Grado, il cardinale Semeraro chiude la Festa di Avvenire: «La santità parte dal quotidiano»

Grado, il cardinale Semeraro chiude la Festa di Avvenire: «La santità parte dal quotidiano»

La serata

Grado, il cardinale Semeraro chiude la Festa di Avvenire: «La santità parte dal quotidiano»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 04 Ago 2022
Copertina per Grado, il cardinale Semeraro chiude la Festa di Avvenire: «La santità parte dal quotidiano»

Intervistato da Matteo Liut e Mauro Ungaro, il prefetto del Dicastero delle cause dei santi ha parlato anche del proprio rapporto con Papa Francesco.

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Si è conclusa a Grado, nella splendida cornice della millenaria Basilica Patriarcale di Sant’Eufemia, la seconda serata della Festa di Avvenire. Secondo appuntamento per il quotidiano di ispirazione cattolica che ha voluto, per il 2022, accogliere la proposta della parrocchia gradese per proporre alcuni incontri culturali, di approfondimento e di respiro d’attualità.

Così la “santità” è stato il tema trainante per il dialogo tra il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, il giornalista di Avvenire Matteo Liut e il direttore del settimanale diocesano Voce Isontina, e presidente della Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Mauro Ungaro. A introdurre la serata il parroco, monsignor Paolo Nutarelli, alla presenza, in prima fila, dell’arcivescovo metropolita di Gorizia, monsignor Carlo Redaelli.

Tra i temi sviscerati l’importanza dei santi all’interno del mondo cattolico e della Chiesa ma soprattutto il lungo percorso che porta alla definitiva canonizzazione. Ma non solo, anche il personale rapporto che lega Semeraro al Pontefice, conosciuto quando ancora era arcivescovo di Buenos Aires.

Santità, eroismo, Covid, incendi. “C’è differenza tra santità e beatitudine ed eroismo – ha precisato Semeraro – e, a oggi, la parola eroismo è ambigua nella nostra società. C’è un eroismo del quotidiano che non va, comunque, confuso con la santità. Alla quale tutti possiamo aspirare anche se non dobbiamo dimenticarci che la santità sta anche e soprattutto nel quotidiano”.

Semeraro ha ricordato la “santità che parte dal locale, in quanto è il vescovo che segnala, coadiuvato dai presuli delle diocesi vicine. Dunque qualcosa che nasce non dai piani alti ma dal popolo di Dio”. Il cardinale ha anche rimarcato la necessità di non ascoltare la “Vox Populi Vox Dei: quante volte abbiamo visto personaggi pubblici o dello spettacolo osannati ed esaltati cadere miseramente?”.

La serata, con alcuni accompagnamenti musicali curati dalla Corale Santa Cecilia, ha visto l’esposizione del Tesoro della Basilica con la spiegazione storico-artistica del professor Matteo Marchesan.

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