Gorizia e Nova Gorica sono «Città di architettura»: sabato 200 studenti in studio oltre i confini

Gorizia e Nova Gorica sono «Città di architettura»: sabato 200 studenti in studio oltre i confini

Il caso

Gorizia e Nova Gorica sono «Città di architettura»: sabato 200 studenti in studio oltre i confini

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 11 Mar 2025
Copertina per Gorizia e Nova Gorica sono «Città di architettura»: sabato 200 studenti in studio oltre i confini

È l'Università di Trieste a ospitare i colleghi di Milano, Salerno e Napoli che analizzeranno le peculiarità delle due realtà.

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«Gorica e Nova Gorica, a livello architettonico e urbanistico, sono casi di studio che analizzeremo e dal cui studio usciranno proposte e novità, raccolte in una pubblicazione sicuramente bilingue, italiano e inglese, ma che potrà coinvolgere anche lo sloveno». Due esempi architettonici e urbanistici perché, nella loro peculiarità di città che si sono formate in epoche e ambiti diversi, ora vivono e si muovono assieme. Il virgolettato è del professor Adriano Venudo dell’Università degli studi di Trieste.

Sabato 15 marzo, in un programma ben più ampio che prenderà avvio venerdì 14 marzo e concluderà domenica 16 marzo, oltre duecento studenti e una quindicina di docenti arriveranno a Gorizia da quattro diversi atenei che parteciperanno, al Conference Center di via Alviano, alla mattinata di studi nell’ambito del progetto Studio Due – Gongo 2025.

Dall’anno accademico 2023-24 è stato avviato un programma didattico sperimentale interateneo relativo alla didattica nei Laboratori di Progettazione Architettonica del secondo anno dei corsi di laurea in Architettura. Avviato da Thomas Bisiani e Adriano Venudo dell’Università degli Studi di Trieste, Elvio Manganaro del Politecnico di Milano e Alberto Calderoni dell’Università Federico II di Napoli, il progetto si è quest’anno ampliato anche ad altri Laboratori di Composizione 2 del Politecnico di Milano, tenuti da Giacomo Ortalli, Aleksa Korolija e Luca Cardani, e dell’Università degli Studi di Salerno, tenuto da Felice De Silva.

«Si tratta di un progetto, che intreccia la materia urbanistica con l’università, in cui crediamo molto. I nostri corsi universitari sono un’eccellenza straordinaria, che intendiamo valorizzare al massimo», ha esordito il vicesindaco, Chiara Gatta. L’assessore comunale a GO! 2025, Patrizia Artico, ha rimarcato come «il nostro confine, per la sua storia e le sue peculiarità, è motivo di fortissimo interesse anche dal punto di vista urbanistico. Il fatto che vengano a studiarlo da prestigiose Università ne è la conferma».

Il primo anno di attività ha avuto come focus tematico le attività di studio e progetto il centro storico di Napoli, mentre quest’anno (2024-2025) in concomitanza con Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura, sono oggetto di studio lo scalo ferroviario della stazione Transalpina di Nova Gorica e i limitrofi ambiti urbani transfrontalieri di Italia e Slovenia.

Gli studenti dei diversi atenei (oltre che dall’ateneo di Trieste UNITS anche dal Politecnico di Milano POLIMI, dall’Università di Napoli Federico II UNINA e dall’Università di Salerno UNISA), portatori di vari retroterra accademici, con differenti culture urbane, conoscenze morfo-tipologiche e metodi di lavoro, si incontreranno perciò al Conference Center di via Alviano 18 per confrontarsi, ragionare e discutere su temi e luoghi di studio. Queste diversità, che derivano essenzialmente dalle provenienze (Trieste, Napoli, Milano e Salerno) costituiscono la principale ricchezza del lavoro che svolge questo coordinamento di livello nazionale.

Avendo come focus il patrimonio storico architettonico e urbano di Gorizia e di Nova Gorica, il prof. Paolo Nicoloso terrà una lezione dal titolo “Gorizia. 1900-1950”. A seguire l’architetto e studioso Nejc Koradin parlerà di “Nova Gorica. Nascita di una città”. Seguirà una passeggiata con visita dei luoghi di studio.

«Sarà un anno interessante – così in chiusura Adriano Venudo – perché saremo in costante contatto con gli altri atenei per capire come procedono i vari studi. Qui, tra Gorizia e Nova Gorica, non ci sono casi di studio particolari ma sono le città stesse a essere casi di studio. Vere e proprie Città di Architettura». 

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