Gorizia, la dem Laura Fasiolo spinge sul Contratto di fiume per l'Isonzo

Gorizia, la dem Laura Fasiolo spinge sul Contratto di fiume per l'Isonzo

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Gorizia, la dem Laura Fasiolo spinge sul Contratto di fiume per l'Isonzo

Di Redazione • Pubblicato il 12 Feb 2024
Copertina per Gorizia, la dem Laura Fasiolo spinge sul Contratto di fiume per l'Isonzo

La consigliera regionale Laura Fasiolo chiede che il Comune acceleri su questo fronte, «responsabilità condivise tra i sindaci e le comunità».

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L'idea di realizzare un Contratto di fiume anche per l'Isonzo è stata ventilata da tempo, supportata anche dal coordinatore regionale e geografo dell'Università di Udine Francesco Visentin. Ora, è la consigliera regionale e comunale di Gorizia Laura Fasiolo (Pd) a chiedere che si faccia un passo concreto in questa direzione, seguendo l'esempio del vicino Judrio che pochi gioni fa ha costituito la propria assemblea. Questo strumento, nato in Francia negli anni Ottanta, è stato già adottato anche per il Noncello, Cormor, Livenza, Natisone e Roiello oltre alla Laguna di Marano.

«I contratti di fiume - così la dem - ma anche di laguna, di lago e di costa possono essere una positiva espressione dell'impegno delle comunità, con il protagonismo del mondo dei lavoratori, imprenditoriale delle associazioni e degli enti locali. Di grande aiuto la recente audizione di esperti e protagonisti in aula regionale, avvenuta contestualmente al mio deposito in Consiglio comunale a Gorizia di una mozione sul Contratto di fiume dell’Isonzo, che auspico faccia un percorso sostenuto da sindaco e Regione per facilitare i rapporti sovracomunali e transfrontalieri in vista del 2025».

Fasiolo rimarca che, «considerata l'imminenza della scadenza del 2025, si impone per Gorizia e l'Isontino la necessità di un ruolo trainante alla concretizzazione del contratto del fiume Isonzo in coerenza con gli obiettivi di GO! 2025. La mozione invita il sindaco a farsi promotore di un processo di accelerazione degli accordi con i comuni e i portatori di interesse gravitanti sul fiume, con particolare riguardo le associazioni, le imprese e il Consorzio di Bonifica. Ma quanto va salvaguardato in modo originale è la tutela dell'ambiente e valorizzazione del patrimonio naturale, turistico, storico e culturale, urbanistico di due città contigue, Gorizia e Nova Gorica».

Un lavoro, prosegue l'esponente del Pd, «che comporta responsabilità condivise tra i sindaci e le comunità italiana e slovena. La richiesta che ho sottoposto trasversalmente al sindaco e al Consiglio mira alla pianificazione sovracomunale e a un raccordo transfrontaliero con territori uniti da un bene prezioso, il fiume Isonzo e paesaggi e ambienti intimamente legati da storia e cultura».

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