la presentazione
Gorizia e il suo volto sloveno, arriva una nuova guida turistica della Zskd

Venerdì prossimo la presentazione dell'opuscolo, che raccoglie la storia e gli itinerari attraverso luoghi e personaggi legati alla comunità slovena.
Esplorare Gorizia è un qualcosa di relativamente semplice, essendo una città piccola e con gran parte dei suoi centri d’interesse a breve distanza tra loro. Nonostante le sue dimensioni, però, sono diversi gli itinerari che si possono seguire per entrare più affondo nella storia millenaria della fu Nizza asburgica. Quattro di questi sono stati raccolti nella nuova guida turistica prodotta dalla Zveza slovenskih kulturnih društev, l’Unione dei circoli culturali sloveni, dal titolo ‘Il volto sloveno di Gorizia’.
L’opera, dopo un primo appuntamento in lingua slovena, sarà ora presentata in italiano venerdì primo marzo, alle 18.30, presso il Trgovski dom in corso Verdi 52. A illustrare l’opuscolo sarà il curatore Aldo Rupel, intervistato dal giornalista Andrea Bellavite, che ha ripercorso storia e luoghi importanti non solo per la comunità slovena ma a tutta quella goriziana e non solo. Le direttrici suggerite ai visitatori ma anche ai cittadini stessi seguono i punti cardinali: da nord a sud, da sud a nord, da est a ovest e da ovest a est.
Si parte così dall’aeroporto Duca d’Aosta, in passato chiamato ‘di Merna’, passando per Borgo San Rocco. Oppure si ripercorre la città partendo dal quartiere di Sant’Andrea, da quello di Piedimonte o dalla stazione Transalpina e, alla fine, si arriva sempre al cuore della città: la piazza Vittoria che in sloveno ha mantenuto l’antico toponimo Travnik. Lungo i diversi percorsi, si trovano i luoghi della cultura come il Kulturni dom di via Brass e il Kulturni center Lojze Bratuž, nonché i personaggi che hanno lasciato un segno nella città.
La pubblicazione è frutto del progetto ‘GO!2025 – alla (ri)scoperta di Gorizia-Nova Gorica’ di cui è artefice la stessa Zskd. L’opuscolo vuole così promuovere il territorio attraverso il suo substrato multietnico, caratterizzato da culture e tradizioni diverse e propone i percorsi già indicati, lungo i quali conoscere luoghi, monumenti, edifici, targhe e contenuti legati alla millenaria presenza degli sloveni a Gorizia. La guida è arricchita da una mappa con indicate le vie e le piazze ed è disponibile in tre lingue: italiano, sloveno e inglese.
Oltre a Rupel, vi hanno collaborato: la curatrice Jasna Simoneta, Silvan Pittoli e Claudio Sclauzero per le fotografie, la mappa toponomastica di Gorizia per gentile concessione della Società fililogica friulana, la traduzione a cura di Sara Terpin, Studio Link per il progetto grafico, Grafica Goriziana per la stampa. Uno strumento utile sicuramente per i turisti che arriveranno per la Capitale europea della cultura 2025, ma anche per tutti gli ‘autoctoni’ che vogliono riscoprire la propria città da un punto di vista nuovo o meno noto.
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