Gorizia, scattano i controlli antimafia sul cantiere del viadotto IV stormo

Gorizia, scattano i controlli antimafia sul cantiere del viadotto IV stormo

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Gorizia, scattano i controlli antimafia sul cantiere del viadotto IV stormo

Di Redazione • Pubblicato il 19 Ott 2023
Copertina per Gorizia, scattano i controlli antimafia sul cantiere del viadotto IV stormo

L'attività rientra nell’ordinaria attività di prevenzione antimafia, con particolare riguardo alle attività ritenute maggiormente esposte.

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Il personale della Direzione investigativa antimafia di Trieste, della Questura, dei comandi provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza di Gorizia, dell'Ispettorato territoriale del Lavoro di Udine e del Provveditorato alle opere pubbliche di Gorizia ha effettuato un accesso al cantiere relativo ai lavori di manutenzione straordinaria del viadotto “IV Stormo di Caccia”. L'intervento, lungo la statale 55 dell’Isonzo, è avvenuto su disposizione del Prefetto Raffaele Ricciardi.

Il tutto è avvenuto nella mattinata di ieri, mercoled' 18 ottobre. L'iniziativa, che rientra nell'ambito delle attività di controllo dei cantieri prevista dal Codice antimafia ed è finalizzata a prevenire eventuali tentativi di infiltrazioni mafiosa nell’esecuzione di opere pubbliche, fa capo al prefetto che si avvale, per la sua esecuzione, del “Gruppo interforze antimafia” istituito presso ogni prefettura. Nel corso delle operazioni si è proceduto al controllo di 10 persone e cinque operatori economici.

Sono stati rilevati i dati di 17 automezzi e mezzi da lavoro presenti sul cantiere. È stata inoltre acquisita la documentazione relativa all’appalto e ai contratti di fornitura e di subappalto, che sarà oggetto di attente verifiche da parte dei componenti del Gruppo interforze. Gli esiti dell’accesso al cantiere e i successivi approfondimenti costituiranno oggetto di apposita relazione, che sarà sottoposta al Prefetto per le valutazioni di sua competenza.

In ogni caso, l'attività rientra nel contesto di un’ordinaria attività di prevenzione antimafia, con particolare riguardo alle attività tra quelle ritenute maggiormente esposte al rischio di intromissione da parte della criminalità organizzata, I dati raccolti confluiranno in un’unica banca dati sita presso l’Osservatorio centrale appalti oubblici della Dia.

Foto di archivio

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