il concerto
Gorizia, la musica di Morricone per sensibilizzare sull'epilessia

Mauro Maur e la sua orchestra saranno protagonisti del concerto al Teatro Verdi, circa 1300 persone soffrono di questa patologia in zona.
Si contano circa 1.300 persone che soffrono di epilessia nel territorio di Gorizia. La stima, che si inserisce nelle complessive 500mila a livello nazionale, arriva dall'Associazione italiana epilessia (Aie) che da un anno e mezzo è attiva in Friuli Venezia Giulia. Proprio per sensibilizzare il pubblico sulla tematica e combattere lo stigma su questa patologia, Mauro Maur (nella foto) e la sua orchestra saranno protagonisti del concerto al Teatro Verdi di Gorizia, organizzato per sabato 9 settembre alle 20.45. Biglietti online su Vivaticket.
Con loro, sul palco ci sarà anche la pianista Francoise de Clossey. Insieme al celebre musicista triestino, quindi, suoneranno anche Gianluca Verrengia alla chitarra, Manuel Figheli alle tastiere, Enrico Favento alla batteria e Lorenzo Mancini al basso. Sarà un omaggio all'intramontabile Ennio Morricone, con il quale il trombettista ha collaborato per oltre vent'anni. Sono suoi, infatti, gli assoli in film come Nuovo Cinema Paradiso, In the Line of the Fire, Il Segreto del Sahara, La Bibbia, Bugsy, Mission e nella serie La Piovra.
"Come associazione - spiega la referente del sodalizio, Kathrin Visentin - la promozione a Gorizia è importante, in quanto è stata scelta come Capitale europea della Cultura ed è proprio attraverso l'espressione massima della cultura si che attua la possibilità di dare la giusta conoscenza rispetto all'epilessia, di cosa significa vivere con lo stigma e permette di trasmettere ciò che l'associazione fa per il sostegno alle famiglie e persone che vivono nel mondo dell'epilessia". Diversi anche i lavori portati avanti nelle scuole, con ragazzi e docenti.
L'anno scorso, il gruppo è stato infatti contatto da una scuola di Monfalcone per avere formazione su come assistere e formare in modo corretto. "Si parla di epilessie - prosegue Visentin - perché non è formato standard ma si presenta in diversi modi e non è detto che non si possa presentare in diversi momenti della vita". Bisogna quindi informare su una patologia "che influisce su tutti aspetti della vita, c'è uno stigma che porta ma bisogna affrontarlo con le conoscenze, che tra le persone sono molto poche, confuse e anche sbagliate".
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