A Gorizia il primo Festival del Teatro delle lingue minoritarie, dal 23 ottobre al primo novembre arriva ‘Lenghis’

A Gorizia il primo Festival del Teatro delle lingue minoritarie, dal 23 ottobre al primo novembre arriva ‘Lenghis’

LA RASSEGNA

A Gorizia il primo Festival del Teatro delle lingue minoritarie, dal 23 ottobre al primo novembre arriva ‘Lenghis’

Di F.D.G. • Pubblicato il 22 Set 2025
Copertina per A Gorizia il primo Festival del Teatro delle lingue minoritarie, dal 23 ottobre al primo novembre arriva ‘Lenghis’

Diciotto spettacoli, otto compagnie e sette lingue minoritarie da quattro Paesi d’Europa. In programma anche convegni e laboratori. Anteprime il 30 settembre a Nova Gorica e il 16 ottobre a Udine.

Condividi
Tempo di lettura

Sarà non a caso Gorizia, nell’anno della Capitale Europea della Cultura, ad ospitare i dieci giorni di “Lenghis”, il primo Festival dedicato al Teatro delle lingue minoritarie che farà incontrare e dialogare alcune tra le principali lingue minoritarie dell’Europa dal 23 ottobre al primo novembre.

Organizzato dal Teatri Stabil Furlan in collaborazione con Arlef e con il sostegno di Regione Fvg, PromoTurismoFvg, Ente Regionale Teatrale e Comune di Gorizia, “Lenghis” porterà in città 18 spettacoli, 8 compagnie teatrali ed oltre 30 artisti da quattro Paesi europei oltre all’Italia: Slovenia, Croazia, Spagna e Olanda. Sono sette le diverse lingue che saliranno sul palco: friulano, sardo, frisone, catalano, albanese e anche sloveno e italiano come minoranze linguistiche rispettivamente di Italia e Croazia.

La sede operativa del Festival sarà nella sede della Società Filologica Friulana in casa Ascoli a Gorizia. Nella sede della Filologica a Udine, invece, è stato presentato oggi il festival alla presenza di Lorenzo Zanon (presidente Teatri Stabil Furlan), Fabrizio Pitton (presidente Ert), Alberto Bevilacqua (direttore Ert), Mirjam Drnovšček (direttrice Sng Nova Gorica) e Massimo Sonaglino, direttore creativo della rassegna.

Gli eventi

L’intero programma di “Lenghis” è consultabile al seguente sito: https://lenghisfestival.it/#programma

Esso si suddivide in tre filoni principali: spettacoli, laboratori per attori, incontri e convegni. I primi saranno viaggi tra storie, racconti e culture che si intrecciano grazie alla sovrapposizione tra lingue: la storia di un contadino diviso tra tradizione e modernità sarà messa in scena con traduzione dal friulano al frisone in “Ce crodistu di fa’” (24 ottobre); una donna friulana ed una slovena si incontrano in “Drugačen svet /Un altri mont” (26 ottobre); il racconto d’amore e di banditi di “Istorias” (27 ottobre) farà intrecciare la lingua sarda logudorese e l’italiano mentre “L’Empestat/Il burlac” sarà recitato il 29 ottobre in lingua catalana con sovra-titoli in italiano.

Tra il 22 e il 31 ottobre si svolgeranno i tre laboratori, tenuti da maestri internazionali quali Claudio De Maglio (direttore dell’Accademia di arte drammatica Nico Pepe), Davide Carnevali (autore, regista, e artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano) e Ivor Martinić (drammaturgo croato pluripremiato). Una confusione linguistica, una forma inventata, una crasi fra la lingua più forte (l’inglese) e la lingua più debole (il friulano) dà forma a Meet a mestri (incontra un maestro), ovvero l’occasione che il festival offre dare spazio al dialogo, alle domande, alla voglia da parte di artisti che hanno scelto percorsi autorali nel teatro e nella cultura, di raccontarsi, di spiegare le loro idee sull’arte, sul teatro, sulla loro poetica e sulla loro vita, con sedici diversi momenti.

Due, poi, i convegni in programma: venerdì 24 ottobre alle 18 in Sala Riva Piazzutta è programmata l’Assemblee dai autores e des autoris pal teatri furlan, un incontro in ascolto delle idee e delle esigenze che girano nell’aria del teatro in Friuli, moderato dai rappresentanti di Mateârium e del Teatri Stabil Furlan sullo stato della drammaturgia contemporanea in Fvg, con la partecipazione di autori e autrici teatrali impegnati nella scrittura di oggi. Martedì 28 ottobre alle 11 (Auditorium della Cultura Friulana), SA-VOLTÂ - La traduzion pal teatri ta lis lenghis piçulis dedicato alla traduzione teatrale con drammaturghi e traduttori con Gabriele Zanello, Elisa Copetti, Axel Zanella, Davide Carnevali, Ivor Martiniç, Federico Scarpin, Pierpaolo Piludu, Serena Fogolini, Jos Thie.

Infine, il cartellone di “Lenghis” sarà preceduto da due importanti anteprime. Martedì 30 settembre, alle ore 20, andrà in scena al Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica “Tragùdia – Il canto di Edipo”, pluripremiato spettacolo di Alessandro Serra recitato in grecanico, una lingua minoritaria parlata in un angolo remoto di quella che fu la Magna Grecia. Con rigore filologico, “Tragùdia” ricostruisce le modalità sceniche dell’antica tragedia greca, dimostrando come i linguaggi teatrali più antichi e le lingue apparentemente “minori” possano parlare con forza universale anche al pubblico contemporaneo. La seconda è prevista per giovedì 16 ottobre alle 20.45 al Palamostre di Udine: si tratta di “Alla ricerca della lingua perduta”, produzione del Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica ispirata al romanzo di Joseph Roth “La cripta dei cappuccini”.

Gli interventi

«Siamo convinti che attraverso la collaborazione con altre realtà minoritarie italiane ed europee si possa costruire un importante lavoro di crescita e di confronto rispetto alle azioni che l’Unione Europea potrebbe mettere in campo per preservare e valorizzare meglio la realtà del plurilinguismo - ha sottolineato il presidente del Teatri Stabil Furlan Lorenzo Zanon - il nostro obiettivo è di renderlo un appuntamento biennale e quindi organizzare la seconda edizione nel 2027, anno di Pordenone capitale italiana della cultura. In Fvg convivono tre minoranze linguistiche, friulano, sloveno e tedesco: un mosaico di culture che viene da lontano, importante esempio di convivenza che parla la lingua della pace e che è fondamentale valorizzare all’interno dell’Europa».

Il programma è stato curato dal direttore artistico Massimo Somaglino: «18 appuntamenti con spettacoli teatrali e musicali, 3 laboratori tenuti da altrettanti maestri internazionali, 16 incontri di approfondimento su esperienze di scena e di traduzione aperti al pubblico: mi sento di dire che il teatro, come è nelle migliori tradizioni, calerà su Gorizia, coinvolgendo speriamo la sua cittadinanza, perché tutti, grandi e piccoli, studiosi e curiosi, professionisti e appassionati potranno trovare nel programma del festival ciò che è più adatto per loro».

«Gli appuntamenti che compongono il ricco cartellone sono momenti di apertura verso il teatro di lingue e culture diverse – ha aggiunto Somaglino - sono tutte produzioni contemporanee e alcune di esse sono pensate proprio per Go!2025, formando una vera mappa del teatro europeo delle lingue minoritarie. Ma sono soprattutto i laboratori e gli incontri la vera anima di un festival come questo: Gorizia ed il Friuli come laboratorio linguistico ed artistico dove si incontrano esperienze differenti, tutte legate ai concetti di identità ed alterità, di appartenenza e di scambio».

«Aprire le stagioni Ert e dare virtualmente il via al Festival Lenghis a Nova Gorica, nell’anno di GO!2025, ha un significato particolare: – sottolinea Fabrizio Pitton, presidente di Ert - è un gesto di attenzione verso un territorio che incarna più di ogni altro la vocazione europea e transfrontaliera del Friuli Venezia Giulia. La nostra regione si trova nel cuore dell’Europa e l’ERT sente la responsabilità di essere un ponte culturale, capace di aprirsi e dialogare con nuove comunità, lingue e tradizioni».

Ha concluso Alberto Bevilacqua, direttore dell’Ente Regionale Teatrale: «Siamo entusiasti di inaugurare il cartellone 2025/2026 dell’ERT al Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica con Tragùdia, uno spettacolo di respiro internazionale che segna anche l’anteprima del Festival Lenghis. Un progetto, quello di Tragùdia e di Lenghis, che valorizza l’identità linguistica, intesa come fondamentale occasione di confronto tra culture, e che testimonia la capacità del Circuito ERT, come scriveva Walt Whitman, di contenere moltitudini». 

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×