Daniela taglia il traguardo alla maratona di Atene dopo l'infortunio, festa a Gorizia

Daniela taglia il traguardo alla maratona di Atene dopo l'infortunio, festa a Gorizia

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Daniela taglia il traguardo alla maratona di Atene dopo l'infortunio, festa a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 14 Nov 2023
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L'atleta ha tagliato il traguardo nello stadio di Atene, il racconto dell'esperienza dopo il ritorno dall'infortunio: «Mi sono emozionata».

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Quando ha tagliato il traguardo, le emozioni hanno quasi fatto piangere Daniela Porta. Effettivamente, nessuno sarebbe potuto rimanere impassibile all’ingresso dello stadio di Atene, dopo aver percorso quei 42 chilometri che oltre 2500 anni fa hanno visto correre Filippide per avvisare della vittoria sui Persiani. Ovviamente, quello vissuto dall’atleta di Gorizia è stato uno scenario ben diverso, dominato dalla gioia di prendere parte finalmente alla maratona per antonomasia, insieme ad altri 21mila corridori.

La donna, classe 1966, è volata nella capitale della Grecia lo scorso weekend insieme al marito, Roberto Semoli, e ad alcuni amici del Podismo Buttrio. “Saremmo dovuti andare a New York - racconta lei stessa - ma i costi erano troppo elevati. Abbiamo deciso quindi per questa, è la quarta maratona che faccio”. Il suo, peraltro, è stato un ritorno in pista dopo alcuni anni di stop causa problemi alla schiena. Prima di allora, era riuscita a gareggiare per due volte a Venezia e nel 2016 anche a Lisbona, sognando di replicare a Porto.

Alla fine, però, è arrivato lo stop forzato ma la podista non ha mollato. “Sono partita con l’allenamento da febbraio con tre sedute in palestra a settimana e altrettante di corsa, più un’uscita a settimana sul campo d’atletica a Palmanova con il nostro personal trainer”. Per lei, che lavora anche in palestra, fare attività fisica è stato così naturale e l’obiettivo non era raggiungere alcuni record: “Volevo solo divertirmi, mi sono fermata anche durante il tragitto a parlare con qualche persone, c’erano pochi italiani”.

È stata lei, peraltro, a spingere il consorte a seguirla, anche se lui ha optato per la 10 chilometri anziché la maratona. Una prima esperienza, peraltro, in una manifestazione competitiva del genere. Nel gruppo c’era anche un’amica di Porta da Cormons, mentre il resto del gruppo veniva da Udine. “È stato emozionante - rimarca - ci sono molte salite e discese. Si parte dallo stadio di Maratona, arrivando in bus dopo un’ora di strada, e si ritorna indietro fino ad Atene. C’è un sacco di gente che fa il tifo, mi sono commossa”.

L’ultimo step è stato l’arrivo nello stadio della capitale ellenica, dove ha ricevuto la medaglia per aver partecipato. Il tempo impiegato per arrivare lì non le interessa, soprattutto tenendo conto dell’infortunio da cui veniva. Ora, comunque, non si fermerà di nuovo: “Il prossimo anno vorremo partecipare alla maratona di Berlino, che sarà a fine settembre. Poi nel 2025 quasi sicuramente andrò a New York”.

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