Gorizia, l’importanza del dialogo tra fedi negli incontri dell'Azione cattolica

Gorizia, l’importanza del dialogo tra fedi negli incontri dell'Azione cattolica

MESE DELLA PACE

Gorizia, l’importanza del dialogo tra fedi negli incontri dell'Azione cattolica

Di S.F. • Pubblicato il 08 Gen 2024
Copertina per Gorizia, l’importanza del dialogo tra fedi negli incontri dell'Azione cattolica

Sarà un ciclo di webinar che partirà martedì 16 gennaio sulla Chiesa e il dialogo interreligioso, dal Concilio Vaticano II a oggi. Gli appuntamenti.

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«Il dialogo è una scuola di umanità e un fattore di unità, che aiuta a costruire una società fondata sulla tolleranza e il mutuo rispetto» . Questo è un estratto del discorso che Papa Francesco ha pronunciato il 6 giugno 2015 all’incontro ecumenico e interreligioso di Sarajevo. Queste parole, risultano tanto più preziose oggi, in un mondo sempre più dilaniato dalle guerre e dalle contrapposizioni violente, anche in ambito religioso. Per riscoprire questa "scuola di umanità", l’Azione cattolica diocesana, in collaborazione con la sezione di Fogliano Redipuglia, l’Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Venezia e l’associazione “Città dell’Uomo”, ha deciso di organizzare un ciclo di webinar.

Il percorso si intitola "La Chiesa ed il dialogo interreligioso, dal Vaticano II a oggi". Gli incontri si svolgeranno con cadenza settimanale a partire dal 16 gennaio alle 20.45 sui canali social dell’Ac di Gorizia e sono inseriti nell’ambito del Mese della Pace, oltre che essere in connessione con la "Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei e la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani". A fare da apripista sarà il professor Lorenzo Raniero, con un intervento dal titolo "Un cambiamento di prospettiva: il caso di Nostra Aetate". Raniero, frate minore, è preside dell’Ise “San Bernardino”, oltre a essere direttore della Rivista Studi Ecumenici.

Seguirà, il 23 gennaio, "Per una prospettiva de-coloniale sulla missione": la Nota congiunta sulla “Dottrina della scoperta”, a cura di Marco Dal Corso. Conseguita la licenza in teologia presso la Facoltà di Teologia di São Paulo del Brasile, ottiene due dottorati in teologia, rispettivamente presso l’Università di Fribourg in Svizzera e la Facoltà Valdese di Teologia di Roma. Volontario internazionale in paesi in via di sviluppo, è insegnante di Religione Cattolica nella diocesi di Verona, giornalista pubblicista e docente presso l’Istituto di Studi Ecumenici “San Bernardino” di Venezia, dove dirige i master in dialogo interreligioso e teologia ecumenica.

Il giorno 30 invece, sarà la volta di Simone Morandini che, insieme a Elisa Battistella, si dedicherà a "Il creato come luogo di dialogo: la Laudato si' a confronto con i documenti di altri ambiti religiosi". Dopo la laurea in Fisica, Morandini ha conseguito il dottorato in Teologia Ecumenica presso la Pontificia Università “San Tommaso” di Roma. Attualmente è vicepreside dell'Istituto di studi ecumenici “San Bernardino” di Venezia, tenendo corsi anche presso la Facoltà Teologica del Triveneto. Coordina il progetto “Etica, Filosofia e Teologia” della Fondazione Lanza ed è membro del gruppo “Custodia del Creato” della Cei, facendo parte anche del Comitato esecutivo del Segretariato attività ecumeniche.

A chiudere gli incontri sarà, il 6 febbraio, Nausicàa Marchiori con "Il dialogo praticato: una lettura del Documento sulla fratellanza umana". Dopo la laurea in Scienze Religiose conseguita presso l’Issr “San Pietro Martire” di Verona, Marchiori ha proseguito i suoi studi alla Facoltà Teologica del Triveneto, ottenendo la licenza presso l’Ise “San Bernardino”. Attualmente è dottoranda in Teologia Ecumenica presso la Pontificia Università “Antonianum” di Roma. Inoltre, è socia del Sae e del Coordinamento teologhe italiane (Cti). A moderare le serate sarà Elisa Battistella, docente di religione cattolica nelle scuole secondarie.

Foto di reenablack da Pixabay

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