Firmato l'atto costitutivo
Nasce il Consorzio economico unico per Gorizia e Monfalcone, tesoretto da 63 milioni di euro a disposizione
Monfalcone deterrà circa l'80% delle quote, a breve le nuove nomine in consiglio di amministrazione.
“Abbiamo raggiunto un obiettivo che ha un valore enorme per le prospettive di crescita economica del nostro territorio. Oggi possiamo dire che il futuro è veramente partito”: così il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha commentato la nascita del Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia, frutto della fusione per incorporazione tra il Consorzio di sviluppo economico del Monfalconese e il Consorzio di sviluppo economico locale di Gorizia. Oggi i presidenti dei due sodalizi, in qualità di rappresentanti legali, rispettivamente Renato Russo e Gianluca Madriz, hanno sottoscritto davanti al notaio Arcidiacono l’atto. Una giornata storica per un’operazione di prospettiva, che rende l’Isontino forte e in grado di guardare al suo domani economico e di lavoro con maggior fiducia.
Il valore complessivo del Consorzio derivante dalla fusione per incorporazione è di 63 milioni di euro, di cui 50 di quello del Monfalconese e 13 di quello di Gorizia. Il 79,45% delle quote è attribuito al Consorzio di Monfalcone, il restante 20,55% a quello di Gorizia. In seguito all’incorporazione, spetterà ai due Comuni rispettivamente il 30,50% e il 16,11% per cento delle quote. Neanche il lockdown di primavera ha rallentato l’iter procedurale di incorporazione: prima i cda del Consorzio di sviluppo economico del Monfalconese e del Consorzio di sviluppo economico locale di Gorizia hanno approvato e deliberato il progetto di fusione riunendosi congiuntamente, poi la parola è passata ai 18 soci per avvallare l’atto tramite approvazione da parte dei consigli comunali.
Trascorsi i tempi richiesti dalla legge, si è arrivati appunto all’ultimo atto. A gennaio sarà convocata l’assemblea del nuovo Consorzio per l’integrazione degli organi sociali, con il cda che passerà dai tre dell’assetto delle due realtà a cinque. Trattandosi di incorporazione, i soci dovranno indicare i nominativi dei due componenti che si aggiungeranno al presidente Russo, alla vice Michela Ceccotti e al consigliere Marco Donda del sodalizio monfalconese. “Il nostro territorio - ha sottolineato Cisint - è centrale rispetto al futuro economico della Regione e noi stiamo lavorando con grandissimo impegno su tutto quello che permette di accrescerne la competitività. Tutte le istituzioni devono fare sistema, proprio come stiamo facendo noi, in quanto è una garanzia per non restare indietro rispetto ai tempi che cambiano e per assicurare i livelli occupazionali".
"Con il nostro timone di area industrializzata e con le prospettive legate a portualità e nautica, possiamo diventare sempre più un punto di riferimento” ha aggiunto la sindaca. Concorda il primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna: “Quella di oggi è una data importante per il futuro dei nostri territori. Per essere competitivi e cogliere le sfide che ci attendono è quanto mai necessario per il nostro territorio fare sistema. Restare soli come zona industriale di Gorizia non ci avrebbe portato risultati, mentre fare massa critica con Monfalcone, la cui zona industriale è attrezzata, è quanto mai essenziale in quanto ci permette di ragionare in prospettiva. In questo ambito diventa quanto mai fondamentale continuare il ragionamento che abbiamo avviato per la Zona logistica semplificata rinforzata”.
Grazie alla fusione. le imprese isontine potranno contare su una maggiore competitività, in un contesto di realtà complementari, spiega il presidente Russo: “Con lo stesso spirito che ha portato all’integrazione dei porti e delle Camere di commercio, per fare massa critica ed essere competitivi era importante procedere a questa fusione. Con questa scelta possiamo ampliare l’offerta commerciale dei Consorzi per rendere tutto il nostro territorio, nel suo insieme e con tutte le sue peculiarità, più attrattivo, grazie alla potenzialità del binomio tra Monfalcone con la sua posizione strategica e il mare e Gorizia più vicina al confine”. Un punto di partenza per ulteriori sfide rimarca Gianluca Madriz: “Abbiamo agito ascoltando i nostri consorziati e guardando al futuro del territorio per garantire una prospettiva".
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