a gorizia
Riapre al pubblico il bellissimo Giardino Viatori, idea apertura in autunno

L'area riaperta al pubblico fino a fine giugno ma solo la parte alta, nuovo percorso della Fondazione Carigo sui Santi Canziani. Le foto.
«Fermi restando i soliti investimenti, è su quelli diretti che da quest'anno la Fondazione Carigo ha voluto accelerare». Ha introdotto così, questa mattina, il presidente Alberto Bergamin la presentazione dei lavori in corso nella gemma verde di Gorizia: il Giardino Viatori. Con un intervento da un milione di euro, l'ente ha avviato un'articolata opera di riqualificazione del giardino che include, oltre alla realizzazione di un parcheggio più capiente al suo ingresso, anche la risistemazione dell'intera area, sempre salvaguardando lo spirito del fondatore e ideatore del giardino, Luciano Viatori.
A descrivere nel dettaglio gli interventi è stata la direttrice generale della Fondazione, Rossella Digiusto, che ha anche presentato uno dei diversi centri informativi che l'ente sta realizzando sul territorio in collaborazione con Banca Intesa Sanpaolo e denominati Carigo Green Point. Obiettivo del progetto è valorizzare il Carso, l'Isonzo e il Collio attraverso sei percorsi narrativi, di cui l'ultimo, dedicato ai Santi Canziani, sarà inaugurato il prossimo 31 maggio. Ed è in questo sistema che si innesta l'infopoint di Casa Viatori, in quanto «luogo da cui affacciarsi per poter ammirare – così Digiusto – le bellezze storiche, artistiche, culturali e paesaggistiche del territorio di Gorizia».
Allestita in chiave multimediale, la struttura consentirà di conoscere la storia del giardino e le varietà botaniche che ospita anche mediante l’uso della realtà aumentata. Inquadrando con lo smartphone i qr presenti all’interno e in più punti lungo l’itinerario esterno, sarà infatti possibile accedere ad approfondimenti sulle piante e sul loro significato. Inoltre, i lavori attualmente in corso nel giardino sono volti anche al miglioramento della sicurezza e dell’accessibilità ai percorsi pedonali da parte di tutti, incluse le persone con difficoltà deambulatorie. L'idea, poi, è di aprire il sito anche in autunno nei prossimi anni.
Come ha spiegato l’ingegnere Matteo La Civita, «tramite l’uso di pali livellati fino a 6 metri, si è fatto un lavoro per realizzare pendenze non superiori al 5-6%, consentendo così anche a disabili in carrozzina di poter percorrere i vari percorsi». Sempre La Civita ha spiegato che è in fase di completamento il collegamento tra la Valletta delle azalee con il laghetto, con l’auspicio di poter realizzare già l’anno prossimo gli interventi riguardanti la parte più bassa del giardino, oggi interdetta al pubblico. Non solo, l'area della piscina antistante l’info point, oggi interrata, sarà ristrutturata per poter ospitare anche degli eventi serali aperti al pubblico.
«Anche il laghetto sarà riqualificato – ha aggiunto l’ingegnere – per renderlo il più decorativo possibile». Un laghetto che era stato pensato già da Luciano Viatori per il raccoglimento delle acque piovane in funzione dell’irrigazione. Una lungimiranza che però non è più sufficiente a far fronte al cambiamento climatico, a causa del quale, infatti, si è dovuto ricorrere al Consorzio di bonifica della Venezia Giulia per la riprogettazione e gestione dell’impianto di irrigazione. «Quando si ammira un giardino si tende a lodare la natura, ma in realtà è il lavoro dell'uomo, un gesto d'amore e coraggio, a mantenerlo» ha rivendicato sempre La Civita.
L'ingegnere ha quindi aggiunto: «Il giardino per definizione è “natura controllata dall'uomo”, libera di agire fino a un certo punto. Se la natura facesse da sola, in pochi anni i rovi prevarrebbero». Negli anni scorsi, tanti sono stati gli alberi superflui eliminati, come acacie e altre piante invasive. Ed eliminando la vegetazione spontanea, quella sottostante, piantata originariamente dal giardiniere goriziano, è tornata a rinvigorirsi. La manutenzione ordinaria di un’area vasta due ettari e mezzo, con una vista spettacolare sul castello goriziano e la città, costa ogni anno alla Fondazione circa 120mila euro.
La riqualificazione botanica del giardino implica di per sé un concetto di crescita e di evoluzione costante. Un percorso di crescita che Bergamin ha voluto metaforicamente allargare all’intero territorio. Il giardino, un tempo famoso per le sue azalee, oggi ospita anche una pregiata collezione di magnolie, rododendri, meli e ciliegi da fiore. Tutte piante che fioriscono in periodi diversi della stagione. «Non è lo stesso giardino di 25 anni fa, ma è normale che sia così, anche se certe zone saranno ripiantate secondo stile Viatori», ha concluso La Civita.
Francesca Capodanno, portavoce della Fondazione, ha ricordato che il giardino, nonostante i lavori, è oggi già visitabile e rimarrà aperto fino a tutto il mese di giugno. Il biglietto costa sei euro, mentre è gratuito per i minori di 15 anni. Le visite guidate e la struttura di Casa Viatori sono gestite in collaborazione con la Cooperativa agricola Monte San Pantaleone e la comunità La Tempesta. Visite disponibili il venerdì dalle ore 14.30 alle 17.30 e il sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, con avvio delle visite ogni ora/ora e mezza.
Prenotazioni via telegono nei giorni feriali tra le 9 e le 13 al numero 3881214369 (Agricola Monte San Pantaleone) o inviando una mail all’indirizzo montesanpantaleone@gmail.com.
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