Grado si prepara a celebrare Ermagora e Fortunato, la ‘Sardelada’ anticipa la Festa dei Santi Patroni

Grado si prepara a celebrare Ermagora e Fortunato, la ‘Sardelada’ anticipa la Festa dei Santi Patroni

L'APPUNTAMENTO

Grado si prepara a celebrare Ermagora e Fortunato, la ‘Sardelada’ anticipa la Festa dei Santi Patroni

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 12 Lug 2025
Copertina per Grado si prepara a celebrare Ermagora e Fortunato, la ‘Sardelada’ anticipa la Festa dei Santi Patroni

La festività sarà celebrata sotto il profilo liturgico domani 13 luglio con la santa Messa, presieduta da don Anton. Dal 25 al 27 luglio ritorna il momento conviviale in Campo Patriarca Elia.

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“In savor” o “a scotadeo” oppure impanate e fritte, le “sardele” sono le tradizionali sardine tipiche della cucina gradese, preparate dai Portatori della Madonna di Barbana e distribuite durante la “sardelada” del mese di luglio. Ancora una volta un’occasione per stare assieme anticipando i Santi Patroni, che richiama gradesani e turisti stuzzicando l’acquolina in bocca.

L’appuntamento che si svolge in Campo Patriarca Elia fra panche e chioschi quest’anno è partito con qualche incertezza nella serata di ieri – 11 luglio - complice il temporale e la pioggerellina che ha scoraggiato non pochi. Un evento che anticipa la Festa dei Santi Patroni Ermagora e Fortunato ricordati oggi 12 luglio, la cui festa liturgica verrà celebrata durante la domenica del 13.

«La festa dei Patroni è il 12 – precisa don Paolo Nutarelli in trasferta a Fusine – ma sotto il profilo liturgico sarà celebrata domenica 13 luglio per scelta pastorale». La santa Messa avrà inizio alle 10:30 alla presenza delle autorità oltre che del gonfalone della città e sarà presieduta da don Anton, che a fine estate saluterà i gradesi per rientrare in Sri-Lanka.

Le due Letture proposte saranno incentrate sull’amore verso il prossimo - secondo le Sacre Scritture riverbero dell’amore di Dio – in memoria dei due primi discepoli di San Pietro. Un culto antichissimo che vide conservare i corpi dei due santi in un primo momento nella basilica di Aquileia. Fu nel VI secolo che vennero trasferiti nella cattedrale di Sant’Eufemia a Grado, da dove nel XV secolo vennero restituiti ad Aquileia. Parte delle reliquie furono infine traslate a Gorizia e nel capoluogo friulano, divenendo così i santi protettori dell’arcidiocesi di Gorizia e Udine nonché dell’intero Friuli Venezia Giulia.

La “sardelada” proseguirà oggi e domani per poi essere riproposta dal 25 al 27 luglio, con apertura dei chioschi alle ore 18. 

Foto Enrico Cester

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