Gorizia dice addio a Roberto Cefarin, anima e mani dei Cicli Cuk

Gorizia dice addio a Roberto Cefarin, anima e mani dei Cicli Cuk

Il personaggio

Gorizia dice addio a Roberto Cefarin, anima e mani dei Cicli Cuk

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 31 Dic 2024
Copertina per Gorizia dice addio a Roberto Cefarin, anima e mani dei Cicli Cuk

Classe 1948, aveva gestito lo storico negozio di Piazza Cavour dal 1980 al 2021 prima di lasciarlo al nipote Nicola.

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Si è spento negli scorsi giorni Roberto Cefarin, storico titolare della Cicli Cuk, l’iconico negozio con annessa officina dedicato alle biciclette e agli appassionati delle due ruote nel cuore di Gorizia. L’aveva rilevato nel 1980 assieme al socio Andrej Saksida e, da piccola rivendita, assieme, l’avevano trasformato nel negozio che è ora: un’attività che dà lavoro a cinque persone. Ora a gestirla c’è il nipote, Nicola, che porta avanti dal 2021 l’intero negozio.

«Anche dopo aver passato il testimone – racconta Nicola – passava quotidianamente, alla mattina e al pomeriggio, per bere il caffè e chiacchierare assieme. Oltre che per dare consigli e salutare gli storici clienti». Una presenza discreta, come l’intera vita. «Era una persona riservata, dedita al lavoro e alla famiglia, di buon cuore e che aiutava gli altri, quando poteva. Una persona squisita». Gli occhi di Nicola, tra gli scaffali, l’odore intenso della gomma e delle attrezzature, tra quelle nuove e quelle da aggiustare, rivela l’affetto e, in un certo modo, anche la gratitudine.

«Sono laureato in chimica, ho fatto il ricercatore e per anni sono stato alla Sincrotrone, a Trieste, e al Cnr. Poi, nel 2021, lo zio ha annunciato che avrebbe voluto vendere l’attività, così ho deciso di rilevarla. È stato con me un anno poi è tornava ogni giorno a trovarci». Ora l’azienda è sempre a gestione familiare e rimane un punto fisso nel panorama goriziano. Certo, Piazza Cavour non sarà la stessa senza la presenza di Roberto.

«Venivamo qui da piccoli e passavamo le estati in questi locali. Ritornare qui nel 2021 è stata una scelta dettata da tanti fattori», rivela Nicola. Classe 1948, Roberto era nato a Gorizia, e ha comunque sempre mantenuto viva la propria parte familiare slovena (il fratello, Marian, era nato a Kromberk), riuscendo, così, a dialogare anche con la minoranza: ogni cliente era accolto nella propria lingua madre. «Continuiamo a farlo – precisa Nicola – seppur non perfettamente ma ci si prova».

Nella bottega, nata nel 1903, Roberto ha passato una vita e, nell’ultimo periodo, dividendosi tra lavoro e la cura dell’amata moglie Adina, per motivi di salute. Diciannove anni spesi senza dimenticarsi né della famiglia né del lavoro. Vanno ricordati, anche, gli anni passati come presidente dell'Unione Ciclisti Caprivesi dal 1992 al 2002. Le esequie di Roberto saranno celebrate sabato 4 gennaio nella chiesa parrocchiale di San Rocco, a Gorizia, alle ore 11. Lascia la figlia Alessandra.  

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