Gorizia fa rete per il nuovo centro vaccini in Fiera, obiettivo 1500 dosi al giorno

Gorizia fa rete per il nuovo centro vaccini in Fiera, obiettivo 1500 dosi al giorno

l'inaugurazione

Gorizia fa rete per il nuovo centro vaccini in Fiera, obiettivo 1500 dosi al giorno

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 17 Mar 2021
Copertina per Gorizia fa rete per il nuovo centro vaccini in Fiera, obiettivo 1500 dosi al giorno

La struttura parte con cinque postazioni operative, nell'attesa di nuovi vaccini. Attivato il servizio navetta a domicilio.

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Partirà ufficialmente questo pomeriggio il nuovo centro vaccini in Fiera a Gorizia. La struttura, allestita nelle scorse settimane nell’unico padiglione agibile in via della Barca, è stata presentata in mattinata dai diversi soggetti coinvolti, a partire dalla Camera di commercio della Venezia Giulia che l’ha messa a disposizione gratuitamente. Attraverso dieci postazioni, sarà così possibile vaccinare fino a 1.500 persone al giorno, ma per il momento ne saranno attivate solo cinque. L'hub farà da riferimento per l’intera ex provincia, assicurano dall’Azienda sanitaria, spostando qui tutte le operazioni che prima erano concentrate all’ospedale San Giovanni di Dio.

Il tutto, comunque, è rallentato dalla decisione attesa per domani dall’Agenzia europea del farmaco su AstraZeneca. “Va mantenuta la fiducia nella scienza - ha spiegato il vicegovernatore con delega alla sanità, Riccardo Riccardi - e guardiamo con fiducia all’unico strumento utile a contrastare il virus”. I dati, ha sottolineato il numero due della giunta regionale, mostrano che nelle case di riposo non ci sono quasi più contagi, grazie al lavoro fatto nei mesi scorsi. Il sistema, però, rimane “sotto pressione, nelle prossime due, tre settimane saremo impegnati ad affrontare il momento più difficile”. Per questo, il nuovo centro assume un significato ancora più importante.

Oltre al capoluogo, in questi giorni verranno inaugurati anche le postazioni di Trieste, Tolmezzo e Codroipo. In tutti questi e negli altri, “fino a giovedì vicineremo solo gli over 80 con Pfitzer, ma siamo fortemente determinati ad aiutare disabili, care giver e le loro famiglie. Abbiamo un sistema sanitario regionale che lavora con impegno e che ha ormai un anno di fatica alle spalle”. A complicare la situazione è la variante inglese, che proprio tra Gorizia e Udine ha registrato i numeri più gravi. In ogni caso, propio in riva all’Isonzo c’è stata “la prova che il sistema è compatto e che, così facendo, nel giro di qualche ora si riescono a trovare le risposte”.

Centrale, quindi, anche l’apporto della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, grazie anche alla neonata collaborazione con l’ente camerale. Sono stati investiti 70mila euro per aiutare le persone con difficoltà nel trasporto a domicilio, su tutto il territorio. Analogo servizio è stato attivato dal Comune, prenotabile al numero 0481383377. Il sindaco Ziberna ha quindi evidenziato come, grazie alle risorse messe in campo a pieno regime, “si potrebbero vaccinare tutti gli abitanti dell’Isontino nel giro di due mesi, ma tutto dipende anche dalla disponibilità dei vaccini”. Per quanto riguarda le tappe della campagna, il direttore generale Antonio Poggiana ha delineato gli step.

“Abbiamo tutte le agende prenotate - spiega il vertice di Asugi -, utilizzando solo Pfizer”. Sul rischio di spreco delle dosi, “non abbiamo mani buttato via nemmeno una fiala. Finora non abbiamo avuto grosse defezioni e non ne avremo. Vedremo quando sarà liberato AstraZeneca. Durante il giorno c’è un monitoraggio continuo delle dosi inoculate, il personale addetto è quindi in grado di prevedere quante saranno programmate”. Sul fronte personale, invece, “c’è un buon numero di volontari che sta aderendo. Stiamo anche aprendo un dialogo con l’Università di Trieste e lo stesso succederà con Udine per avere a disposizione gli specializzandi”.

Nel frattempo, invece, il nosocomio cittadino sarà oggetto di una nuova riorganizzazione. “Abbiamo aperto ieri un nuovo reparto di circa 14 posti letto Covid, sull’area della Nefrologia, per cui su Gorizia confermiamo la disponibilità di 75 posti, mantenendo l’attività chirurgica per i pazienti non-Covid”. Infine, Riccardi ha fatto anche il punto sull’ingresso del presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, nel Cts, applaudendo la sua revisione: “Avevamo chiesto che le istituzioni parlassero con una voce sola”. Su un possibile arrivo di Johnson & Johnson dopo la sua approvazione, invece, “aspettiamo fiduciosi che anche questo sia un altro strumento messo a disposizione”.

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