Gorizia, ecco perché la candidata Silvana Romano è nella lista degli 'impresentabili'

Gorizia, ecco perché Silvana Romano è nella lista degli 'impresentabili'

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Gorizia, ecco perché Silvana Romano è nella lista degli 'impresentabili'

Di Redazione • Pubblicato il 11 Giu 2022
Copertina per Gorizia, ecco perché Silvana Romano è nella lista degli 'impresentabili'

Il sindaco Ziberna difende l'assessore: «Ha difeso la città e la sua sanità, è eleggibile».

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L'inserimento del suo nome nella lista dei 18 nomi compilata dalla commissione Antimafia ha lasciato interdetti molti. L'assessore uscente al welfare Silvana Romano, in corsa con Forza Italia alle urne, è infatti finita nell'elenco degli "impresentabili", ossia coloro che hanno procedimenti giudiziari in corso a proprio carico. Netta la presa di posizione del sindaco uscente, Rodolfo Ziberna, schieratosi al fianco della collega di giunta, provata dalla vicenda. "Qui non vengono colpiti Silvana Romano o Rodolfo Ziberna - le sue parole - ma la città di Gorizia e la sua sanità, perché il messaggio mi sembra chiaro: ecco cosa accade a chi cerca di difenderle ed è davvero un messaggio da brividi”.

Il riferimento è al motivo stesso per cui Romano è saltata all'attenzione dell'organo parlamentare. Il primo cittadino premette che la candidata "è votabile ed eleggibile e mente chi dice il contrario. Ero a conoscenza, ovviamente, di questa vicenda e a suo tempo avevamo pensato che avremmo potuto usarla in chiave politica perché davvero è assurdo essere soggetti a così gravi denunce per aver difeso la salute dei propri cittadini. Ma poi abbiamo preferito andare avanti con i fatti più che con denunce e polemiche, anche se sacrosante. E i fatti sono davanti agli occhi di tutti, con la giunta di centrosinistra guidata da Debora Seracchiani, Gorizia ha vissuto il periodo più buio nella storia della sua sanità".

Ziberna ricorda "la chiusura del Punto nascita e un continuo impoverimento dei servizi, contro il quale, in quei momenti, si sono battuti fortemente Romoli e la Romano, mentre con l’arrivo dell’amministrazione di centrodestra in Regione, con la giunta guidata da Massimiliano Fedriga e con assessore alla sanità, Riccardo Riccardi, c’è stato il riscatto della nostra sanità con investimenti infinitamente superiori nelle strutture, nelle attrezzature e nelle professionalità. E oggi non possiamo più tacere. Oggi, a causa di una legge tremenda che, a mio avviso, lede i diritti più elementari dei cittadini, l’assessore Romano, senza aver subito alcuna condanna, viene messa alla stregua dei criminali veri e al pubblico ludibrio".

Il tutto "per aver voluto fermare la decadenza della sanità goriziana, per aver voluto tutelare i cittadini e il loro diritto ad avere una struttura d’eccellenza anche nel settore pneumologico. Non ha cercato vantaggi per se stessa ma ha cercato di tutelare gli interessi dei suo concittadini. E la politica, quella vera, quella al servizio della gente non può accettare un messaggio del genere. Guai se la passione e il forte desiderio di migliorare la vita delle persone vengono confusi con ipotetiche pressioni politiche perché questo significa tagliare la testa a chi la politica la fa con il cuore, oltre che con la testa".

"Ma finirebbe per tagliare la testa anche a chi, almeno a parole, in ambito civile critica istituzioni e politici, a volte anche con comportamenti discutibili, soprattutto in ambito sanitario. Perché ciò di cui viene accusata la Romano, di fatto, è di aver cercato di tutelare i servizi del San Giovanni di Dio". Nel 2017, a denunciare Romano fu l'allora direttore generale dell'Azienda sanitaria, Giovanni Pilati, dopo che l'assessore aveva preso posizione per far rimanere in città il reparto di Pneumologia. Da lì la telefonata a un medico per chiedere di fare gli interessi della città, finendo così in giudizio per concussione. Accusa sulla quale si sta ancora discutendo in primo grado.

"Per questo - prosegue Ziberna - ritengo che tutti dovrebbero schierarsi al suo fianco. È questo il momento per scoprire chi ci tiene veramente alla sanità goriziana e chi, invece, la usa semplicemente per motivazioni politiche. Voglio anche attaccare frontalmente una legge che prevede la formazione di una lista di cosiddetti impresentabili, non perché condannati, ma perché rinviati a giudizio per determinati reati. Una legge che prevede non l’eliminazione dalle liste di queste persone ma semplicemente le definisce impresentabili con un palese condizionamento nei confronti dell’elettore".

"Sinceramente - conclude il sindaco - credo che solo menti particolarmente 'manettare' e irrispettose dei diritti civili abbiano potuto concepire una normativa del genere. E purtroppo queste menti hanno già fatto tanti danni in Italia in questi decenni. Non lasciamo che ne facciano ancora".

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