l’emergenza
Gorizia, Ziberna scrive al Governo: quasi 4milioni di euro di debito per i minori stranieri non accompagnati

Il primo cittadino ha inviato una nota a Piantedosi e Giorgetti chiedendo che sia lo Stato a farsi carico dei giovani. Oltre 3milioni e 800mila euro spesi e non rimborsati tra 2023 e 2025, «bilancio comunale a rischio».
Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha inviato una lettera ai ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e dell’Economia Giancarlo Giorgetti per denunciare la situazione ormai definita «emergenza insostenibile» legata ai minori stranieri non accompagnati (Msna) rintracciati sul territorio comunale. Nella missiva, indirizzata anche al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, Ziberna descrive le difficoltà crescenti che i Comuni di confine, in particolare Gorizia, devono affrontare nella gestione dell’accoglienza.
Il primo nodo riguarda i collocamenti: la disponibilità di comunità socioeducative si riduce di giorno in giorno, costringendo il personale comunale a una ricerca continua su scala nazionale. Oltre alle rette, spesso superiori ai rimborsi previsti, si aggiungono i costi di trasporto e accompagnamento, che rendono sempre più gravoso il sistema. «Un Comune delle nostre dimensioni – scrive Ziberna – non riesce più a garantire risposte adeguate e tempestive rispetto agli attuali flussi migratori».
Il sindaco chiede quindi un intervento normativo che trasferisca al Governo, tramite le Prefetture, la presa in carico dei minori, oggi affidata agli enti locali. Una richiesta motivata dal fatto che i rintracci avvengono con frequenza molto maggiore in Friuli Venezia Giulia e in particolare lungo la rotta balcanica, che attraversa Gorizia e gli altri centri di confine.
Alla difficoltà gestionale si somma quella economica. La circolare del Ministero dell’Interno del 28 maggio 2025 ha già messo in evidenza la scarsità di fondi disponibili per i rimborsi, e la situazione contabile appare sempre più critica. Secondo i dati riportati nella lettera, la spesa sostenuta dal Comune di Gorizia per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, e non ancora rimborsata dallo Stato, ammonta a 3.805.423,97 euro per gli anni 2023, 2024 e 2025.
Un importo che, sottolinea Ziberna, sta «producendo un pregiudizio agli equilibri del bilancio comunale, con conseguenti ricadute negative sull’assolvimento delle funzioni istituzionali». Da qui l’appello urgente al Governo per una modifica del quadro normativo e l’attivazione di un presidio centralizzato dei flussi. Nonostante le difficoltà, il sindaco ribadisce «l’impegno operativo sul territorio, pur nei limiti sopra rappresentati», e dichiara la disponibilità a un confronto con le istituzioni centrali e regionali per trovare soluzioni condivise.
Alla posizione del primo cittadino si affianca la replica del Partito democratico regionale. «Il Governo e la Giunta Fedriga ascoltino l’appello per un intervento immediato sulla gestione dei minori stranieri non accompagnati, lanciato ai ministri dell’Economia e dell’Interno dal sindaco di Gorizia», afferma la responsabile Migrazioni del Pd Fvg, Linda Tomasinsig. «Il presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, ha già segnalato nei mesi scorsi che in tutta Italia mancano all’appello oltre 190 milioni di euro. La mancanza di fondi rischia di determinare gravi problemi per i bilanci dei Comuni, con riflessi sulla qualità dell’accoglienza e quindi sull’impatto sociale dei centri. L’assessore Roberti usi la voce grossa con il Governo inadempiente anziché contro i Comuni che ospitano le strutture».
Riferendosi alla lettera dello scorso giugno dell’Anci a Piantedosi e Giorgetti, Tomasinsig sottolinea che «dal 2012 non si era mai verificato un simile divario tra richieste di contributo e coperture». E, a proposito della proposta di Ziberna di «spostare in capo al Governo, attraverso le Prefetture, la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati», l’ex sindaca di Gradisca di Isonzo indica «il rischio che attribuire tutte le competenze alle Prefetture potrebbe ritorcersi contro gli stessi territori che chiedono sollievo».
«A luglio 2025 il Friuli Venezia Giulia era la terza regione d’Italia per rintraccio dei Msna e i nostri Comuni di frontiera sono tra i più esposti», conclude Tomasinsig. «Per evitare disservizi si attivi tutta la filiera delle istituzioni centrali e locali».
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