I grandi vini sloveni a Nova Gorica, brindisi con bottiglie biodinamiche

I grandi vini sloveni a Nova Gorica, brindisi con bottiglie biodinamiche

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I grandi vini sloveni a Nova Gorica, brindisi con bottiglie biodinamiche

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 27 Ago 2023
Copertina per I grandi vini sloveni a Nova Gorica, brindisi con bottiglie biodinamiche

Al Park Wine Party di venerdì hanno infatti partecipato tutti i principali produttori vitivinicoli del Litorale sloveno, 24 aziende presenti.

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Nel nostro territorio, se c’è una cosa che certamente non manca, sono le occasioni per apprezzare gli eccellenti vini autoctoni. Basti pensare a tutte quelle iniziative enoiche – come Calici di stelle, Cantine aperte, Mare e Vitovska, Likof e La festa della Viarte – che hanno scandito l’incedere degli ultimi mesi per la gioia degli appassionati del nettare degli dèi.

Quella offerta venerdì sera dal casinò Park di Nova Gorica, del gruppo Hit, è stata un’opportunità quasi irrinunciabile per chi avesse voluto approfondire l’offerta enogastronomica della parte oltre-confine del Goriziano storico e non solo. Al Park Wine Party di venerdì hanno infatti partecipato tutti i principali produttori vitivinicoli del Litorale sloveno (Primorska): dal Collio sloveno (Brda), al Carso (Kras), passando per la Valle del Vipacco (Vipavska dolina). Si è così potuto degustare il prodotto di ben 24 aziende diverse, tra cui Marjan Simčič, Klet Brda, Prinčič, Medot, Čarga, Vipava, Štokelj, Sveti Martin, Koglot e Tilia.

L'assortimento di vini messo a disposizione è stato piuttosto variegato. Oltre ai classici Pinot grigio, Merlot, Sauvignon Blanc, Ribolla (Rebula), Malvasia e l'immancabile Friulano (Sauvignon vert), nella sua varietà macerata nota come Jakot, si sono potuti apprezzare anche lo Zelen Lanthieri e la Vitovska Grganja, vitigni originari proprio della Valle del Vipacco e del Carso.

Una vera e propria esplorazione per il gusto e l'olfatto, che è stata arricchita dai raffinati piatti preparati da sette chef espressione della massima qualità gastronomica locale. Si è potuto così accompagnare il proprio calice con capolavori culinari come il piatto a base di capriolo, trota e cavolfiore proposto da Marko Stankovič, o quello a base di trota poché, gel di pesca e olio all’erba cipollina di Erik Batagelj.

Ad accompagnare il tutto, in quella che probabilmente sarà stata una delle ultime notti tropicali di questa pazza stagione, la bravissima cantante veneziana di origini dominicane Josmil Neris, con il suo gruppo Marvelous Band, e il dj Adriano Roj.

Rudolf Steiner e il marchio Demeter
Ma ciò che più ha colpito, in quest'edizione del festival, è stata l'attenzione riservata a una selezione di vini proposti da sette produttori con il marchio Demeter. Un nome nato nel 1928 per certificare il rispetto dei principi dell'agricoltura biodinamica ideata dall'esoterista e teosofo austriaco Rudof Steiner.

L'agricoltura biodinamica, da non confondersi con quella biologica, si fonda su un insieme di pratiche pseudoscientifiche volte al raggiungimento di una produzione agricola più in equilibrio con l'ecosistema. Obiettivo che, secondo i suoi seguaci, verrebbe raggiunto adottando, con un approccio definito olistico, dettami dell'omeopatia e tecniche dell'agricoltura biologica.

In Slovenia il marchio è molto ben rappresentato, con ben sedici associazioni impegnate nel territorio a diffondere le istruzioni alla base dei preparati – per compost e a spruzzo – usati per concimare i terreni.

Ma gli insegnamenti di Steiner non si limitano all’agricoltura. Forse è più nota la presenza nel territorio della scuola “Waldorf Silvana Corazza”, di Sagrado, che applica i principi pseudoscientifici dell’antroposofia e della teosofia alla pedagogia, formando bimbi e ragazzi dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di secondo grado.

Il Park Wine Party tornerà, come ormai da tradizione, anche d'inverno. Nonostante non siano ancora noti il tema e la data, è facile prevedere che sarà un altro appuntamento da non perdere, in grado di attirare sul territorio gruppi di appassionati provenienti da più parti d'Europa.

Foto Daniele Tibaldi

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