GLI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL
Gorizia, parità di genere e pluralità al centro di 'Terre di Pace'
Tra i temi di approfondimento il valore del dialogo come antidoto alla guerra e la fraternità tra i popoli
Profondamente diverse, ma unite da un sogno comune: costruire un futuro di pace attraverso il dialogo. Così si sono presentate le cinque donne – rappresentanti delle religioni cristiano cattolica, ebrea, musulmana, buddista e cristiano metodista – protagoniste del forum “Donne alla pari: terre, plurale femminile”, svoltosi nell’ambito del Festival interreligioso “Terre di pace”. Coordinate da Renata Kodilja, le relatrici hanno offerto al pubblico un momento di confronto straordinario, raro nella quotidianità, in cui la curiosità e la voglia di conoscersi hanno superato ogni barriera.
Nel dialogo sono emersi i temi del ruolo della donna nelle diverse fedi, delle sfide della vita quotidiana, dell’attenzione per l’ambiente e della speranza verso un futuro migliore. Tra riflessioni profonde e sorrisi condivisi, si è creato un filo di complicità che ha coinvolto ed emozionato il pubblico presente.
Lo stesso spirito di apertura e rispetto reciproco ha caratterizzato anche gli altri forum del Festival, dedicati in particolare al tema dell’ambiente. In ogni confronto, i rappresentanti delle diverse religioni hanno scoperto numerosi punti di contatto e di condivisione. Non sono mancati, a conclusione degli incontri, appelli a diffondere l’esperienza di “Terre di Pace” in altre città, come modello concreto di dialogo e collaborazione tra culture e fedi diverse.
Sabato primo novembre, alle 18 nella Sala Dora Bassi, si terrà il forum “Un unico pianeta, tante terre, tante voci” con Don Santi Grasso, Shaikh Jamaluddin Mauro Ballabio, Amerigo Zanetti e il Rabbino Alexander Elihau Meloni. In serata, alle 20.30 al Teatro Verdi, il pubblico potrà assistere alla cerimonia dei Dervisci Rotanti: “Un ponte fra le fedi”, un viaggio ipnotico tra musica e danza guidato dal Maestro Sadreddin Özçimi. Accompagnati da grandi musicisti e dal cantante Ahmet Şahin, i Semazen interpreteranno il Sema trasformando il palco in un turbine di armonia e grazia, in uno spettacolo che evoca equilibrio, bellezza e trascendenza.
Domenica 2 novembre, alle 10.30 al Teatro Verdi, andrà in scena “Nathan il saggio”, capolavoro di Gotthold Ephraim Lessing portato sul palco dalla Compagnia del Pane. Ambientato nella Gerusalemme delle Crociate, il dramma illuminista conserva un’attualità sorprendente e invita a credere nella saggezza del dialogo tra le religioni monoteiste.
Nel pomeriggio, dalle 17 alle 19 presso l’Auditorium della Cultura Friulana, si svolgerà il forum “Il dialogo religioso come strumento di pace”, con la partecipazione di Monsignor Flavio Pace, Sheykh Ibrahim Gabriele Iungo, la Pastora Dorothea Muller, Anne-Marie Haddad Tschabold, Haim Baharier e Gadi Luzzatto Voghera. A moderare l’incontro sarà la giornalista di Avvenire Lucia Bellaspiga.
Nel corso dell’appuntamento verrà sottoscritto il Manifesto di Gorizia per il Dialogo e la Pace, firmato dai rappresentanti delle religioni cristiano cattolica, islamica, ebraica, cristiano metodista e buddista. Seguirà l’anteprima nazionale del video “Imagine All the People”, realizzato dal Polo Liceale di Gorizia: un emozionante inno alla pace interpretato dai giovani in più lingue, davanti ai luoghi simbolici di Gorizia e Nova Gorica.
La giornata si concluderà alle 21, sempre al Teatro Verdi, con il concerto “Suoni di Fraternità” del gruppo Gen Rosso, che unirà musica, ritmo ed emozione in un mosaico di suoni e culture provenienti da quattro continenti. Tra ritmi pop-rock e contaminazioni etniche, le canzoni guideranno il pubblico in un viaggio di speranza, fraternità e condivisione, celebrando le risorse positive e il potenziale di ogni persona. Un’esperienza coinvolgente che invita a riscoprire l’umanità e l’unità tra i popoli.
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