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Gorizia torna con il biglietto unico dei suoi musei, «ampliarlo oltreconfine»
L'assessore alla cultura Oreti annuncia la volontà di ripartire con il biglietto unico, allargandolo anche a Nova Gorica. Le iniziative in castello.
L'amministrazione locale di Gorizia sta studiando come riproporre il biglietto unico ai musei, dopo la riapertura del Castello. Un'iniziativa che era stata già lanciata nel 2020 ma, complice la pandemia e i lavori avviati di riqualificazione e messa in sicurezza dello stesso maniero, è stata messa in stallo. Ora, l'obiettivo è riportare la misura estendendola anche al Goriški Muzej, castello di Kromberg e tutte le strutture museali presenti a Nova Gorica. "Avevamo inserito la realizzazione del biglietto unico museale nel precedente programma elettorale del primo mandato Ziberna" ricorda l'assessore alla cultura, Fabrizio Oreti.
Misura realizzata "grazie ad un ottimo lavoro di squadra", rimarca. Ora, "la riapertura del Castello non soltanto rappresenta una notizia importante per ciò che rappresenta il simbolo indiscusso del territorio ma, nello stesso tempo, ci permette di programmare e valorizzare al meglio il sistema museale e culturale". Con il biglietto unico è possibile accedere a Palazzo Attems, Coronini, Castello, Museo della Grande Guerra e della Moda grazie all'intesa con Fondazione Coronini-Cronberg e Erpac. "Per ripartire con il biglietto unico nel più breve tempo possibile abbiamo già effettuato una riunione con i sottoscrittori".
"Abbiamo già i ferri nel fuoco per ripresentare l’opportunità" ancora l'assessore, che rileva come "con la rievocazione di sabato degli Invicti Lupi e con la domenica ancora a titolo gratuito i visitatori nelle due giornate sono stati oltre 1400. Abbiamo dimostrato con i fatti che i lavori di riqualificazione erano necessari al fine di presentarci al meglio agli occhi del mondo nell’ottica della Capitale della cultura europea". Sempre legato al maniero è l'ultimo appuntamento della prima parte di "Musica cortese", sabato 15 luglio con la passeggiata storica curata da Micaela Grossa. Il percorso partirà alle 19 dalla chiesa di Santo Spirito in Borgo Castello, a Gorizia.
L’itinerario terminerà attorno alle 21 al Duomo del capoluogo, dove inizierà “Harmonia celeste. La musica per cornetti e tromboni nella Principesca Contea”. Nell’occasione potremo applaudire l’ensemble “La Pifarescha”, formato da Andrea Inghisciano e David Brutti (cornetto), Mauro Morini e David Yacus (trombone), Vittorio Zanon (organo). Le vicende che nel tempo si susseguirono nel territorio della Contea determinarono influenze anche nella musica che accompagnava la quotidianità. In quest’ottica, se ne potranno quindi ascoltare alcuni esempi con attenzione al binomio cornetto-trombone. L’ingresso a tutti gli appuntamenti del festival è gratuito.
La prenotazione è tuttavia consigliata inviando una mail a dramsamcgma@gmail.com, indicando il proprio nominativo. È poi possibile consultare il sito www.dramsam.org. Questa settimana si chiuderà quindi la prima parte del festival organizzato dal Dramsam e giunto all’edizione numero 20. È fitto il programma che l’iniziativa ha in serbo per questi giorni. Per giovedì 13 luglio, alla tenuta di Villanova di Farra, è atteso alle 18.30 un appuntamento sul tema “Tra colto e popolare. Il cibo tra storia e tradizione”. Si tratta di una conversazione fra Marialuisa Cecere dell’Accademia Jaufré Rudel di Studi Medievali e Roberto Zottar delegato dell'Accademia italiana della cucina per la provincia di Gorizia.
L’appuntamento, corredato da assaggi enogastronomici, permetterà di conoscere molte curiosità sul cibo nel Medioevo senza trascurare collegamenti con quello che troviamo oggi nelle nostre tavole. Nella stessa giornata la kermesse propone anche un altro evento per le 21 a palazzo Torriani, a Gradisca d’Isonzo. Sul palco salirà l’ensemble Dramsam assieme a Fabio Zamparo. “Meghinardus. Musica per la Contea di Gorizia” è il titolo della serata. “Meghinardus” intende essere non solamente una colonna sonora del quotidiano medievale, ma anche una possibile metafora musicale del periodo storico e del territorio della Contea di Gorizia tra il XII secolo e il 1500 (anno di morte dell’ultimo conte).
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