase le tasse su numerosi immobili.
Lotta alle truffe allo Stato, reati fiscali, evasione e molto altro. Il bilancio delle attività del comando provinciale di Gorizia della Guardia di finanza è stato diffuso ieri, in occasione del 248esimo anniversario della fondazione del corpo. Una ricorrenza iniziata al Sacrario di Oslavia, dove sono stati ricordati i 100 militari caduti e qui sepolti durante la Grande guerra. Guardando ai numeri, sono stati 3.420 gli interventi eseguiti a tutela del complesso degli interessi erariali dell’Unione europea, nazionali e locali.
Inoltre, sono state evase 90 deleghe di indagini provenienti dall’autorità giudiziaria nell’ambito della tutela economia e sicurezza, tutela entrate, tutela uscite e mercati, con conseguenti segnalazione di 27 soggetti all’autorità giudiziaria inquirente quali responsabili di reati con riflessi tributari e penali. Nel contrasto ai fenomeni evasivi più gravi, fondamentale si è rivelata la capacità di aggredire i patrimoni dei soggetti responsabili di reati fiscali. In merito ai sequestri patrimoniali, si segnalano valori sequestrati per un totale di 480mila euro.
Si tratta di cifre conseguenti all’individuazione di reati fiscali. Scoperti anche 24 soggetti (evasori totali) che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco. I settori interessati riguardano: la meccanica generale, edilizia, i servizi di revisione contabile, le consulenze sul lavoro, il commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture, la fabbricazione di stand e strutture simili per convegni, i geometri, l’installazione di impianti elettrici, i bar e altri esercizi simili senza cucina, nonché privati non imprenditori.
In materia di sommerso di lavoro, sono stati individuati complessivamente 6 lavoratori in nero, contestati a soggetti economici operanti nella ristorazione, mentre 13 sono stati quelli irregolari scoperti, impiegati nel settore di fabbricazione di protesi dentarie. L’attività ispettiva nel settore immobiliare ha permesso di monitorare complessivamente 590 posizioni afferenti ad alloggi ubicati in particolare in zona Monfalcone e sull’isola di Grado. L’attività svolta ha consentito di individuare 25 soggetti percettori di reddito da fabbricati.
Questi hanno omesso di dichiararne la percezione per un importo complessivo pari a 336.298 euro. Altro settore di preminente interesse istituzionale e di estrema rilevanza per il bilancio nazionale è il contrasto alle frodi nelle imposte sui prodotti petroliferi e doganali. Qui, mediante più operazioni, nel corso del periodo sono stati sequestrati e confiscati 168mila litri di prodotti petroliferi, poi destinati alle esigenze di funzionamento della Pubblica amministrazione. Accertato il consumo in frode di altri 120mila litri di prodotto petrolifero.
Per questi si è provveduto a segnalare recupero d’imposta e sanzioni oltre le responsabilità di rilevanza penale nei confronti di 25 soggetti. Nello specifico, nell’ambito dei controlli a tutela degli incentivi alle imprese e alle altre uscite nazionali e locali, sono stati eseguiti 40 interventi e segnalati alla competente autorità 5 soggetti per aver indebitamente percepito fondi per un totale di oltre 80mila euro. L’attività di prevenzione e controllo si è sviluppata anche nel settore della spesa previdenziale con tre interventi, con una persona che ha intascato 17mila euro.
Eseguiti anche 45 controlli nel settore delle prestazioni sociali agevolate, di cui 33 con esito irregolare, dei quali 25 in materia di reddito di cittadinanza, che hanno permesso di sanzionare amministrativamente 3 soggetti e di denunciarne altri 33 alla competente autorità giudiziaria. I contributi indebitamente percepiti in materia di reddito di cittadinanza sono pari a circa 182mila euro.
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