Gradisca rilancia il Museo civico documentario, nuovi proiettori e aggiornata la Sala Novecento

Gradisca rilancia il Museo civico documentario, nuovi proiettori e aggiornata la Sala Novecento

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Gradisca rilancia il Museo civico documentario, nuovi proiettori e aggiornata la Sala Novecento

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 21 Set 2025
Copertina per Gradisca rilancia il Museo civico documentario, nuovi proiettori e aggiornata la Sala Novecento

Un finanziamento europeo, passato attraverso la Regione, ha consentito al Comune di aggiornare contenuti e modalità di fruzione. «Luogo vivo, viviamolo».

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Un ampliamento sostanzioso al Museo Civico documentario della città di Gradisca d’Isonzo: è quanto presentato ieri mattina all’interno delle sale museali da amministrazione comunale, storici ed esperti informatici e di effetti multimediali. Si tratta di due nuovi proiettori di ultima generazione che si inseriscono all’interno del percorso espositivo che racconta la storia della città, in particolare tra Seicento e Ottocento. Al Novecento, invece, è stata affidata una propria stanza in grado di immergere completamente il visitatore-turista grazie a proiezioni, effetti di luci e di suono.

«Grazie a un finanziamento europeo filtrato dalla Regione e gestito dal nostro ufficio cultura siamo riusciti ad ampliare la tecnologia e aggiornare hardware e software. Il nostro obiettivo – così il sindaco, Alessandro Pagotto, alla presentazione – è conservare il museo, migliorarlo, implementarlo, dare la possibilità ai visitatori di avere un’esperienza sempre migliore». Obiettivo è anche portare la storia «ai cittadini di Gradisca e del territorio e alle nuove generazioni. La traduzione in inglese ci permette di essere, tra l’altro, ancora più internazionali».

Nel 2024 Gradisca d’Isonzo, secondo i dati forniti dall’assessore alla cultura, Marco Zanolla, 55mila persone hanno visitato la città e ben 5mila di esse hanno fruito delle possibilità di visite guidate tra museo e castello. Per questo lavoro, finanziato con 99.979 euro, è stata scelta la ditta 4Dodo di San Giorgio di Nogaro che ha curato la parte grafica e i contenuti multimediali. «Bisogna sempre trovare modalità diverse per riuscire a veicolare i contenuti: il museo multimediale ha la possibilità di essere implementato con parti nuove del museo ma è necessario tenerlo vivo e aggiornarlo», così Zanolla.

Bando curato, come detto, dal personale dell’ufficio cultura di Gradisca d’Isonzo in primi dal responsabile Andrea Antonello, ringraziato sia da sindaco che da assessore alla cultura, e vinto proprio il giorno delle elezioni. Un ponte, insomma, tra la giunta Tomasinsig e quella Pagotto, tanto che alla cerimonia erano presenti, oltre alla stessa Linda Tomasinsig, il vicesindaco Enzo Boscarol e la consigliera comunale Francesca Colombi.

La parte storica è stata curata da Lucia Pillon che ha definito il lavoro «piuttosto difficile perché la storia di Gradisca d’Isonzo non ha grandi fatti emozionali». Così il lavoro è stato raccontare la storia della città dagli Eggenberg, «che con il loro Stato erano riusciti a creare una sorta di Zona Franca tra Impero e Serenissima» fino agli sconvolgimenti tra Granducato d’Austria e poi Impero, Serenissima, Napoleone e il Regno d’Italia fino alla Prima Guerra Mondiale. Demolizioni di mura, la creazione del parco della spianata e i cambiamenti amministrativi del Novecento i fatti raccontati.

A Giulia Totis di 4Dodo è toccata la spiegazione tecnica che lei stessa ha seguito in prima persona assieme a Stefano Vidoz. «La luce è stata pensata per accendersi e spegnersi quando il video racconta il periodo storico delle teche vicine mentre nella sala Novecento la luce cambia in base al contenuto. Sono stati anche acquistati alcuni tablet con la traduzione dei pannelli in lingua inglese». Totis ha poi ringraziato «Giorgia, Beatrice, Alexandro ed Elena» per i contenuti.

Il progetto presentato a Regione ed Europa si articola in sei interventi fondamentali che danno concretezza a queste linee guida: il rinnovo dell’infrastruttura multimediale, con una regia tecnologica più efficiente e centralizzata; la trasformazione della Sala del ’900 in uno spazio interattivo, con proiezioni immersive e contenuti selezionabili dai visitatori; l’ampliamento del Tavolo interattivo, che oggi racconta anche l’età teresiana e contemporanea, offrendo un racconto più completo della nostra storia; nuovi materiali su tablet, con documenti archivistici e iconografici digitalizzati, patrimonio prezioso per studiosi e curiosi; strumenti per l’accessibilità universale, dalle audioguide ai modelli tattili fino ai sottotitoli sincronizzati; e infine la traduzione e lo speakeraggio in inglese, pensati per accogliere al meglio i turisti stranieri che sempre più numerosi visitano Gradisca.

«Questo Museo appartiene a tutti. Ai cittadini, alle famiglie, ai giovani, agli studiosi e ai turisti. Viviamolo, facciamolo nostro, raccontiamolo. Perché la cultura, per restare viva, ha bisogno di partecipazione e di costante rinnovamento. Ecco perché non basta fermarsi a questo traguardo: servono contenuti sempre nuovi e mostre temporanee capaci di attrarre visitatori e stimolare nuove visite. Già da ottobre ospiteremo la mostra Maravee con la nuova edizione di Creattivo e, da novembre a gennaio, la Triennale dell’Incisione Europea, che porterà anche opere di Spazzapan negli spazi del Polo Culturale. Inoltre, grazie a un ulteriore finanziamento regionale e a risorse comunali per quasi 80mila euro, da novembre il piano dedicato alla sala ragazzi sarà implementato con una nuova struttura immersiva, arricchita di ulteriori contenuti storici e pensata per un uso educativo in collaborazione con le scuole. Saranno occasioni per ribadire che questo luogo non è un contenitore statico, ma un organismo vivo, in dialogo costante con la comunità e con il mondo», ha concluso l’assessore Zanolla. 

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