Gorizia, ecco la prima panchina europea nel parco dell'università

Ecco la prima panchina europea di Gorizia, dipinta nel parco dell'università

l'inaugurazione

Ecco la prima panchina europea di Gorizia, dipinta nel parco dell'università

Di Lisa Duso • Pubblicato il 04 Nov 2022
Copertina per Ecco la prima panchina europea di Gorizia, dipinta nel parco dell'università

Ospite l'eurodeputato Brando Benifei, l'iniziativa portata avanti dal Movimenti federalista europeo.

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"Non dobbiamo dimenticarci che l’Europa non è solamente le istituzioni, il Parlamento o la Commissione a Bruxelles, ma è intorno a noi, in un processo di cambiamento e crescita”, sono alcune delle parole dell’eurodeputato Brando Benifei in occasione della presentazione presso la sede universitaria di via Alviano del progetto "Panchine europee in ogni città". Un’iniziativa portata avanti anche a Gorizia dal Movimento federalista europeo che, come ha ricordato la segretaria Amanda Ribichini, vuole ricordare l’importanza di riflettere sulla propria identità europea, che diventa tanto più importante in un luogo di confine.

La prima installazione, come ha raccontato il referente europeo per il progetto Cesare Ceccato, era stata realizzata a Lecco nel maggio 2021. Doveva inizialmente essere un unicum della città, ma la panchina venne deturpata con simboli discriminatori, di natura neofascista: il gesto, invece che fermare gli ideatori, ha animato la comunità europeista verso una spinta di ben più ampia portata. Hanno dato il via ad una raccolta fondi per ripristinare la panchina e ampliare ad altre città italiane tale progetto.

Un’iniziativa che ha così avuto il suo esordio l'agosto dello stesso anno e che, ad oggi, vede l’inaugurazione a Gorizia della 56esima panchina in Italia. La concretizzazione della proposta è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune, l’Università degli studi di Trieste e il Consorzio universitario, oltre che gli studenti di architettura che avevano lo scorso anno realizzato la panchina e al supporto dell’Eurodesk di Gorizia. Quest’ultimo, per il quale ha presenziato la referente Roberta Ceci, è un servizio di informazione erogato dal Comune per creare un dialogo con i giovani del territorio.

Il tutto punta anche a promuovere tra essi programmi di mobilità europea, orientando sulle numerose opportunità offerte dagli organi europei. La parola del comune invece è stata portata dall’assessore del bilancio Lucio Beltrame, che ha sottolineato l’importanza di un simbolo europeo in una città dove il confine -che per lungo tempo è stato di separazione- è oggi divenuto di condivisione, unità e fratellanza. È stato inoltre ricordato, per il suo impegno europeista, il primo capo del governo della repubblica italiana Alcide de Gasperi, a cui la panchina è dedicata, in segno dei valori che egli portò avanti e tutt’oggi ritenuti fondamentali.

Le dodici stelle su sfondo blu che ora affiancano la sede universitaria portano così un segno di un forte legame dei cittadini e degli studenti di Gorizia sotto una grande identità europea, che, come espresso dalla Segretaria Ribichini, non vuole cancellare le identità del singolo, ma riuscire a creare unione in tale diversità.

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