il bilancio
Gorizia, stabile il dono del sangue della Fidas con 7272 sacche raccolte

Le donazioni nell'ultimo anno sono state 7.272, confermando sostanzialmente la raccolta del 2022. Aumenta il supporto dei giovani under 28.
È stato un 2023 positivo per il dono del sangue del Goriziano: le donazioni degli iscritti a Fidas Isontina, l’organizzazione di volontariato che riunisce i donatori della provincia di Gorizia, sono state 7.272, confermando sostanzialmente la raccolta del 2022, quando le donazioni erano state 7.316. Analizzando le donazioni per singoli emocomponenti, quelle di sangue intero sono state a 5.591 (erano 5.675 nel 2022), in aumento quelle di plasma a 1.530 (1.514) e di piastrine 151 (127).
Guardando a Gorizia, qui le donazioni sono state 2748, pari a 37,78% del totale. Da contare anche le 1506 sull’autoemoteca nel capoluogo. È venerdì, invece, la giornata dove in media si dona di più con 557 sacche raccolte durante l’anno solo a Gorizia, mentre Monfalcone ne conta 531. Nella Città dei cantieri, invece, le donazioni sono state 2591. I donatori del sodalizio che si sono recati a donare nel corso del 2023 sono stati in totale 3.800, una decina in più rispetto l’anno precedente, confermando un indice donazionale (dato dal rapporto tra il totale delle donazioni e il numero totale dei donatori) superiore al 1,9, che si attesta sempre tra i più alti del Friuli Venezia Giulia.
Ottimo il contributo delle donazioni “rosa” ben 1.907, lo scorso anno erano state 1.866, pari a oltre il 26% del totale, mentre 904 sono state quelle dei giovani under 28 (pari al 12% delle donazioni totali ed aumentate 39 rispetto al 2022, + 6%). Un risultato reso possibile grazie all’attività di promozione nelle scuole superiori di Gorizia e di Monfalcone. «Sono numeri confortanti che dimostrano come il dono del sangue è un valore importante per il nostro territorio – è il commento del presidente provinciale, Feliciano Medeot – un risultato reso possibile grazie all’impegno continuo delle sezioni e della segreteria provinciale, alla stretta collaborazione con i centri trasfusionali di Gorizia e di Monfalcone, ma anche con le istituzioni scolastiche del territorio».
«Nonostante alcune criticità, soprattutto riguardo la programmazione delle uscite dell’autoemoteca – spiega Medeot – che hanno registrato un calo nel numero totale di uscite nelle sedi isontine e una riduzione di oltre 100 donazioni totali, il risultato del 2023 è oltremodo soddisfacente». Sempre più determinante il contributo dei donatori della Fidas all’autosufficienza trasfusionale dell’area giuliano-isontina: i centri di Gorizia e Monfalcone garantiscono oltre il 40% dell’intera raccolta di emocomponenti del Dipartimento di medicina trasfusionale di Asugi e a cui si va ad aggiungere una notevole attività ambulatoriale e clinica a disposizione non solo degli ospedali ma anche di tutto il nostro territorio.
«L’attività dei due centri trasfusionali è fondamentale – precisa Medeot – e deve essere non solo mantenuta ma rafforzata» come ribadito dall’associazione anche in occasione di un recente incontro con la direzione sanitaria aziendale nel corso del quale sono state affrontate le criticità del personale, soprattutto infermieristico, che rischiano di limitare l’attività, le giornate e gli orari di apertura del centri trasfusionali del Goriziano. A livello sezionale, si registra l’importante incremento della sezione di Dolegna del Collio che chiude l’anno a 160 donazioni totali e un aumento del 22% rispetto all’anno precedente.
Si tratta di un risultato che pone il piccolo centro collinare ai vertici nazionali per quanto riguarda il numero delle donazioni rispetto alla popolazione residente: in pratica una donazione ogni due residenti. Annunciata quindi anche la VI Giornata provinciale del donatore di sangue: cadrà domenica 25 febbraio a Cormons, per l’annuale appuntamento con le premiazioni dei benemeriti del dono. «La giornata provinciale – precisa Medeot – sarà celebrata nel decimo anniversario della morte di Egidio Bragagnolo, lo storico presidente dei donatori del Goriziano, scomparso nel 2014. Un doveroso omaggio a chi ha saputo reggere le sorti dell’associazione per oltre un ventennio».
Il 2024 vedrà Fidas Isontina impegnata anche nell’acquisizione di una nuova unità mobile di raccolta che andrà a sostituire l’attuale: dopo la concessione del contributo di 300mila euro da parte del consiglio regionale a ottobre nell’ambito della legge di assestamento bis, a dicembre è stato formalmente disposto il finanziamento.
Nelle prossime settimane sarà completato il capitolato tecnico da parte di una apposita commissione associativa, che poi sarà inviato a delle aziende specializzate nell’allestimento di veicoli speciali, così da procedere con l’affidamento entro marzo e l’auspicio che la nuova autoemoteca possa entrare in servizio entro la fine del 2024. «Tutta la procedura – precisa il presidente Feliciano Medeot – garantirà la massima efficienza e trasparenza».
Foto Tibaldi
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