LA REGATA
Grado, l’anello della ‘Vogadalonga’ riunisce sportivi e appassionati: in cento all’evento gradese
Evento apprezzato e atteso che chiude la stagione remiera dell’isola. Diciotto i chilometri di percorso. Alla manifestazione partecipò per tre anni la campionessa Ilaria Corazza.
Il mare, nei canali e dentro l’anima. I graisani non possono che chiudere la stagione marinara con una dedica speciale alla loro laguna attraverso la nota Vogadalonga, sorta di “inno sportivo” per celebrare le bellezze del paesaggio remando o pagaiando insieme. «È l’evento ufficiale remiero che chiude la stagione marinara gradese – interviene il primo cittadino Giuseppe Corbatto - aperto a chiunque intenda partecipare. Tipicamente si svolge nella laguna gradese, dove partecipanti con vari tipi di imbarcazioni (kayak, canoe, dragon boat, barche a remi tradizionali) percorrono un tragitto panoramico attraverso la laguna». Un centinaio gli atleti che si sono riuniti nella tradizionale vogata svoltasi in quest’ultima domenica di ottobre, nata come gara tra rioni ma oggi non competitiva. Un percorso che si snoda per diciotto chilometri partendo dalla Darsena Torpediniere fino a dirigersi verso Barbana, seguendo poi la Litoranea Veneta per raggiungere Primero. «Siamo una quindicina di società del Friuli Venezia Giulia e Veneto – spiega l’allenatore Alessandro Lauto - ma anche provenienti da fuori». Parliamo di discipline remiere che spaziano da canottaggio a canoa, voga alla veneta e Sup - stand up paddle - con categorie giovanili e master spalmate in un ampio range di età.
«Si tratta di un giro nella laguna di Grado – precisa - dove non ci sarà un vincitore. Ciascuno è libero di girare, un’occasione per remare insieme che solitamente, a causa di allenamenti della stagione agonistica, non si riuscirebbe a fare. Il contesto prevale rispetto all’agonismo». Una manifestazione giunta alla sua sedicesima edizione organizzata dai Canottieri Ausonia: «Non è competitiva – conferma il vicepresidente della Società Francesco Pittini – ed è aperta a tutti i tipi di scafo. Mentre lo scorso anno abbiamo avuto circa 120 partecipanti, quest’anno sono intorno al centinaio. Un po’ meno perché e concomitante con un’altra gara di rilievo nazionale e molti non sono potuti venire». La prima Vogadalonga vide la luce nel 2009 in occasione del centenario della Società, prendendo forma da quella che una volta era una gara fra le diverse aree dell’isola. «In occasione dei festeggiamenti – racconta Lauto - venne inserita anche la prima edizione della regata, cresciuta poi di anno in anno. Sono state tante le manifestazioni di apprezzamento da parte di diversi partecipanti, con numeri in crescita negli anni fino ad arrivare a questa sedicesima edizione».
La partenza è avvenuta alle 10 presso il Molo Torpediniere dove ha sede la Canotteria Ausonia, tappa di inizio e arrivo. In una tranquilla mattina azzurra le imbarcazioni si sono dirette verso il Santuario di Barbana, supportate dalle barche del Comune e altre associazioni per l’assistenza in mare. «La giornata è perfetta per questo tipo di manifestazione – commenta Pittini – perché non c’è vento né onda e il divertimento è assicurato». Un itinerario che si svolge interamente in acque interne fin quasi a spingersi alle Bocche di Primero dove inizia il giro di ritorno, seguendo la Litoranea Veneta e gustandosi il panorama. Circa un’ora e mezza di anello per gli atleti, con tempi diversificati a seconda dell’età. «Abbiamo giovanissimi e altri un po’ attempati – ammette – che comunque partecipano sempre molto volentieri». «È più che altro una festa - riconosce il presidente dell’Ausonia Andrea Tessarin – che viene svolta anche in caso di pioggia, se il vento lo permette». A trionfare ancora questa domenica è il sole e il mare calmo, e soltanto in un anno di forte bora il tracciato venne semplificato. Un periodo scelto sostanzialmente per consentire agli atleti di rafforzarsi in vista degli allenamenti da affrontare in inverno: «Essendo appena conclusa la stagione agonistica delle diverse federazioni – precisa - inizia la preparazione invernale, quindi molti partecipano per cimentarsi con una percorrenza lunga. È uno degli allenamenti più tipici di questo periodo per riprendere la preparazione».
Un raduno al quale negli scorsi anni non ha mancato di partecipare la campionessa del mondo Ilaria Corazza, allora appena tredicenne: «Faccio canottaggio da quando avevo 8 anni – rivela a margine - quindi da circa sedici anni. Ho partecipato alla Vogadalonga per 3 edizioni consecutive a partire dal 2014. Poi, siccome cadeva in concomitanza con altre regate oppure al termine della stagione, abbiamo preferito concentrarci nell’allenamento. Lo spirito di quest’evento è far vivere alle persone la Laguna di Grado, perché sostanzialmente gli ospiti sono sia atleti del Friuli Venezia Giulia sia provenienti da altre regioni o, molto spesso, da altre nazioni, come croati, sloveni e austriaci. L’obiettivo è far conoscere le bellezze di questi luoghi. Non si tratta di una gara – rimarca - ma di una sorta di ritrovo, una “passeggiata” nella laguna pur sempre con lo spirito competitivo, perché sono diciotto chilometri in cui ci si sfida, affrontati con imbarcazioni diverse in un’atmosfera quasi di festa. È una splendida opportunità per stare a contatto con la natura, trascorrendo una domenica assieme a persone, atleti o amatoriali di diversa età e origine. La caratteristica che entusiasma è che la manifestazione viene fatta su imbarcazioni multiple, o da quattro o da otto per stare a contatto con persone con cui molto spesso si è in competizione durante il resto della stagione».
Imbarcazioni fornite dal Comitato Regionale, dalla Società Ausonia oppure portate da chi gareggia, per concludere in modo alternativo la fine della stagione delle gare. «Per molti anni hanno partecipato anche atleti d’élite e squadre nazionali – prosegue – come gli atleti del Saturnia di Trieste o Rossano Galtarossa di Padova, che ha preso parte alle Olimpiadi. Io stessa ho vestito la maglia azzurra ai mondiali europei partecipando in tre diversi anni». Tre volte campionessa del mondo di canottaggio, Ilaria ha vinto due volte nel quattro di coppia - 2021 e 2022 - e uno in doppio lo scorso anno. «Sono stata tesserata alla Canottieri Ausonia fino al 2020 – conclude - poi dal 2021 sono passata alla Timavo di Monfalcone per avere un gruppo con cui allenarmi». Una competizione non agonistica che di certo rappresenta il trampolino di lancio per molti altri atleti che verranno.
Foto Rossana D'Ambrosio.
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