Le posizioni
Gradisca, parte il sit-in per il popolo palestinese, in piazza il 20 giugno. Fdi critica: «Si pensi a temi concreti»

A promuovere l'iniziativa è l'amministrazione comunale in collaborazione con la consulta Welfare e Istruzione, «microfono aperto per ogni pensiero».
L'amministrazione comunale di Gradisca d’Isonzo, in collaborazione con la consulta Welfare ed Istruzione e la coordinatrice delle consulte, organizza per venerdì 20 giugno, alle 20, un sit-in per esprimere la propria vicinanza al popolo palestinese per quanto sta accadendo.
«Vogliamo condividere con la popolazione e le associazioni del territorio, un momento di riflessione su quanto sta accadendo in quei territori. Ciò che giornalmente sentiamo in tv o vediamo sui social, è terribile», così sindaco, Alessandro Pagotto
«È per questo che abbiamo accolto la richiesta della consulta di promuovere un momento di riflessione in Piazza Unità – aggiunge l'assessora Patrizia Marega – per dar voce alla società civile». Il presidente della Consulta, Stefano Barbiero, ribadisce come «la richiesta è stata avanzata durante la riunione dell'ultima consulta, perché davanti a quanto accade non possiamo rimanere in silenzio». «Ci troveremo in Piazza Unità, dalle 20 per esprimere solidarietà al popolo palestinese e ai popoli colpiti dalle guerre», aggiunge la coordinatrice Ilaria Dal Zovo.
«Il consiglio comunale si è espresso con un ordine del giorno, per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina - così ancora gli organizzatori - ed in continuità, vogliamo sensibilizzare la popolazione a riflettere sulla inutilità delle guerre e sulla necessità di percorrere la via della diplomazia per risolvere le questioni».
«La pace, è l'unica via percorribile. Le guerre distruggono, annientato, uccidono. E non può essere questa la via da percorrere per lasciare alle future generazioni un mondo migliore», aggiunge il sindaco che conclude: «Invitiamo le associazioni e i cittadini ad unirsi a noi. Sarà messo a disposizione un microfono pe permettere di condividere il proprio pensiero». Gli organizzatori comunicano che sono ben accette le bandiere della pace e striscioni di solidarietà.
Sul tema, in modo contrario, si è espressa Cecilia Bartole, presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Gradisca d’Isonzo: «La Consulta dovrebbe occuparsi di temi concreti a servizio della popolazione», così l’esponente di FdI. «Come i servizi verso gli anziani, con il potenziamento di programmi di invecchiamento attivo per favorire socialità e autonomia nella terza età - al fine contrastare l’isolamento e migliorare la qualità della vita. Oppure attenzioni verso i giovani, le persone con disabilità e le famiglie in difficoltà. Invece sceglie di promuovere una manifestazione dal forte contenuto ideologico, che esula dalle sue reali competenze. Gradisca ha bisogno di risposte sui servizi sociali, sull’assistenza domiciliare, sul trasporto per i fragili, non di proclami su questioni internazionali. La politica locale torni a occuparsi del territorio e delle sue priorità», conclude.
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