Gorizia, pronta a partire la nuova stagione del Teatro Stabile Sloveno 'anime (in)quiete' - '(ne)mirne duse'

Gorizia, pronta a partire la nuova stagione del Teatro Stabile Sloveno 'anime (in)quiete' - '(ne)mirne duse'

LA PRESENTAZIONE

Gorizia, pronta a partire la nuova stagione del Teatro Stabile Sloveno 'anime (in)quiete' - '(ne)mirne duse'

Di Aurora Cauter • Pubblicato il 11 Set 2025
Copertina per Gorizia, pronta a partire la nuova stagione del Teatro Stabile Sloveno 'anime (in)quiete' - '(ne)mirne duse'

Pace, collaborazione e superamento dei confini: i punti chiave dell'attività teatrale slovena e goriziana. Attiva la campagna abbonamenti.

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È stato presentato questa mattina il cartellone della stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Stabile Sloveno di Trieste. La stagione è stata svelata al Trgovski dom di Gorizia, uno spazio simbolico nel cuore della città Capitale della Cultura assieme a Nova Gorica. Come avviene da molti anni, gli spettacoli del teatro sloveno andranno in scena tra ottobre 2025 e maggio 2026 in due teatri del goriziano, il Kulturni dom e il Kulturni Center Lojze Bratuz

Per il pubblico goriziano la stagione si aprirà martedì 21 ottobre al Kulturni dom con la commedia “Pegule”. Ad anticipare questo appuntamento, il primo orrobre, ci sarà un evento speciale al quale parteciperà uno degli attori sloveni più famosi, Sebastian Cavazza che darà vita a un adattamento del monologo “Shakespeare”. Il prezzo di entrata in sala è simbolico, di soli di tre euro, ed è reso possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura sloveno. A seguire, il 10 novembre, il Kulturni center Lojze Bratuz ospiterà la commedia di Carlo Goldoni “La bottega del caffè” . Sabato 22 novembre al Kulturni dom di Gorizia è stato invitato il coro vocale svedese “The Real Group” per una serata musicale

Molto contemporaneo è lo spettacolo che andrà in scena al Kulturni dom il 26 gennaio, il tragicomico “Dall’altra parte”: due coniugi sono separati in casa dalla guerra, perché gli Stati in conflitto, accecati in azioni senza umanità, hanno posto la linea di confine in mezzo alla loro casa. Lo spettacolo è in collaborazione con il teatro La Contrada di Trieste. Il cartellone continua il 6 febbraio 2026 con la produzione “La furia del mare” in scena al Kulturni center Lojze Bratuz.  Si prosegue con “La ballata della tromba e della nuvola”, sempre al Bratuz il 23 febbraio. Si tratta di una coproduzione tra Teatro Stabile Sloveno, Mini Teater e l’Accademia AGRFT di Lubiana. 

A raccontare la tenacia e il coraggio di una donna è ancora il Kulturni dom il 20 aprile giorno in cui sul palco andrà in scena la storia di Veronika Deseniska, della quale ricorre il 600esimo anniversario della sua morte al rogo in seguito all’accusa di stregoneria. La stagione si concluderà il 18 maggio al Bratuz con “Treno n. 123 verso il futuro”, un omaggio al poeta Srecko Kosovel in occasione del 120esimo anno dalla nascita. La campagna abbonamenti per Gorizia è già aperta.  Sarà possibile sottoscrivere l'abbonamento fino all’apertura ufficiale della stagione. C’è anche la possibilità di abbonarsi a specifici spettacoli secondo il prorprio gusto personale. Ogni piece sarà sovratitolata in italiano.

I valori che si vogliono portare sul palcoscenico rispecchiano quelli che Go! 2025 condivide sin dall'inizio: collaborazione, superamento dei confini e messaggi di pace. Non a caso lo slogan della stagione è “anime (in)quiete”, in sloveno “(ne)mirne duse”. «La parola “mirne” - ci racconta il direttore artistico Danijel Malalan che lascia questo ruolo dopo sette anni - nasconde la parola “mir”, che significa pace. La simbologia è molto importante, perché a Gorizia l’idea diventa realtà». 

Anche il presidente del Teatro Stabile Sloveno Ivan Jevnikar condivide questo pensiero e si congratula per l’organizzazione che sta dietro la realtà di Go! 2025. L’obiettivo? Instaurare dei rapporti sempre più solidi e duraturi. Ci si augura che in futuro anche altri teatri del territorio prendano in considerazione spettacoli nell’”altra lingua”. Si spera in un cartellone del Teatro Verdi con spettacoli in sloveno e che il Teatro di Nova Gorica apra le porte a sceneggiature in italiano. 

A rappresentare l’amministrazione comunale di Gorizia è stato l’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, che ha riconosciuto l’importanza sul territorio di teatri polivalenti come il Teatro Stabile Sloveno. «La ricchezza culturale del nostro territorio passa attraverso i nostri teatri - afferma l’assessore - solo a Gorizia ci sono quattro strutture teatrali. Il contatto con il Teatro Stabile Sloveno crea le condizioni affinché si stabilizzi un ponte che ci porta lontano, al di là del 2025, al di là dell'etichetta da Capitale della Cultura. Gorizia e Nova Goriza collaborando possono continuare ad essere un punto di riferimento anche in futuro». 

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