al pastor angelicus
La grande festa per la pace richiama 300 bambini, tutti insieme a Gorizia

Promosso da Living Peace International, il progetto intende incidere sul vissuto e formare i più giovani alla pace: coinvolte una decina di scuole.
Seminare germogli di pace nelle nuove generazioni. Un obiettivo riuscito, come ha dimostrato la grande Festa della Pace svoltasi ieri mattina al Pastor Angelicus di Gorizia come momento conclusivo di “Vivere la pace GO-25”. Per la realtà lo scopo dell’iniziativa, mutuato da un precedente e rodato progetto avviato venti anni fa a Trento e finalizzato, è quello di conferire ulteriore spessore all’appuntamento con la Capitale europea della Cultura 2025.
Promosso da Living Peace International, il progetto intende incidere sul vissuto e formare i più giovani alla pace, concetto che per essere realmente perseguito deve diventare parte della quotidianità ed essere sperimentato sin dalla nascita. L’iniziativa, svoltasi durante tutto l’anno scolastico, ha coinvolto 327 bambini delle scuole di Gorizia di lingua italiana e slovena con una grande partecipazione da parte delle materne, da cui provenivano ben 180 bambini. Ai piccoli delle scuole Sonček, Pikapolonica, Bosco Incantato e quelle di rioni di Sant’Anna e San Rocco si sono uniti i bimbi delle elementari Župančič, Fumagalli e Frinta mentre non sono mancate tre classi delle scuole medie Ascoli e Locchi.
Iniziata alle 9.30, la festa finale (cui ha partecipato anche l’assessore Silvana Romano) ha visto l’esposizione dei lavori preparati negli scorsi mesi dai partecipanti. In questa occasione è stato anche possibile ricostruire un mandala frammentato in parti che sono state colorate dalle singole classi per simboleggiare i colori della pace con l’auspicio che questa possa irradiarsi da Gorizia. Canti in italiano e sloveno si sono alternati a coreografie e giochi con l’ausilio del “dado della pace”, su cui anziché esserci dei numeri vengono riportati dei messaggi come “perdono l’altro, ascolto, amo per primo” a cui devono essere ispirate le azioni dell’intera giornata, ma i bambini possono pure stimolarsi a vicenda, essere invitati a scrivere o disegnare qualcosa sul tema del giorno.
I colori hanno dominato la festa: quelli delle magliette dei singoli gruppi, quelli dei cartelloni appesi sulle recinzione del Pastor e quelli che vogliono simboleggiare la convivenza possibile rappresentata da Gorizia e Nova Gorica. Un momento di grande energia e positività, testimoniata anche dalle note dell’ “Inno alla gioia” suonato dai ragazzi della III B della scuola Locchi. Ma a fare la differenza è stata soprattutto la partecipazione viva e attiva dei piccoli: non semplici disegni quelli che hanno realizzato sui cartelloni ma sinceri auspici di pace per un mondo migliore che può partire assieme alla Capitale della Cultura.
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