Grado, nuove attrezzature per aiutare i disabili in piscina all'Ospizio marino

Consegnati alla struttura un sollevatore mobile e una sedia da piscina per l'accesso in acqua del paziente, tramite il comodato d'uso gratuito.

La sezione di Gorizia dell'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare è venuta incontro all'Ospizio marino di Grado, consegnandogli due attrezzature dedicate alle persone con disabilità. Si tratta di un sollevatore mobile e una sedia da piscina per l'accesso in acqua del paziente, che l'Uildm ha concesso con la formula del comodato d'uso gratuito alla struttura riabilitativa. «Abbiamo voluto consegnarli proprio nella giornata delle malattie rare, poichè il nostro sodalizio si fa promotore degli interessi e dei bisogni di malati rari del territorio» spiega la presidente, Alessandra Ferletti.

Insieme a lei, sull'isola per il sodalizio c'erano anche il vicepresidente Mauri Massimiliano e la segretaria Cristina Cocianni; per la struttura il direttore amministrativo uscente Pierluigi Fabris, il fisiatra Lorenzo Vernolle e il coordinatore dei fisioterapisti Igor Titon, insieme allo staff dei fisioterapisti. «Come organizzazione di volontariato - prosegue Ferletti - abbiamo avuto la possibilità, per il tramite di un contributo economico ricevuto dell'Arcidiocesi di Gorizia, di acquisire questi ausili che consentono di svolgere in sicurezza i trasferimenti da e per la carrozzina, nonchè l'ingresso in acqua di persone affette da patologie neurodegenerative come quelle rappresentate dalla nostra associazione».

«Tuttavia - precisa - proprio in virtù dello spirito di comunità che ci contraddistingue, abbiamo pensato di destinare queste attrezzature non unicamente ai pazienti neuromuscolari iscritti alla nostra associazione, ma a tutte le persone con disabilità che possano necessitarne e abbiamo individuato nell'Ospizio marino la struttura ideale, in quanto ha un bacino di utenti sub acuti e cronici provenienti non solo dalla nostra ex provincia, ma dell'intera Regione e anche extra regione. È nostro desiderio poter continuare a supportare strutture come questa, che si occupano di dar risposta ai bisogni riabilitativi di soggetti affetti da patologie croniche invalidanti del territorio».

«È fondamentale, inoltre, non trascurare l'importanza di assicurare una continuità nel trattamento terapeutico nel corso del tempo» conclude Ferletti.

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) +39 328 663 0311.