LA VISITA
Gorizia, la squadra italo slovena di basket over 75 ospitata in Prefettura

Il team è nato sulla scia dello spirito della Capitale Europea della Cultura 2025. Ricciardi: «Un segno tangibile di cooperazione transfrontaliera».
Con il logo della Capitale Europea della Cultura Nova Gorica - Gorizia, hanno segnato il campionato europeo di quest’anno e l’anno prossimo intendono portare il messaggio di convivenza, amicizia e superamento delle frontiere anche al Campionato Mondiale in Svizzera. Ieri, la squadra mista di basket over 75 italo-slovena, che a giugno di quest’anno - a Pesaro - ha conquistato la medaglia d’oro al Campionato Europeo riservato a questa categoria, è stata ospite della Prefettura di Gorizia. Gli ex giocatori italiani e sloveni di alto livello - che nonostante la rispettabile età, sono ancora pieni di energia e voglia di vincere - sono stati accolti e salutati in entrambe le lingue dal prefetto Raffaele Ricciardi - appassionato di basket – e dal segretario dello SKGZ Livio Semolič, promotore della squadra sportiva transfrontaliera, la prima esperienza di questo tipo nella regione.
Nello spirito della Capitale Europea
Ricciardi ha invitato alla cerimonia i rappresentanti delle istituzioni che hanno sostenuto il progetto – il Comune di Gorizia, il Comune di Nova Gorica e la Regione Friuli Venezia Giulia – nonché I rappresentanti di organizzazioni sportive e della società civile, dell’Associazione Europea per la Cooperazione Territoriale EZTS GO, di altri Comuni, delle organizzazioni slovene SKGZ e SSO e delle forze di sicurezza, poiché ciascuno contribuirà nel proprio ambito al grande progetto della Capitale Europea della Cultura 2025. «Anche questa squadra è nata nello spirito della Capitale Europea della Cultura, un altro risultato tangibile della cooperazione transfrontaliera che si realizza in molti ambiti» ha dichiarato Ricciardi.
Tra i membri della squadra mista c’è anche il goriziano Antonio (Nino) Comelli. «La squadra è composta da ex atleti che hanno giocato in tutto il mondo. Come goriziano, so bene cosa significava il confine, quindi mi sembra che l’idea di unire giocatori italiani e sloveni sotto una bandiera comune sia qualcosa di molto nobile» ha spiegato Comelli. «A causa di problemi al ginocchio, non ha potuto giocare al campionato di Pesaro – continua - ma riguardo ai suoi compagni di squadra ha detto che in campo sono stati un vero esempio di valori sportivi e unità. Hanno vinto tutte le partite».
«Hanno cercato di escluderci, ma il prefetto Ricciardi e Livio Semolič ci hanno aiutato molto – sottolinea Nino - al campionato europeo abbiamo mostrato cos’è la Capitale Europea della Cultura 2025, e intendiamo farlo anche l’anno prossimo al campionato mondiale di Lugano». Anche l’ex giocatore della Virtus Bologna, Augusto D’Amico, ha espresso soddisfazione per l’esperienza vissuta e ha rivelato: «Stiamo già iniziando ad allenarci per il campionato mondiale».
Vincenc Butala, ex presidente della Federazione Europea di Basket per Veterani (FIMBA), ha ringraziato per l’accoglienza e ha sottolineato che la squadra mista – composta anche da Klavora, Kuntu, Lovše, Gartner, Poronuzzi, Modrijan, Carlon, Wettanen e Mauro, con l’allenatore Maltinti – continuerà la sua missione. Secondo Butala, questa si basa sulla parola inglese “borderless”, senza confini, il motto della Capitale Europea della Cultura 2025. «Speriamo che l’anno prossimo in Svizzera si possano rappresentare degnamente i colori di entrambi i Paesi» ha concluso.
La vittoria di un’idea
Il sindaco di Nova Gorica Samo Turel, si è congratulato gli atleti per il risultato raggiunto, affermando che non si tratta solo di una vittoria sportiva, ma anche di una vittoria morale ed etica: «la vittoria di un’idea che oggi le due Gorizie incarnano». «Storie come queste promuovono i valori europei di convivenza e pace, di cui il mondo ha ancora tanto bisogno» ha affermato Turel. L’assessore allo sport del Comune di Gorizia, Giulio Daidone, ha ricordato che l’Ente ha sostenuto senza esitazioni l’iniziativa. «Questo dimostra che possiamo superare i confini anche attraverso lo sport, e l’esempio di questi ‘giovani’ giocatori Over 75 ci ricorda che lo sport è importante per la salute» ha sottolineato Daidone.
«Lo sport è portatore di valori come il rispetto, la lealtà e anche la sana competitività» ha affermato il consigliere regionale Diego Bernardis che ha invitato la squadra a far visita al Consiglio Regionale entro l’inizio ufficiale di GO!2025 (8 febbraio). «La Regione Friuli Venezia Giulia continuerà a sostenervi, così come sostiene tutti gli ambasciatori della Capitale Europea della Cultura» ha concluso Bernardis. Il prefetto Ricciardi ha infine donato a tutti i membri della squadra una medaglia e un riconoscimento, mentre di tre maglie blu con i loghi sono stati omaggiati i sindaci delle due città e il consigliere regionale Bernardis.
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