i progetti
Gorizia disegna il suo Distretto commercio, opere da oltre un milione

Dieci enti coinvolti, richieste risorse alla Regione. Previste nuove postazioni bici, attesi studi sulle zone di via Terza Armata e Piedimonte.
Una città a misura di turisti ma anche di residenti, dove camminare e gustare prodotti tipici e lo straordinario vino del Collio. Gorizia ha sottoscritto la propria proposta di Distretto commerciale, insieme a nove partner lavoreranno assieme per concretizzare un progetto che, questo è l’obiettivo, renderà ancora più attrattivo il territorio anche sotto l’aspetto commerciale. Oltre al Comune, ente capofila, ci sono Camera di commercio Venezia Giulia, Confcommercio, Confartigianato, Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia, Fondazione Coronini, Gect Go, Coldiretti, Associazione produttori ribolla gialla e Cassa Rurale Fvg.
L'idea è disegnare vie e piazze caratterizzate da aiuole e fioriere coordinate, su cui si affacciano negozi attrattivi e digitali. I punti principali di intervento saranno storia e commercio, arredo urbano e prodotti tipici, mobilità lenta e verde cittadino, eventi e riscoperta di luoghi contraddistinti da un elemento che li rende unici, ovvero trovarsi in un territorio transfrontaliero. La sottoscrizione dell'atto è necessario alla presentazione della domanda di contributo per l’attuazione di progetti per un milione e 228mila euro mediante l'utilizzo del fondo regionale per lo sviluppo dei distretti. “Si tratta di un’opportunità che non possiamo perdere" ha commentato il sindaco, Rodolfo Ziberna.
Azione "che si intreccia con la riorganizzazione del territorio - così il primo cittadino - legata allo straordinario evento della Capitale europea della cultura, che ci darà una prospettiva turistica di spessore”. Affiancato dall’assessore comunale al Commercio, Luca Cagliari, e dal consigliere delegato alle attività produttive Alessio Zorzenon insieme al dirigente del settore Marco Muzzatti e alla posizione organizzativa Paola Magrin. “Si tratta di un obiettivo sfidante per tutti, in quanto la costruzione del Distretto commerciale di Gorizia punta a enfatizzare gli elementi storici, artistici e culturali, mirando a intensificare il dialogo e il collegamento urbanistico fra le aree che li ospitano e accrescendo la loro forza attrattiva anche attraverso una riorganizzazione degli spazi".
"La salvaguardia e promozione del commercio, dei nostri prodotti e del territorio e la diffusione della conoscenza tramite il giusto marketing è quello a cui puntiamo, fermo restando che le proposte progettuali potranno essere implementate in corso d’opera”. Con la Fondazione Carigo, per esempio, si punta all’ulteriore valorizzazione dello Smart Space e allo sviluppo di altre iniziative multimediali. È prevista anche la collaborazione con le associazioni cittadine “il cui coinvolgimento è fondamentale per far crescere la città”. Il segretario generale dell’ente camerale, Pierluigi Medeot, ha sottolineato come “la lungimirante sinergia tra la Regione e Confcommercio abbia contributo a dare uno strumento particolarmente utile per riqualificare gli ambiti commerciali".
Ha poi ribadito la volontà della Camera di commercio di sostenere i distretti: “Nell’aderire, ha fatto proprie le linee di intervento proposte e concordate con Terziaria Venezia Giulia che riguardano la digitalizzazione delle imprese, le attività di marketing e di promozione del territorio ed eventuali interventi finanziari a sostegno di specifiche progettualità delle imprese stesse. Per il Comune di Gorizia sottolineo l’opportunità di riavere quel ruolo di città emporiale che da sempre le è appartenuto agganciandolo, però, non a un retaggio storico ormai desueto, ma alle esigenze dei nuovi tempi. La sinergia tra il Comune di Gorizia, la Camera di commercio Venezia Giulia e tutti coloro che sottoscriveranno questo accordo di distretto è sicuramente un buon viatico”.
A sottoscrivere l’intesa sono stati, oltre a Ziberna e Medeot, Gianluca Madriz presidente di Confcommercio, Ariano Medeot presidente di Confartigianato, Fabrizio Russo presidente del Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia, Angela Bortoluzzi presidente di Coldiretti, Martin Figelj presidente dell’associazione Produttori Ribolla gialla e Umberto Martinuzzi vicepresidente vicario della Cassa Rurale Fvg. Paolo Petiziol, presidente del Gect, ha firmato in un momento successivo. Svariate le proposte presenti nel progetto “che saranno perfezionate sempre insieme agli operatori economici del territorio”.
Il tutto nell’ambito di una visione urbanistica che si intreccerà con uno sviluppo commerciale adeguato ai forti cambiamenti in atto. I lavori già avviati, dalla Valletta del Corno ai Giardini pubblici, al Castello vengono inseriti in un unico grande spazio in cui gli stessi saranno in relazione fra loro attraverso un percorso storico turistico che si dipanerà a raggera lungo tutto il centro cittadino. È in questo contesto che le trasformazioni già previste, come la piazza con copertura trasparente e del parcheggio a raso nell’ex mercato all’ingrosso di via Boccaccio, si intrecciano con la riqualificazione dell’asse di collegamento verso la piazza Transalpina, passando per via Carducci, piazza Medaglie d’oro e via Silvio Pellico.
Atteso anche con nuovo arredo urbano lungo le strade e in piazza Vittoria. Nuovo arredo e verde caratterizzeranno anche l’area pedonale che comprende via delle Monache e via Rastello, in particolare nella piccola piazza di collegamento tra via delle Monache e via Rotta e quella tra via delle Monache e via Rastello. Viene ipotizzata poi la riqualificazione dell’area compresa tra piazza Battisti, corso Verdi, via Boccaccio e via Oberdan, mettendo in atto una serie di lavorazioni tali da renderla compatibile con l’esercizio del commercio sulle aree pubbliche. In piazza Battisti si vuole creare un corridoio pedonalizzato di collegamento con i Giardini pubblici di corso Verdi.
Previsto l’inserimento di ampie fioriere con panchine. Invece per la riqualificazione dell’area attigua alla Sinagoga, si pensa di intervenire sul rinnovo dell’ambiente di collegamento con il sottostante parcheggio. Per la mobilità sostenibile, rimuovendo preventivamente le vecchie stazioni, saranno installate a Gorizia quattro nuove stazioni con terminal per il bike-sharing, con 26 agganci totali e 21 biciclette di cui 7 a pedalata assistita e 14 muscolari. Le nuove postazioni entreranno nel sistema unico transfrontaliero in collegamento con il sistema attuale predisposto dal Comune di Nova Gorica.
Si intende poi proseguire con lo sviluppo della piattaforma internet Let’sGo!, prevedendo sia la traduzione di tutti i contenuti in inglese, sloveno e tedesco, sia la possibilità di attivare anche il canale relativo all’e-commerce, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico, stimolandone la crescita, fornendo alle imprese locali una maggior visibilità online e una maggiore opportunità di vendita. Di pari passo sarà sviluppata un’intensa attività di animazione cittadina, con appuntamenti mensili a Gorizia, volti a promuovere il territorio e le sue peculiarità.
Per la zona di Via Terza Armata e quella artigianale di Piedimonte si richiedono studi e analisi. La prima rientra infatti all'interno di una vasta area che nelle previsioni del Piano Regolatore ospita prevalentemente attività commerciali a basso impatto urbanistico. Con l’approvazione della delibera 3 del 19 gennaio 2023, la giunta comunale ha impartito indirizzo per avviare una revisione del Piano regolatore con l'obiettivo di consentire più ampie possibilità di recupero e rifunzionalizzazione dei volumi esistenti, rendendo possibile l'insediamento di attività commerciali al dettaglio preferibilmente orientate verso settori merceologici carenti in ambito cittadino.
Per la seconda l’obiettivo da perseguire, con il fondamentale contributo sia di Confartigianato sia del Consorzio della Venezia Giulia, è la riqualificazione, ripopolandola anche attraverso il concreto insediamento di attività commerciali.
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