I CONTROLLI
Gorizia, lavoratrici in nero e pagamenti in contanti non dichiarati: maxi sanzione di quasi 6mila euro per un bar
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Scoperte tre banconiere irregolari e oltre 16mila euro pagati in contanti. Verifiche per lavoro irregolare e violazioni sulla sicurezza anche a Trieste con sospensioni e sanzioni.
Nell’ambito delle attività di contrasto del lavoro irregolare gli Ispettori del Lavoro di Gorizia hanno contestato l’occupazione irregolare - “in nero” - di tre banconiere impiegate in un bar di Gorizia con l’applicazione di maxi-sanzione per un importo di 5850 euro. Il titolare è stato anche sanzionato per aver retribuito in contanti le prestatrici per un importo di oltre 16mila euro. Nella stessa settimana, a Trieste è stata sospesa un’impresa operante nella logistica per l’occupazione di un impiegato amministrativo, su un organico di quattro dipendenti quale lavoratore autonomo occasionale in assenza della dovuta comunicazione preventiva con irrogazione della prevista sanzione pari ad 800 euro.
Sempre a Trieste, nell’ambito dell’attività di prevenzione per la sicurezza nei cantieri edili ed implementazione del protocollo prefettizio sui cantieri sono state sospese due imprese edili in due diversi cantieri per aver occupato ciascuna un lavoratore in nero. Nel primo cantiere erano presenti due imprese che occupavano rispettivamente tre e due lavoratori nonché due lavoratori autonomi senza dipendenti. Nei confronti dell’impresa con tre dipendenti è stato adottato il provvedimento di sospensione, per il superamento della soglia del 10% di lavoro nero. Nel secondo cantiere era presente una sola impresa con quattro dipendenti, di cui 1 in nero. Anche in questo caso è scattato il provvedimento di natura cautelare.
Oltre alle sospensioni, revocate previa regolarizzazione dei lavoratori in nero e contestuale pagamento della sanzione di 500 euro, sono state applicate prescrizioni in materia di sicurezza e sanzioni per inottemperanza agli obblighi di formazione, informazione e sorveglianza sanitaria. In esito alla verifica, i committenti sono stati inoltre sanzionati per la mancata verifica della idoneità tecnico professionale. Infine, un’impresa artigiana è stata sanzionata ed allontanata dal cantiere in quanto priva della prescritta “patente a crediti”.
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