Gorizia, riparte il servizio di sicurezza sussidiaria sulle linee Apt

Gorizia, riparte il servizio di sicurezza sulle linee Apt

LA FIRMA

Gorizia, riparte il servizio di sicurezza sulle linee Apt

Di REDAZIONE • Pubblicato il 28 Lug 2025
Copertina per Gorizia, riparte il servizio di sicurezza sulle linee Apt

Rinnovata la convenzione tra Comune e Azienda. Il servizio sarà finanziato interamente dalla Regione e affidato alle guardie giurate di Mondialpol.

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È stata rinnovata fino al 31 dicembre 2025 la Convenzione tra il Comune di Gorizia e A.P.T. S.p.a. per l’esercizio in forma associata del servizio di sicurezza sussidiaria sui mezzi pubblici di trasporto. Si tratta dell’attività di sorveglianza a bordo dei mezzi del servizio urbano di Gorizia svolta da personale abilitato con la qualifica di "guardia particolare giurata", sotto la vigilanza della Polizia Locale. L’iniziativa era già stata positivamente sperimentata nel 2024. «Da sempre l’azienda ha avuto una forte attenzione nella sicurezza nei mezzi di trasporto e, sin dalla prima consiliatura, si è attivata per porre in essere tutti i rimedi possibili perché gli autobus non siano solo di fatto, ma anche percepiti come sicuri» dichiara l’avvocato Caterina Belletti, Presidente di APT Gorizia.

Inoltre, in questa missione non ha escluso nessuna azione necessaria in materia di sicurezza, soprattutto quella di denunciare sistematicamente all’autorità giudiziaria gli episodi di intolleranza e violenza all’interno degli autobus. Purtroppo, non sempre c’è stata un’attenzione, quell’attenzione da parte dell’autorità giudiziaria sulla sensibilità sia del trasporto pubblico che della sicurezza e della tutela delle persone. La presidente ha ricordato il caso della sentenza 281 del Tribunale di Gorizia dell’8 aprile 2025 avente per oggetto l’accertamento di una violazione. Nello specifico, la persona in questione si è rifiutata, sebbene sollecitata e aiutata, di munirsi del titolo di viaggio pretendendo di salire sull’autobus senza esso e bloccando l’autobus per venti minuti.

«Questa situazione non solo penalizza il trasporto, non solo penalizza gli altri passeggeri, non solo penalizza economicamente la società, ma tutta questa condizione non è stata valutata positivamente dal giudice che lo ha risolto sostenendo che a fronte di una dichiarata violazione il soggetto avesse l’attenuante di aver agito perché doveva, secondo la ricostruzione, andare in Prefettura per il permesso di soggiorno. Questa situazione è inaccettabile perché la sicurezza del trasporto pubblico dipende anche dalle azioni che lo stato pone in essere attraverso gli organi di giustizia» commenta Belletti.

Concorde anche il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna che ha ribadito il rapporto di collaborazione e condivisione che il Comune ha con APT Gorizia. Il primo cittadino ha inoltre sottolineato come l’intera società «stia pericolosamente alzando “l’asticella” della tolleranza nei confronti delle norme comportamentali e degli illeciti: presidiare un mezzo del servizio pubblico diventa quindi un atto necessario». In merito al servizio, è intervenuto anche Marzo Muzzatti, comandante della Polizia Locale di Gorizia il quale ha parlato di «sintonia» nel coordinamento tra la Prefettura e le varie Forze dell’Ordine che lavorano sul territorio, compresa la Questura e la Polizia Locale.

Come ricordato da Luca Di Benedetto, Direttore Generale APT Gorizia, il servizio sarà attivo dal 29 luglio 2025 con la presenza delle guardie giurate sulle linee principali e nelle fasce orarie che necessitano di particolare attenzione. La frequenza sarà di due volte a settimana per passare poi a tre da settembre fino a dicembre. Il servizio sarà finanziato interamente dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e viene affidato a Mondialpol tramite procedura pubblica. Dal prossimo anno invece, i fondi saranno messi a disposizione del Consorzio TPL FVG che provvederà alla organizzazione dei servizi e delle risorse.

L’obiettivo della Convenzione è quello di garantire una maggiore sicurezza a bordo sia per il personale che per gli utenti, contribuendo alla prevenzione di atti criminosi e aggressioni, oltre all’eventuale intervento diretto laddove necessario. Tutto questo in coordinamento con le forze dell’ordine e con il personale aziendale dedicato. L’insieme di queste azioni permette di garantire un servizio pubblico più sicuro, inclusivo e accessibile per tutelare chi lo utilizza e assicurare un luogo di lavoro sicuro a chi lo effettua.

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