Gorizia riscopre i sapori di Collio e Carso, a cena con Slow Food

Gorizia riscopre i sapori di Collio e Carso, a cena con Slow Food

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Gorizia riscopre i sapori di Collio e Carso, a cena con Slow Food

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 12 Lug 2022
Copertina per Gorizia riscopre i sapori di Collio e Carso, a cena con Slow Food

La cena al Ponte del Calvario, disponibili 100 posti. Unione tra piatti e bottiglie.

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Gorizia guarda al territorio che la circonda e ai suoi sapori, portando a tavola piatti e bottiglie di produttori locali. Si chiama “Sogno di mezza estate”, iniziativa promossa dall’associazione Gorizia a tavola, Slowfood, Okrusi krasa-Sapori del Carso, Sdgz-Ures e Associazione produttori ribolla di Oslavia, che richiamerà una ventina di realtà tra ristoratori e cantine. La location sarà quella del Ponte del Calvario, locale che si trova nel Vallone dell’Acqua a Piedimonte, nella sera di lunedì 18 luglio.

Dalle 19.30, saranno presentati piatti tradizionali uniti a presidi Slowfood. Proprio questo particolare è stato sottolineato da Michela Fabbro, presidente di Gorizia a tavola: “Puntiamo ad incentivare l’uso di questi prodotti, sono un veicolo del valore del nostro territorio”. La stessa ha dato la propria disponibilità questa mattina agli assessori alla cultura, Fabrizio Oreti, e alla promozione turistica, Luca Cagliari (alla sua prima uscita ufficiale), ad organizzare un format analogo per i prossimi momenti culturali.

Per partecipare all’evento, sarà obbligatorio prenotarsi via mail all’indirizzo info@sdgz.it. saranno disponibili al massimo 100 posti, con un biglietto d’ingresso da 60 euro. Il tour di degustazioni inizierà con il set corredato da calice, spaziando nel parco del ristorante dove si potranno assaggiare le specialità di trattorie, pasticcerie e panetterie, oltre ovviamente alle bottiglie di ribolla e della distilleria Canciani. “Gorizia diventerà il fulcro del turismo enogastronomico” l’auspicio di Jessica Štoka (Sapori del Carso).

Dal canto suo il presidente della Sdgz-Ures, Roberto Frandolic, ha rilevato che “Gorizia deve diventare una capitale della cultura allargata”. Coinvolgendo ovviamente Collio e Carso, con il primo che vede la presenza dei vignaioli di Oslavia che a ottobre riproporranno la manifestazione “Ribolliamo” puntando sempre alla collaborazione trasversale.

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