Gorizia non rinuncia ai dolci a tavola per Natale, il panettone rimane la star

Gorizia non rinuncia ai dolci a tavola per Natale, il panettone rimane la star

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Gorizia non rinuncia ai dolci a tavola per Natale, il panettone rimane la star

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 24 Dic 2023
Copertina per Gorizia non rinuncia ai dolci a tavola per Natale, il panettone rimane la star

Permane il desiderio di non rinunciare alla qualità garantita dal dolce artigianale: viaggio in pasticcerie e negozi cittadini per scoprire i must del Natale.

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Feste dolci e di qualità. In questi giorni abbiamo fatto un’escursione a Gorizia nelle bontà natalizie per vedere quali siano le preferenze dei goriziani, sia come golosità da regalare sia fra quelle da consumare durante il cenone della Vigilia o il pranzo di Natale. Usando un gioco di parole, al di là della lievitazione dei prezzi dei prodotti – dovuta principalmente al rincaro delle materie prime - o degli aumenti generalizzati di bollette e altri regali, permane il desiderio di non rinunciare alla qualità garantita dal dolce artigianale.

Il tour glicemico è iniziato dal punto vendita della Witor’s dove si possono trovare soprattutto dolci pensieri da regalare ad amici e parenti. Marina, la responsabile del negozio, conferma infatti che gli acquisti hanno riguardato in particolare le praline di cioccolato prodotte dallo stabilimento adiacente, vendute anche in sacchetti da chilo e usati forse per realizzare confezioni casalinghe, mentre sono stati molto apprezzati anche gli “appendibili”, scatoline di cioccolatini a forma di palline o stelline con cui decorare l’albero, utilizzate come piccolo cadeaux per i conoscenti.

Forniti da ditte esterne, sono stati venduti molto bene panettoni, pandori, gubane e strucchi mentre cioccolatini e caramelle sciolti sono andati a ruba già in occasione di San Nicolò e Santa Lucia per riempire i sacchettini regalo tradizionalmente consegnati da maestre e rappresentanti di classe ai bimbi delle scuole materne e primarie. Panettoni, cuneesi, scatole regalo di cioccolatini o tè, biscotti di pan di zenzero e dolcetti di marzapane sono stati i prodotti più gettonati nel negozio Bon Bon di via Garibaldi a cui si sono rivolti clienti affezionati ma anche numerosi turisti.

Quest'ultimo sono stat attirati soprattutto dalle simpatiche confezioni di cioccolate a forma di attrezzi, racchette da tennis, note musicali andate presto esaurite per soddisfare con ironia e golosità appassionati di idraulica, fan di Janik Sinner e amanti del pentagramma. Passando ai prodotti artigianali che, oltre a essere donati, vanno spesso ad arricchire la tavola di chi li acquista, la nostra mappa della dolcezza è iniziata nella pasticceria L’Oca Golosa, punto di riferimento per persone intolleranti al glutine o al lattosio: “Abbiamo chiuso le prenotazioni il 12 dicembre ma poi abbiamo continuato a impastare per avere sempre qualcosa a disposizione dei clienti".

"Il più venduto è il panettone tradizionale seguito da quello al pistacchio, solo una piccola percentuale di clienti si rivolge al moderno che è rappresentato dal Rossini, un panettone al caffè con glassa di cioccolato e amaretto, o dal panettone all’olio d’oliva. Per quanto riguarda i prodotti senza glutine e lattosio le preferenze vanno ai prodotti tradizionali o al cioccolato, per i quali usiamo una glassa all’80-90% di cacao. Le grammature più richieste sono i 750 grammi o il chilo, a differenza dello scorso anno in cui abbiamo venduto maggiormente i 500 grammi”.

Ad avere un buon riscontro secondo Francesco Pizzigallo, co-titolare della pasticceria assieme a Federico e Valentina De Luca, è anche la Lambertina, il dolce del merletto goriziano formato da un guscio di pasta frolla riempito da un pesto di frutta secca, marmellata di albicocche e arance candite impreziosito all’esterno da una lavorazione simile al merletto ottenuta con pasta di zucchero liquida, il tutto cotto al forno a bassa temperatura per circa trenta minuti: un dolce che ricorda molto la putizza ma anche l’eccellenza goriziana nell’arte del merletto, tanto da presentarsi come ottimo souvenir per i turisti.

Relativamente ai prezzi, per il panettone tradizionale siamo attorno ai 34 euro al chilo, per quelli speciali si oscilla fra i 36 e i 38. La tradizione e i prodotti locali sono il punto di forza anche della pasticceria Centrale che, quest’anno, ha raggiunto il traguardo delle 75 candeline. “Gubane, pinze, putize le produciamo durante tutto l’anno ma durante le feste c’è un picco di richieste. Panettoni e pandori vengono impastati fino all’ultimo momento tanto che mercoledì abbiamo fatto l’ultima infornata. Lavoriamo molto su prenotazione – spiega il titolare Marco Visintin – ma non è ammissibile non avere prodotti a disposizione per chi arriva in negozio".

"Devo dire che questo è stato un anno molto positivo, ci sono state annate complicate ma ora siamo tornati a un ottimo livello e questo, a mio avviso perché la produzione di qualità paga sempre e c’è richiesta indipendentemente dal prezzo. Peraltro nelle grandi città o con i grandi nomi parliamo di cifre che possono essere il doppio rispetto a quelle della nostra realtà: noi proponiamo i panettoni tradizionali – che sono sempre i più apprezzati – a 30 euro al chilo, mentre per quelli più elaborati - al pistacchio, al cioccolato o ai frutti di bosco – arriviamo ai 35-36 euro. Vendiamo molto bene anche i panettoncini mono porzione ma in genere i più richiesti sono i 750 grammi o da chilo”.

Solitamente chiusa la domenica, la pasticceria oggi sarà aperta per permettere anche il ritiro dei tronchetti prenotati, altro must della produzione assieme ai pasticcini con sagome ispirate al Natale: “I tronchetti – che si aggirano sui 30 euro al chilo - possono essere allo zabaione, cioccolato, nocciola, gusto sacher o crema chantilly: vengono prodotti all’ultimo momento ma ne prepariamo anche in più oltre a quelli prenotati perché vengono messi in esposizione la mattina del 24 per essere acquistati per un regalo dell’ultimo momento”. “Ma – chiedo - lei, cosa mangerà il giorno di Natale?”. “Tronchetto e putizza: per me vince la tradizione”.

Per Il Gelatiere la novità principale non riguarda prodotti specifici ma l’apertura nel periodo natalizio. “Solitamente chiudevamo a fine ottobre per riaprire a febbraio, quest’anno abbiamo fatto una prova e abbiamo ricevuto tante prenotazioni soprattutto per tronchetti, panettoncini e pandorini anche monoporzione ripieni di gelato. Particolarità sono le torte a tema natalizio, il semifreddo Renna al cioccolato e con copertura Rocher e le pigne, semifreddi vaniglia e lampone ricoperti di cioccolato e mandorle pralinate. I tronchetti – ci spiegano - sono alla vaniglia abbinata a nocciola, pistacchio o gianduia, con prezzi che variano fra i 25-30 euro al chilo mentre le torte gelato natalizie oscillano tra i 26 e i 29 euro".

"Saremo aperti anche la mattina del giorno di Natale fino alle 12.30 così chi ha ricevuto un invito inatteso potrà trovare un pensiero da portare con sé”. Sicuramente è stata presa d’assalto oggi più del solito la pasticceria panetteria Terezija di via Boccaccio che ha deciso di rispettare la chiusura domenicale nonostante la concomitanza con la Vigilia. Vendite lievitate, è il caso di dirlo, per gubane, presnitz, panettoni classici o per le più golose versioni al cioccolato, cioccolato bianco e amarena, pere williams e cioccolato fondente, panettone con abbinamento di cioccolato fondente e al latte o – super tentazione, quello al triplo cioccolato, con prezzi attestati sui 33 euro al chilo.

Le prenotazioni per i panettoni si sono chiuse a fine novembre nella pasticceria Cidin: “Le dimensioni di laboratorio e magazzino ci consentono una produzione limitata e così siamo ancora più orientati a puntare sulla qualità senza invischiarci in strane sperimentazioni per seguire mode che poi, dopo aver richiesto numerosi tentativi per trovare il giusto equilibrio fra gli ingredienti, l’anno successivo sono già superate da nuovi gusti di tendenza”, spiega Alberto Cidin. E così la star della pasticceria resta il panettone classico, il più venduto assieme alla variante ai lamponi, poi ci sono quello al cioccolato e la versione cioccolato, noci e arancia candita.

Vengono realizzati solo nelle versioni da uno o due chili mentre i prezzi vanno dai 37 euro di quello classico e al cioccolato, ai 40 di quello al lampone: “Purtroppo c’è stata un’impennata delle materie prime ma nonostante questo le prenotazioni sono numericamente analoghe a quelle degli anni passati. Accanto ai panettoni vendiamo molto gubane, presnitz e i tronchetti ma anche biscottini con soggetti natalizi e frollini con pasta di mandorle”. Sulla tavola di Natale del giovane pasticcere non mancherà il tronchetto, anche per addolcire le lunghe giornate di lavoro che vedranno l’apertura nell’intera giornata di oggi mentre il 25 e 26 gli sbadati dell’ultima ora avranno tempo per acquistare qualcosa di sfizioso fino alle 12. E poi, il 31 dicembre, l’odore delle frittelle comincerà ad avvolgere il Duomo: il Carnevale, effettivamente, non sarà lontano.

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