L’ESPERIENZA
Gorizia e Nova Gorica unite dalla Passione di Cristo, ecco la rappresentazione con 350 figuranti

Il progetto arriva anche nelle città, appuntamento sabato 14 da Piazza Vittoria alla Transalpina. Tappa anche in Castello e alla Castagnavizza.
Si è tenuta stamane in sala Dora Bassi a Gorizia, mercoledì 11 giugno, l'introduzione alla rappresentazione itinerante della Passione di Cristo, che prenderà vita da sabato 14 giugno, nell’ambito di GO! 2025. Il titolo è “Calvario / Kalvarija – Oltre il filo spinato / Onkraj Bodeče Žice”, una rappresentazione itinerante della Passione di Cristo che attraverserà il confine tra Gorizia e Nova Gorica. L’evento, promosso dall’Associazione Europassione per l’Italia insieme alla comunità della Passione di Škofja Loka in Slovenia, già Patrimonio Unesco, nasce come gesto simbolico di pace, riconciliazione e dialogo tra popoli e comunità.
A partire dalle 18, con partenza da piazza della Vittoria a Gorizia, oltre 350 tra attori, figuranti e volontari provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi europei daranno vita a un corteo teatrale della durata di quattro ore, articolato in otto stazioni principali. Ogni tappa rappresenterà un momento significativo del Calvario: dall’arresto di Gesù alla Crocifissione, fino alla Traslazione della Salma e alla Resurrezione. Il percorso si snoderà lungo luoghi simbolici come il palazzo del Governo, la chiesa di Sant’Ignazio, via Rastello, via D’Annunzio, il Castello e piazza Transalpina, dove si terrà la scena finale della Resurrezione con la Festa della Pace.
A riguardo si è espresso per primo Flavio Sialino, Presidente di Europassione per l’Italia: «L’iniziativa nasce per unire idealmente le comunità italiane e slovene della Settimana Santa e i territori di Gorizia e Nova Gorica, un tempo divisi dal filo spinato della guerra fredda. La Passione, anche in questo caso, vuole diventare linguaggio universale di solidarietà, memoria e impegno civile, valorizzando il patrimonio culturale immateriale europeo - spiega Sialino - Pace e conciliazione non possono non sottintendere processi culturali e sociali promossi non solo ai vertici, ma vissuti e creati dal basso, con il coinvolgimento attivo di comunità, realtà territoriali, sociali, enti e associazioni».
«Questo evento - approfondisce Patrizia Nardi, responsabile tecnico-scientifico del progetto Prospettiva Unesco di Europassione - dimostra la maturità raggiunta dalla comunità variegata di Europassione e ha ben capito il valore del lavoro bottom up, dal basso di cui anche l’evento per Capitale Europea 2025 ne è espressione. Credo che queste siano qualità imprescindibili per qualsiasi percorso di candidatura Unesco, che non ha ragion d’essere senza il lavoro vero ed il coinvolgimento consapevole e dal basso delle comunità di pratica» conclude Nardi.
La rappresentazione, realizzata con la regia di Fabio Palli dal Centro Teatrale Da Ponte, si inserisce nel percorso avviato da Europassione per l’Italia per ottenere il riconoscimento Unesco dei Riti della Settimana Santa, già attivo da diversi anni in collaborazione con il Ministero della Cultura.
A parlare è stata anche la dottoressa Anna Maria Ponzellini: «Non ci si ferma al semplice evento, ma sarà un vero e proprio processo di promozione di pace ed unità fra popoli». Durante l’evento saranno presenti le delegazioni di Europassion, rete europea che raccoglie oltre 90 realtà in 16 Paesi e promuove le Sacre Rappresentazioni come espressione di patrimonio culturale immateriale. In particolare, sarà rappresentata Škofja Loka, sede della più antica Passione drammatizzata in lingua slovena, risalente al 1721.
«Il confine non divide, ma unisce», hanno sottolineato gli organizzatori, che hanno scelto di far confluire le comunità italiane e slovene nella piazza simbolo della nuova Europa, la Transalpina, cuore del progetto GO! 2025. La regia dello spettacolo ha voluto valorizzare l’incontro tra i linguaggi teatrali italiani e sloveni, creando una drammaturgia visiva accessibile a un pubblico internazionale.
L’evento è patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Città di Gorizia e dal Dicastero per l’Evangelizzazione del Vaticano. Collaborano anche la Fondazione Carigo, l’Istituto sloveno per la cultura, EPK GO! 2025, il Kulturni dom di Nova Gorica e l’Ufficio diocesano per la pastorale del tempo libero, turismo e sport. All’evento hanno presenziato anche il vicesindaco di Nova Gorica Anton Harej e il referente, nonché sindaco della frazione novarese Romagnano Sesia, Alessandro Carini.
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