il lutto
Grado e la cultura piangono Edda Serra, anima del Centro studi Biagio Marin

Storica collaboratrice del poeta, aveva fondato il centro studi a lui dedicato negli anni Novanta. 90enne, non aveva mai smesso di lavorare.
Si è spenta oggi alle 17.45 Edda Serra (nella foto), fondatrice e presidente del Centro studi Biagio Marin, dedicato al celebre poeta di Grado. Un lutto non solo per l’isola, ma per l’intero panorama culturale regionale. Proprio l’impegno della donna nel valorizzare e far conoscere le opere del letterato le sono valse il premio Spilla d’oro di Grado nel 2004, nonché il titolo di cittadina onoraria del comune. Originaria di Trieste, aveva scelto la laguna come luogo dell’anima, soprattutto nella Pineta dove possedeva un’abitazione dal 1968. Oggi tutti la ricordano per la sua tenacia e grande cultura, che l’ha portata a viaggiare per tutta Europa.
Tratti distintivi, quest’ultimi, che colpirono lo stesso Marin. Lui e Serra si conobbero nella città giuliana quando lei era ancora una studentessa universitaria, entrando nel circolo culturale che orbitava attorno al letterato, tra gli anni Sessanta e Settanta. Da lì in poi, i due strinsero un profondo rapporto di collaborazione che durò fino alla scomparsa dell’uomo, avvenuta nel 1985. “Mia zia ne curò le pubblicazioni e le traduzioni - racconta la nipote, Silvia Serra -, era una donna non solo forte ma anche irrefrenabile”. Dopo la scomparsa del maestro, ha continuato a mantenerne viva la memoria, inaugurando negli anni Novanta il centro studi.
Grazie ad esso, è stato possibile creare borse di studio e realizzare la catalogazione internazionale di tutta la documentazione del poeta. La stessa presidente ha revisionato le edizioni dei borsisti e non solo. C’era poi l’attività di promozione culturale in Italia e all’estero: “Dopo aver compiuto 80 anni - prosegue la nipote -, presentò le opere ad Oxford”. Fine conoscitrice del francese e del tedesco, insegnava privatamente lettere antiche, oltre a tenere lezioni alle università della terza età di Trieste, Grado e Muggia. Sotto i suoi occhi sono passate le lettere di Marin con Claudio Magris e Giuseppe Prezzolini, testimonianze pulsanti della cultura del Novecento a Nordest.
Importante anche l’impegno verso le comunità italiane in Istria, con la creazione di scambi tra Italia, Slovenia e Croazia. “Lei ha creato cultura” sottolinea Silvia Serra. La ricorda con stima anche l’assessore alla cultura di Grado, Sara Polo: “Adesso porteremo avanti il lavoro che ha fatto in questi anni. Il direttivo del centro studi prenderà le redini e il Comune porterà avanti la convenzione triennale che abbiamo stipulato”. Nonostante il ricovero in ospedale a Trieste, la stessa fondatrice dell’istituzione continuava a lavorare, in occasione dei 130 anni dalla nascita di Marin, che cadranno il 29 giugno. Polo anticipa che l’amministrazione è già al lavoro per l’occasione, ora con ancora più forza.
“Con la scomparsa di Edda Serra si chiude un’epoca - racconta Flavia Moimas, assessore alla cultura di San Canzian d’Isonzo ma anche membro del consiglio direttivo del Centro -, una donna del segno del Leone ma una vera leonessa. Da quando sono arrivata a Grado nel 1984, il nostro rapporto è stato sempre proficuo. Una vita, la sua, di incontri e collaborazioni, in cui dimostrava non solo una grandissima conoscenza della poesia di Marin ma anche la capacità di innovare davvero unica. Viene a mancare un grande punto di riferimento che ha fatto conoscere, grazie ai suoi contatti con gli studiosi del dialetto e non solo, i Graisani e anche la Laguna e la nostra regione”.
“Una persona - conclude Moimas - capace di guardare lontano e, nonostante i 90 anni, di essere innovativa. Se Marin è stato conosciuto anche fuori Grado è anche merito suo”. La data dei funerali non è stata ancora decisa. Lo scorso agosto, aveva compiuto 90 anni, occasione per la quale non erano mancati i messaggi di auguri e stima. Anche durante la pandemia, non era rimasta con le mani in mano, continuando a tenere seminari in videoconferenza, per proseguire nella testimonianza del grande poeta gradese. Irrefrenabile scrittrice, negli anni ha pubblicato con importanti editori quali Garzanti, Rizzoli, Scheiwiller, San Marco dei Giustiniani, Electa e Ancora.
Ha collaborato Ivan Bianchi. Foto di Gianni Maran.
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