Gorizia, nuovo calendario dei carabinieri dedicato alle comunità

Gorizia, nuovo calendario dei carabinieri dedicato alle comunità

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Gorizia, nuovo calendario dei carabinieri dedicato alle comunità

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 08 Nov 2023
Copertina per Gorizia, nuovo calendario dei carabinieri dedicato alle comunità

Iniziata nel 1928, la pubblicazione del calendario è giunta alla sua 91ma edizione. Il ricavato devoluto all'assistenza di orfani dei militari.

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Disegnato da Pininfarina e raccontato dall’editorialista Massimo Gramellini. È stato svelato anche a Gorizia, questo pomeriggio, il nuovo Calendario storico dell’Arma dei carabinieri, un oggetto da collezione che per tradizione decora studi professionali e uffici in tutta Italia. “Il tema che abbiamo voluto sviluppare nell’edizione 2024 – spiega il comandante provinciale di Gorizia, colonnello Massimiliano Bolis – è quello del legame con la comunità. La scelta dei borghi infatti non è casuale, volendo rappresentare il concetto di prossimità attraverso la presenza capillare della nostra istituzione nelle comunità più piccole”.

Dopo lo storico debutto nel 2023, anche quest’anno sarà nuovamente possibile leggere le dodici storie – una per ogni mese dell’anno – in lingua friulana, oltre al sardo, inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo. Gli episodi descritti dalla penna di Gramellini sono fatti reali che hanno contraddistinto la storia più e meno recente della Benemerita.

Si potranno così rivivere le gesta più eroiche, come il sacrificio compiuto dai militari dell’Arma a Fiesole durante l’occupazione nazi-fascista, ma anche quelle appartenenti alla vita di tutti i giorni, come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid-19 o le alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna.

Non solo. Sempre il colonnello Bolis si è voluto soffermare sulla tavola dedicata al drammatico ritiro delle forze della Nato dall’Afghanistan, nel Ferragosto del 2021. “In quei giorni i carabinieri addetti alla sicurezza dell’ambasciata italiana a Kabul collaborarono direttamente all’evacuazione di circa 4.500 civili afghani, nell’ambito dell’operazione ‘Aquila omnia’. Queste migliaia di persone sarebbero state certamente vittime della rappresaglia dei talebani per aver collaborato con le forze italiane negli anni precedenti. Grazie a quell’operazione oggi si stanno inserendo nel mondo del lavoro in Italia”.

Doveroso anche uno spazio dedicato al reparto Tutela patrimonio culturale (Tpc): un comando dell’Arma che vanta il database di opere d’arte rubate tra i più vasti al mondo. Nel 2024 ci sarà una tavola dedicata al recupero dell’ultimo pezzo della statua di Mitra Tauroctonos. “Non possiamo che essere orgogliosi di quest’unità, i cui militari anche a Gorizia hanno svolto di recente delle importanti operazioni di recupero”, aggiunge Bolis.

Iniziata nel 1928, la pubblicazione del calendario è giunta alla sua 91ma edizione. Dopo un’interruzione post-bellica tra 1945 e il 1949, questa venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della storia d’Italia. Tavole che il prossimo anno saranno caratterizzate da una banda rossa che parte dalla Fiamma – emblema dell’istituzione – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme della Benemerita. Infatti, oltre a caratterizzare i pantaloni del carabiniere, nell’immaginario delle italiane e degli italiani questo segno è diventato simbolo di una forza amica, sempre presente nei momenti di difficoltà.

Una vicinanza, quella tra la comunità e la Benemerita, che trova testimonianza nei numeri raggiunti dalla tiratura del calendario: 1,2 milioni di copie. Un’offerta editoriale che il prossimo anno sarà accompagnata da un’agenda illustrata, da un calendario da tavolo – dedicato ai “Carabinieri nei Borghi più belli d’Italia” – e da un planning da tavolo, incentrato sul tema del “Controllo del territorio”. Il ricavato delle vendite del calendarietto sarà devoluto, come accaduto negli anni precedenti, all’Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’Arma, mentre quello del planning andrà a un reparto pediatrico, individuato quest’anno nel Grande ospedale metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.

Foto Tibaldi

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