L’ARRESTO
Gorizia, l’ex compagno la pedinava da anni: arrestato dai Carabinieri in flagranza per stalking

L’uomo è stato sorpreso davanti al luogo di lavoro della donna che per anni ha subito molestie e minacce mai denunciate. Disposto il divieto di avvicinamento.
Nei primi giorni del mese di marzo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Gorizia hanno arrestato in flagranza di reato un goriziano intento ad importunare, per l’ennesima volta, l’ex compagna. I militari, intervenuti su richiesta di un conoscente, hanno riscontrato un quadro particolarmente difficile. È infatti emersa una situazione di continui soprusi, importuni, comportamenti minacciosi ed ingiuriosi che si protraevano da circa un paio d’anni e mai denunciati, tanto che la vittima era costretta a non effettuare mai da sola gli spostamenti tra casa e lavoro, temendo di essere colta di sorpresa dall’ex compagno.
Stante la presenza dell’uomo sul posto di lavoro della vittima all’arrivo della pattuglia e la flagranza di reato, il presunto stalker è stato arrestato, come prevede l’attuale normativa relativa ai reati di “Codice Rosso”. Dopo l’udienza di convalida, la Sezione per il riesame del Tribunale di Trieste ha disposto per il presunto autore, il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima.
In Italia, sulla base della Direttiva 2012/29/UE, sono presenti servizi per l’assistenza e la protezione delle vittime di reato prima, durante e dopo il procedimento penale. I Centri Antiviolenza, presenti anche in questa provincia, sono luoghi in cui vengono accolte le donne che hanno subito violenza. Grazie all’accoglienza telefonica, ai colloqui personali, all’ospitalità in case rifugio e ai numerosi altri servizi offerti, le donne sono coadiuvate nel loro percorso di uscita dal trauma subito.
Inoltre, allla Compagnia Carabinieri di Gorizia e alla Compagnia Carabinieri di Monfalcone, nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé” avviato dal Soroptimist International d’Italia e dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, sono attivi le stanze per le audizioni protette delle vittime di abusi e violenze. Va specificato che – seppure in fase avanzata - il procedimento si trova ancora in fase di indagine e che le persone indagate hanno diritto a non essere considerate o indicate colpevoli sino a quando la colpevolezza non sia stata accertata con sentenza o decreto di condanna irrevocabili.
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