A Gorizia la prima tappa della mostra ‘Nessi perplessi’, un omaggio a Giuseppe Paolo Cecere nel 70esimo anniversario della nascita

A Gorizia la prima tappa della mostra ‘Nessi perplessi’, un omaggio a Giuseppe Paolo Cecere nel 70esimo anniversario della nascita

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A Gorizia la prima tappa della mostra ‘Nessi perplessi’, un omaggio a Giuseppe Paolo Cecere nel 70esimo anniversario della nascita

Di REDAZIONE • Pubblicato il 31 Ott 2025
Copertina per A Gorizia la prima tappa della mostra ‘Nessi perplessi’, un omaggio a Giuseppe Paolo Cecere nel 70esimo anniversario della nascita

La rassegna itinerante, organizzata da Dramsam e Associazione Examina, raccoglierà opere grafiche e pittoriche di Cecere a Gorizia, Gradisca, Cormons e Udine, e in ogni tappa sarà arricchita da momenti di musica, letture e ricordi.

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Il Dramsam C.G.M.A. (Centro Giuliano di Musica Antica) e l’Associazione Examina propongono, nell’ambito di Musica Cortese 2025 e come anteprima di Crocevie 2025, la rassegna itinerante “Nessi perplessi”, un omaggio a Giuseppe Paolo Cecere nel 70esimo anniversario della nascita. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Accademia “Jaufrè Rudel” di Gradisca d’Isonzo, la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine e l’Accademia di Belle Arti “G.P. Tiepolo” di Udine, raccoglie una selezione delle opere grafiche e pittoriche realizzate da Cecere nel corso della sua vita.

Le tappe espositive, che si terranno a Gorizia, Gradisca, Cormons e Udine, toccano luoghi strettamente legati alla formazione e all’attività artistica di Cecere. Ogni appuntamento sarà accompagnato da momenti di musica, letture, riflessioni e ricordi, con la partecipazione di amici, colleghi e musicisti che lo hanno conosciuto e stimato. Il primo incontro si terrà a Gorizia, la città dove visse e operò a lungo, alla splendida Villa Tonello, a pochi passi dalla sua abitazione. L’esposizione, realizzata in collaborazione con le studentesse dell’Accademia di Belle Arti “G.P. Tiepolo”, sarà aperta sabato 1 e domenica 2 novembre, con ingresso libero.

L’inaugurazione con brindisi è prevista sabato primo novembre alle 10, seguita alle 18 dall’intervento musicale dell’Ensemble Dramsam. Domenica 2 novembre, alle 11.30, sarà il momento dei “Pensieri e ricordi”, mentre alle 18 si terrà l’esibizione di Marco Di Lena con l’Ensemble Gemina. La mostra sarà visitabile sabato dalle 10 alle 14 e dalle 15.30 alle 19.30, e domenica negli stessi orari.

«Ripensare oggi a Giuseppe Paolo Cecere, a quasi dieci anni dalla sua scomparsa, unicamente come a un musicista – seppur appassionato e curioso di ogni genere musicale, dal contemporaneo all’antico e senza disconoscere gli inizi cantautoriali – sarebbe riduttivo. Di lui si è detto che “il costruire” era la sua cifra distintiva: sulla sabbia o sulla pietra non aveva importanza, ma costruire sempre, mettersi in gioco, esplorare territori espressivi nuovi e sperimentare modalità di comunicazione artistica diverse e coinvolgenti. Cecere cercava costantemente di condividere il proprio entusiasmo, non solo con i collaboratori di sempre o con i suoi allievi all’Accademia “Nico Pepe”, ma anche con il pubblico dei suoi progetti, grande o piccolo che fosse», ricordano Alessandra Cossi e Flavio Cecere.

«Il segno grafico rappresentò per lui una forma d’arte imprescindibile, presente in ogni momento della vita, dalle riunioni di lavoro alle progettazioni visive, fino alle tele e ai fogli che raccoglievano ispirazioni improvvise. Tempera, china, acquaforte: tecniche e materiali diversi per esprimere un pensiero, un’emozione, un progetto. Sempre e comunque, costruire», concludono.

Giuseppe Paolo Cecere nacque a Cormons nel giugno 1955. Fin da giovanissimo mostrò un interesse profondo per l’arte “a tutto tondo”: la musica, il disegno e la riflessione teorica. Studiò violino e chitarra, approdando poi alla musica antica e agli strumenti ad arco storici, come viella e ghironda, che segnarono gran parte della sua attività artistica. Nel 1983 fondò insieme ad Alessandra Cossi e Fabio Accurso l’ensemble vocale e strumentale Dramsam, punto di riferimento per la musica antica in Friuli Venezia Giulia e non solo. Otto anni dopo, nel 1991, fu tra i fondatori dell’Accademia di studi medievali “Jaufrè Rudel”.

Per oltre vent’anni fu docente presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine, dove unì insegnamento, ricerca e sperimentazione nel rapporto tra musica e teatro. Nel 2010 ideò e curò per il Comune di Gorizia la mostra permanente di strumenti storici al Castello, progetto che univa la sua competenza musicale e la passione per la divulgazione del patrimonio culturale europeo. Giuseppe Paolo Cecere è scomparso nel 2016, lasciando un’eredità artistica e umana profonda, fatta di ricerca, curiosità e costante desiderio di costruire.

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