Gorizia inaugura ‘Go! Pharus’, è l’Obelisco della Cultura «un inno alla convivenza civile e pacifica»

Gorizia inaugura ‘Go! Pharus’, è l’Obelisco della Cultura «un inno alla convivenza civile e pacifica»

IN PIAZZALE DELLA CASA ROSSA

Gorizia inaugura ‘Go! Pharus’, è l’Obelisco della Cultura «un inno alla convivenza civile e pacifica»

Di REDAZIONE • Pubblicato il 03 Ott 2025
Copertina per Gorizia inaugura ‘Go! Pharus’, è l’Obelisco della Cultura «un inno alla convivenza civile e pacifica»

L'opera ha una base a pianta quadrata di 2,50 metri per 2,50 metri e un’altezza di dieci metri. Ad arricchire la cerimonia ci saranno la lectio magistralis del professor Stefano Zecchi e il concerto del maestro Roberto Cacciapaglia.

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Sarà inaugurato sabato 18 ottobre, alle 18, GO! Pharus installato in piazzale Casa Rossa. Si tratta di un’opera d’arte unica, ideata e progettata dall’artista e designer Celia Stefania Centonze, fondatrice dello Studio di architettura e interior design “Plateam” di Milano che ha concepito l’obelisco come un vero e proprio faro della civiltà, un inno alla vita e alla pace. Nell’anno di GO! 2025 l’Obelisco della Cultura, collocato in un luogo fortemente simbolico per la città di Gorizia come il piazzale della Casa Rossa, intende essere un invito a superare tutte le divisioni e a guardare al futuro con speranza, puntando sulla forza della collaborazione. Quella di domani sera sarà dunque una cerimonia che unirà arte, musica e riflessione e che si svolgerà a 50 anni esatti dal giorno di fondazione del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano. A impreziosire la serata, che vedrà Enel come sponsor per la sua importanza sovranazionale, ci saranno la lectio magistralis del filosofo e scrittore Stefano Zecchi e il suggestivo concerto del celebre pianista e compositore Roberto Cacciapaglia.

Con una pianta quadrata di 2,50 metri per 2,50 metri e un’altezza di dieci metri, GO! Pharus si presenterà con una forma slanciata, archetipo di elevazione e connessione tra terra e cielo, rappresentazione della solidità delle radici storiche di Gorizia e della sua proiezione verso un futuro di prosperità e convivenza pacifica. Attraverso l’uso di materiali come il ferro e i vetri cromatizzati, l’obelisco rifletterà e giocherà con la luce, creando un caleidoscopio di colori che trasformerà lo spazio circostante, coinvolgendo i cittadini in un'esperienza sensoriale unica. Celia Stefania Centonze, che sta seguendo ogni fase della realizzazione curando ogni singolo dettaglio, ha voluto fondere un'attenta ricerca estetica, con il contributo dell’artista Marco Nereo Rotelli, che con la sua cifra stilistica dipingerà sei versi di poeti, a un forte impegno sociale.

A rendere l’opera ancora più speciale è proprio la profonda collaborazione con la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, a testimonianza di come la cultura possa essere un veicolo di speranza e unione, abbattendo barriere e creando ponti. Il basamento dell’obelisco ospita un magnifico mosaico realizzato dai giovani della Fondazione, simbolo potente di inclusione e creatività. Inoltre, l’opera è arricchita dalla poesia, altra forma d'arte che parla un linguaggio universale: sui vetri del manufatto saranno incisi versi di poeti che hanno amato e vissuto il territorio, rendendo l’obelisco un libro aperto, in grado di raccontare storie di identità e appartenenza. Questi poeti rappresentano anche quella presenza linguistica che caratterizzava il territorio, in cui si parlava in italiano, friulano, sloveno e tedesco. Ecco la ragione per cui sono stati scelti, oltre a Giuseppe Ungaretti e France Prešeren, anche Celso Macor, Umberto Saba, Carlo Michelstaedter e Franz Korschann.

Saranno tanti i rappresentanti istituzionali che interverranno a conferma del forte valore simbolico dell’opera. Oltre al sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna e alla designer Celia Stefania Centonze, interverranno il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, il presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, Federico Mollicone, il sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, il ministro e vice premier del governo sloveno Matej Arčon, l’ambasciatore italiano in Slovenia, Giuseppe Cavagna, l’ambasciatore sloveno in Italia, Matiaž Longar, la Presidente del FAI regionale, Beatrice Duranti, il responsabile Affari Istituzionali Area Nord Enel, Nicolò Filippo Rodriguez, l’artista Marco Nereo Rotelli, il Presidente della Fondazione Bambini e Autismo, Davide Del Duca. Alle 19 è prevista la lectio magistralis di Stefano Zecchi, seguita dal concerto di Roberto Cacciapaglia. Alle 19.45 accensione dell’obelisco.

GO! Pharus sarà un ulteriore tassello a completamento della riqualificazione del piazzale della Casa Rossa, luogo che ha un significato storico per Gorizia e il suo territorio e che recentemente ha cambiato completamente volto. L’opera d’arte rientra nel programma regionale FESR 2021 – 2027 nell’ambito degli interventi relativi alle aree urbane caratterizzati da animazione territoriale, operazioni infrastrutturali di miglioramento della mobilità e di rigenerazione urbana, come previsto nella strategia di sviluppo urbano integrato sostenibile presentata dal Comune alla Regione

Nella foto il sindaco, Rodolfo Ziberna, e l’assessore ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti, in occasione del sopralluogo ai lavori di realizzazione di GO! Pharus.

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